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Rotondi (Pd Saronno): “L’Italia può ripartire dal sogno europeo, la nazionale un modello da seguire”

Nota di Mauro Rotondi, consigliere comunale del Partito Democratico di Saronno

Saronno, il nuovo consiglio comunale

Nota di Mauro Rotondi, consigliere comunale del Partito Democratico di Saronno.

La vittoria dell’Italia ai recenti Europei di calcio ci ha fatto vivere notti magiche da fissare per sempre nella nostra memoria regalandoci l’immagine di un paese desideroso di aggregarsi intorno a un sogno per uscire da un periodo difficile. Un successo storico atteso da 53 anni e un’esplosione di gioia collettiva dopo tante sofferenze.

Si dice che la Nazionale di calcio sia la metafora del proprio paese, magari non è esattamente così, di sicuro ci assomiglia. I nostri successi calcistici passati non hanno quasi mai suscitato apprezzamenti all’estero; ci rimproverano da sempre un gioco speculativo, un tatticismo esasperato per sfruttare le debolezze altrui e un uso fastidioso di furbizia e provocazioni. Da lì una serie di luoghi comuni sul nostro paese. Per non parlare delle immancabili polemiche nostrane alla vigilia di ogni manifestazione.

I successi del Mundial 1982, avvenuto tra anni di piombo, P2 e calcio scommesse nonché quello del 2006, maturato in un contorno economico e sportivo anch’esso incandescente, sono stati la reazione d’orgoglio a polemiche e avversità. Stavolta è successo il contrario: la Nazionale di Mancini ha ribaltato gli stereotipi del nostro calcio e del nostro paese; la squadra propone e impone il bel gioco sul campo, esalta il collettivo in cui tutti i singoli possono esprimersi al massimo, soffre quando c’è da soffrire. In finale, davanti al pubblico ostile degli arroganti inglesi, subisce il gol a freddo ma trova la forza di ribaltare una situazione complicata giocando bene. Stavolta sono gli inglesi, tra fischi al nostro inno e medaglie d’argento sfilate dal collo, a dimenticare la tanto sbandierata sportività.

Abbiamo visto una Nazionale capace di stringere tutti intorno a un sogno e stupire per la semplicità, lontana da ogni polemica. La squadra ha mostrato i valori autentici dello Sport e della vita: amicizia sincera tra giocatori, serenità e allegria in campo e fuori, consapevolezza dei mezzi e della forza del gruppo, a cui non serve un leader ma è il gruppo stesso a essere leader. Gli abbracci tra Vialli e Mancini, le parate di Donnarumma, gli inossidabili Chiellini e Bonucci, le cavalcate di Chiesa, i rigori contro Spagna e Inghilterra, i giocatori che cantano Notti Magiche del 1990 di Bennato e Nannini sono tra le immagini indelebili di quest’estate italiana da consegnare alla memoria.

Il documentario “Sogno azzurro”, girato dietro le quinte della squadra durante il mese europeo, racconta bene un’armonia e uno spirito di squadra difficili da cogliere nel nostro paese. Come hanno scritto i giornali stranieri applaudendo la nostra vittoria, non è azzardato paragonare Mancini e i giocatori ad artefici di un nuovo rinascimento italiano e di un nuovo umanesimo. La Nazionale di Mancini ci ha ricordato che essere italiani non è poi così male. Anzi, qualche volta possiamo pure sentirci orgogliosi di esserlo. Una vittoria europea porta ottimismo, gli economisti dicono valga lo 0.7 di PIL in più. In fondo, e i complimenti ricevuti da tutto il mondo lo testimoniano, ci aspettavano tutti con la nostra spensieratezza. Gli azzurri possono ora diventare un esempio anche per il paese; abbiamo l’opportunità di prendere l’esempio trasformando le difficoltà del momento in voglia di rinascita e nuovo entusiasmo. Come ha detto mister Mancini ai giocatori prima della finale: dipende tutto da noi.

Mauro Rotondi
Consigliere PD

Redazione Saronnonews
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Pubblicato il 27 Luglio 2021
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