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Le critiche all’amministrazione comunale sulla gestione del percorso museale dedicato a Giuditta Pasta

Forza Italia Saronno e un gruppo di cittadini accusano l'amministrazione comunale di aver voluto allontanare dalla gestione delle visite guidate all'interno del percorso museale dedicato a Giuditta Pasta l'associazione culturale Cantastorie

Inaugurata a Villa Gianetti la collezione dedicata a Giuditta Pasta

“Perché l’amministrazione ha allontanato i volontari dell’associazione Cantastorie decidendo di non concedere più agli stessi la possibilità di offrire gratuitamente il loro sapere come guide all’interno del percorso museale dedicato a Giuditta Pasta?”

È questa la domanda critica mossa all’amministrazione comunale di Saronno da Forza Italia e un gruppo di cittadini, che accusano l’amministrazione comunale di aver “voluto fare tabula rasa di persone in qualche misura “compromesse“ con l’amministrazione Fagioli”.

La nota integrale di Forza Italia:

Ci dispiace apprendere che l’amministrazione Airoldi abbia messo alla porta Andrea Germi, curatore del percorso museale dedicato a Giuditta Pasta e i volontari, storici e professionisti preparati che hanno seguito tutto il percorso che ha portato all’allestimento della mostra stessa. I volontari, esperti studiosi, fin dall’inizio avevano dato la disponibilità a offrire gratuitamente la loro prestazione come guide.
Gli stessi avevano creato anche un’associazione culturale “Cantastorie-Pasta Diva” grazie al Comitato scientifico che ha elaborato il percorso museale dedicato al soprano di origine saronnese.
L’associazione era stata concepita con l’obiettivo di promuovere il percorso museale e valorizzare la cultura saronnese, mettendo in rete realtà diverse che fanno della nostra città un centro d’arte, musica e bellezza.
Questa amministrazione ha deciso di poter fare a meno delle conoscenze e della preparazione di questi esperti decidendo di non concedere più agli stessi la possibilità di offrire gratuitamente il loro sapere. Tutto ciò ci dispiace soprattutto tenendo presente la grande disponibilità degli stessi, che negli anni che hanno preceduto l’apertura a settembre scorso del percorso museale con l’amministrazione Fagioli e con l’impegno dell’ex assessore alla cultura Mariassunta Miglino, hanno destinato volontà, tempo e competenza per la realizzazione del museo dedicato alla Divina.

La nota integrale a firma di Mariassunta Miglino, Dario Ceriani, Silvia Mazzola, Diego Riva, Giuseppe Anselmo e Alfonso Indelicato: 

Gli interrogativi circa la gestione del museo Giuditta Pasta, creato dalla passata amministrazione e ospitato a Villa Gianetti, vanno al di là del contingente, sollecitando una riflessione sul più ampio tema della continuità del governo cittadino nel tempo, e del rapporto tra le forze che si alternano ai posti di comando.

Se, come sembra di capire, coloro che si facevano carico di guidare i visitatori attraverso l’itinerario culturale del museo sono stati allontanati – per asserite ma non chiarite difficoltà amministrative  –  da un compito che assolvevano con specifiche competenze come esperti e studiosi della Divina, e senza chiedere compensi, è legittimo il dubbio che si sia voluto fare tabula rasa di persone in qualche misura “compromesse“ con l’amministrazione Fagioli per aver contribuito in maniera sostanziale alla realizzazione dello stesso percorso museale, e che si prepari la successione in tale incombenza di soggetti più graditi e organici all’attuale governo cittadino.

Sul punto, ci chiediamo se l’esigenza di sottolineare la discontinuità con il passato, in sé stessa legittima, quando attuata attraverso un indiscriminato taglio di teste, in questo caso sicuramente pensanti, non finisca per penalizzare la qualità del servizio, così come sta attualmente avvenendo, mancando per il visitatore la possibilità di apprezzare gli aspetti storici e artistici del museo dalle parole di  persone esperte e adeguatamente formate.

Ciò non può non apparire la conseguenza di una volontà, se non di paesana rappresaglia, quanto meno di rivalsa. Così va il mondo, è vero, ma pensiamo che l’abilità dell’amministratore sia anche quella di comprendere quando è utile fare di una vittoria elettorale un anno zero, e quando, come in questo caso, è preferibile tutelare e valorizzare le eccellenze che operano nel tessuto cittadino a beneficio di tutti.

Redazione Saronnonews
saronnonews@gmail.com
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Pubblicato il 14 Luglio 2021
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