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Vanzulli (Lega): “A proposito di opere pubbliche e nuove possibilità di investimento a Saronno”

Nota di PierAngela Vanzulli, ex assessore al Bilancio del Comune di Saronno e consigliere comunale per la Lega Lombarda Saronno

Saronno, il nuovo consiglio comunale

Nota di PierAngela Vanzulli, ex assessore al Bilancio del Comune di Saronno e consigliere comunale per la Lega Lombarda Saronno

Leggendo un articolo  circa le Opere Pubbliche, mi corre l’obbligo di mettere un punto fermo circa lo stato dei Lavori nel 2020.

Prima di tutto nel Bilancio Previsionale 2020 avevamo previsto Oneri di Urbanizzazione per 1.522.456, 88 euro.

Dal Bilancio Consuntivo approvato lo scorso mese è emerso che è stata riscossa la cifra prevista di 1.522.456,88 euro, però in questo documento non è scritto da quando tali somme sono state riscosse ed è questo il punto nodale.

Punto che riguarda non solo gli Oneri, ma la tempistica relativa a tutti i trasferimenti e agli atti che di conseguenza erano possibili.

La nostra amministrazione il 21 aprile 2020 aveva un accertato di oneri di urbanizzazione di 134.973,00 euro.

Il fermo generale dovuto alla pandemia aveva bloccato tutte le attività e in un momento di così forte incertezza, non venivano presentati progetti, conseguentemente non entravano oneri.

In ogni modo pur non avendo ulteriori oneri in entrata, ma solo i 134 mila euro, saliti poi a 190mila,  in piena emergenza, utilizzammo tutta la parte destinata agli investimenti dell’Avanzo 2019 impegnandola  per attrezzature, edifici comunali, strade, manutenzione verde e cimitero proprio per non bloccare gli interventi, quando le Imprese edili lavoravano.

Erano poi previste accensioni di  mutui, per le strade 500.000,00 euro e  per il cimitero 400.000,00 euro.

Detto questo per la parte corrente avevamo fatto delle stime circa le mancate entrate dovute al fermo generale.

Dai nostri calcoli avevamo ipotizzato una  difficoltà di riscossione di circa il 20% per  l’ imposta comunale sulla pubblicità, IMU, TOSAP, TARI  e affitti, la cifra di questi “crediti a rischio” era di circa 3.005.600,00 di euro.

Poi vi era la parte ancor più pericolosa per il Bilancio relativa alle mancate entrate secche, in quanto le entrate dei parcheggi, delle multe, dell’addizionale Irpef  e di altre voci di proventi da servizi pubblici, causa lockdown, non si sarebbero certamente verificate, la cifra stimata era di ben 1.286.000,00 euro.

Queste entrate coprivano delle spese correnti, quindi si sarebbe concretizzato il pericolo di dover tagliare le spese e di conseguenza i servizi mancando le coperture oppure avremmo dovuto effettuare delle variazioni, ma il risultato sarebbe stato lo stesso.

Se la copertina è corta dovunque si tiri una parte resta scoperta.

Per questo dovevamo prendere tempo, allora facemmo una manovra importante, sicuramente azzardata, che però poi fu fatta anche da molte altre amministrazioni pubbliche, perché il momento di straordinarietà lo imponeva.

Quindi spostai, nel Bilancio Consuntivo 2019,  dal Fondo Crediti di Dubbia esigibilità, (una specie di paracadute che tutela in caso di mancate entrate dei residui attivi), ben 1.200.000,00 euro che doveva servire proprio per evitare che le mancate entrate secche determinassero questi tagli, tutto in attesa di conoscere quanto lo Stato avrebbe trasferito ai Comuni perchè, ed anche questo va detto con chiarezza, fino a luglio 2020 la cifra conosciuta che sarebbe spettata a Saronno come trasferimento da parte dello Stato  oscillava tra il  1.200.000,00/1.300.000,00 euro a fronte di una previsione di perdita presunta per  mancate entrate secche di 1.286.000,00 che sommata a quella dei crediti a rischio di riscossione dava la somma totale di euro 4.291.600,00.

C’era ovviamente sentore che i trasferimenti sarebbero stati più corposi, ma la cifra totale si è concretizzata a fine anno, quindi questa incertezza a fronte di certezze negative imponeva extrema cautela.

Fortunatamente nell’ultima parte dell’anno la cifra del Fondo Covid si è concretizzata in 3.900.000,00 euro.

Stessa cosa per gli Oneri di Urbanizzazione che hanno ricominciato ad entrare da fine settembre 2020.

Ho rivisto i dati che ho del 25 giugno, 2020 e la situazione era cristallizzata a quanto detto.

Sorrido leggendo che ci chiedono quale sforzo sia stato fatto per trovare risorse, perché se contestualizziamo e ripercorriamo onestamente quei mesi,  lo sforzo è stato fatto eccome, infatti nonostante quanto ci è caduto letteralmente addosso  abbiamo mantenuto il Bilancio in sicurezza.

