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Ospedale di Saronno, il Comitato rilancia: “Tanti dubbi sul futuro, servono risposte”

Il Comitato per la salvaguardia e il rilancio dell’Ospedale di Saronno propone alcune osservazioni sugli interventi del consigliere regionale e presidente della Commissione Sanità di Regione Lombardia, Emanuele Monti e del sindaco di Saronno Airoldi

Ospedale di Saronno

Il Comitato per la salvaguardia e il rilancio dell’Ospedale di Saronno propone alcune osservazioni sugli interventi del consigliere regionale e presidente della Commissione Sanità di Regione Lombardia, Emanuele Monti e del sindaco di Saronno Airoldi sul dibattito che si sta generando in questo periodo sull’Ospedale di Saronno, per il cui rilancio il Comitato si batte da anni.

Emanuele Monti: “Ospedale di Saronno centrale nella programmazione aziendale e regionale”

«Condividiamo e plaudiamo l’impegno al potenziamento e al mantenimento del 1° livello del nostro ospedale, come previsto dal DPCM 70-71 e annunciato dal Consigliere Monti ma ad una attenta lettura del comunicato seguito all’incontro del 9/3/22 tra i responsabili di ASST, ATS, alcuni Sindaci del territorio e lo stesso Monti ci sorgono alcuni dubbi e ci pare che la realtà può esser letta in modi opposti a seconda dell’angolo di visuale dal quale la si guarda – spiegano dal Comitato che analizza tutti i punti critici sul piatto -. Si afferma che sono stati spesi 2 milioni di euro per l’Oncologia: ci risulta che si siano stati chiusi i 23 letti di degenza e la residua attività è stata concentrata nel day hospital oncologico; ne deriva che sono stati spesi quei soldi per ridurre i posti letti e non per ampliare l’offerta. Sono state ristrutturate le Chirurgie per complessivi 55 posti letto; ci risulta che l’ospedale disponeva di un reparto di Chirurgia generale, uno di Ortotraumatologia, uno di Urologia e uno polispecialistico chirurgico con posti letto per ORL, Oculistica e Ginecologia ma non è stato ristrutturato alcunchè con il finanziamento regionale del 2016. Complice anche la pandemia Covid,
si sono accorpate tutte le attività chirurgiche creando problemi e difficoltà sia ai Pazienti sia agli Operatori sanitari».

Ospedale di Saronno in crisi, dibattito e ricerca di soluzioni per “salvarlo”

«I reparti di Pediatria, di Ostetricia e Fisiatria sono chiusi: a quando la riapertura nel rispetto del DPCM 70? Tornando ai 15 milioni stanziati nel 2016 e che sarebbero dovuti servire alla riqualificazione delle sale operatorie dell’ottavo piano, della camera mortuaria, del reparto di Radiologia ed altro…quando si inizierà a spenderli? A quando la ristrutturazione del padiglione marrone per la quale sono a disposizione 9.150.000 euro del Decreto Arcuri (febbraio 2021) per l’emergenza Covid e destinati a Saronno da Regione Lombardia? Vogliamo, inoltre – prosegue la nota del Comitato -, precisare che l’adeguamento alle norme antisismiche e antincendio del Presidio è da considerare un intervento obbligatorio e non il risultato di una visione strategica per il rilancio dell’ospedale: sono spese inderogabili per mantenere in esercizio il Presidio stesso, pena la sua chiusura. Anche l’acquisto della nuova TAC, del valore di 400.000 euro per la sostituzione di quella da tempo fuori uso non è un investimento ma, appunto, una sostituzione doverosa».

E ancora: «Chiediamo: quanti dei 15 milioni stanziati nel 2016 sono stati effettivamente spesi e quante opere previste sono state effettuate in questi 5 anni? Come si pensa di risolvere il problema della carenza di personale e il recupero delle prestazioni rimandate durante la pandemia? Quando si ritornerà ai 300 posti letto accreditati? Oggi ne è utilizzata la metà», chiosa il Comitato per la salvaguardia e il rilancio dell’Ospedale di Saronno.

Redazione Saronnonews
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Pubblicato il 16 Marzo 2022
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