Lo ripeterò sempre, quando arrivai nel 2015 in amministrazione come assessore al Bilancio trovai 750.000,00 euro di oneri di urbanizzazione che coprivano pari cifra di spese correnti, peccato che a Novembre non erano ancora entrati.

Di questo tipo di regali  noi non ne abbiamo lasciati.

Aggiungo quindi che :

solo a fine anno si è concretizzato l’importo totale per gli anni 20/21 del Fondo Covid di 3.900.000,00 euro.

Che a fine settembre 2020 sono ripartiti i cantieri e quindi l’entrata degli Oneri di Urbanizzazione si è concretizzata in divenire nei mesi successivi.

Che a fronte di un Previsionale 2020 che prevedeva una entrata da trasferimenti di 2.300.000,00 euro abbiamo un accertato nel Consuntivo 2020 di 8.648.000,00 euro ovvero “un più 6.288.000,00 euro”.

Se dagli 8 milioni togliamo il Fondo covid di 3.900 mila euro abbiamo dei trasferimenti per i Servizi Sociali di circa 1.658.000,00 euro IN PIU’.

Se avessi avuto idea di questa mole di trasferimenti sarei stata tranquilla,  ma la mia preoccupazione, condivisa dalla Dirigente del Settore Finanziario, era concreta.

Torniamo al Piano delle Opere Pubbliche, non essendo l’assessore di competenza, posso dire quale era la situazione da me conosciuta.

Non entrando Oneri ed avendo impegnato l’avanzo 2019 riservato agli investimenti, per proseguire con le opere, dovemmo rivedere tutto i Piano presentato nel previsionale 2020 modificando tutte le fonti di finanziamento.

Ci venne in contro la Regione Lombardia che mise a disposizione per Saronno un trasferimento di 700.000,00 euro.

Scrivo anche  un mio appunto preso allora “ è arrivata una informativa dalla Regione che darà il suo placet su ogni progetto con la conferma del finanziamento dopo fine luglio 2020”.

Quindi, a copertura degli investimenti, vennero decisi  mutui in più rispetto a quanto era stato previsto relativamente alle strade ed  il cimitero per circa 830.000,00 euro, i 700.000,00 euro della Regione Lombardia e 353.000,00 di mezzi propri.

Quindi è inesatto dire che non abbiamo fatto nulla, anzi abbiamo lavorato quotidianamente per rivedere, ricalcolare al fine di far partire le opere.

Sarà mia cura, partendo dai numeri in mio possesso, fare richiesta dei dati  per capire quali progetti erano pronti a settembre 2020, quali opere sono state presentate in Regione, quali e quante approvate, quali cantieri sono partiti nel 2020 da settembre in poi, e già che ci siamo dare una occhiata anche al Fondo pluriennale vincolato per le spese in conto capitale  legato a doppio filo alle Opere Pubbliche.

E visto che siamo in argomento di richieste  mi piacerebbe sapere quanto di quel 1.658.000,00 euro ricevuto come trasferimenti dai  Servizi Sociali è stato utilizzato ad oggi.

La mia domanda va nel senso di accelerare e potenziare gli aiuti ove richiesti e necessari.

In più questo dato lo collegherei alla cifra di 172.000,00 euro accantonata nel Bilancio Consuntivo 2020 in avanzo vincolato relativamente alla Tari,  in quanto in Consiglio è stato affermato che tale somma relativa ai ristori Tari servirebbe per le famiglie.

Potendo utilizzare da dicembre (cosa non permessa prima) una parte del Fondo Covid per i ristori TARI, l’attuale Amministrazione ne ha utilizzati, su  470.000,00 euro, solo 298.000,00 euro, accantonandone 172 mila,  perché?

Perché non ha utilizzato tutti i 470.000,00 euro per ristorare sia le utenze non domestiche che le domestiche?

Per terminare,  in quel momento storico drammatico, con i mezzi a nostra disposizione abbiamo fatto quanto era possibile fare.

Chioso con un dato,  citando in detto articolo il problema della rimozione dell’amianto dagli stabili comunali, il consigliere di maggioranza si è scordato della variazione di Bilancio 2021 n. 3, nella quale per la copertura delle maggiori spese per il funzionamento del CED, è stata spostata la somma di euro 12.000,00 dal capitolo degli interventi per gli scarichi abusivi dell’amianto e 24.000,00 dal capitolo per la spesa e manutenzione del verde pubblico.

Vero è che la rimozione dell’amianto dagli stabili è differente dagli scarichi abusivi, ma sarebbe meglio rimpinguare questi capitoli invece di attingervi, l’ambiente si difende a 360 gradi.

PierAngela Vanzulli Lega Lombarda Saronno

Redazione Saronnonews
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Pubblicato il 07 Giugno 2021
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