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“Terzo Tempo-Be prepared”: il progetto sul territorio del garbagnatese a sostegno dei disabili e delle loro famiglie

Finanziato grazie ad un contributo di 20.000 euro, il progetto interessa Garbagnate, Arese e Bollate e ha coinvolto più di 60 persone con disabilità, le loro famiglie e circa 40 operatori ed educatori dei servizi

Generica 2020

«L’impatto dell’epidemia nelle nostre vite è una conseguenza, l’esito di come abbiamo costruito le nostre comunità prima del Covid. Terzo tempo Be prepared era già vivo prima dell’emergenza, era pronto a scattare perché la comunità era stata preparata prima. In Terzo Tempo Be prepared una rete già attiva ha permesso di mitigare il dramma del Covid che molte persone con disabilità stavano vivendo. Scegliendo “l’unione fa la forza” e non il “si salvi chi può” le energie si moltiplicano e la solitudine si ridimensiona».

Così Riccardo Morelli, assistente sociale Unità Zonale Disabilità, ha descritto il progetto “Terzo Tempo – Be Prepared”, che coinvolge anche i Comuni di Garbagnate Milanese, Arese e Bollate, pensato dare sostegno delle persone con disabilità e delle loro famiglie in questo periodo di emergenza Covid-19.

Il bando, dedicato espressamente a sostenere progetti a favore di persone fragili, che Fondazione Comunitaria Nord Milano ha emesso nel periodo del lockdown, è stato uno strumento molto utile a servizio del territorio.

Una delle poche possibilità concrete e rapidamente disponibili in un momento di complessiva grande difficoltà. Per focalizzare i bisogni e costruire queste risposte è stato interpellato il territorio, alcune famiglie e persone con disabilità che lo abitano, gli operatori che se ne prendono cura e così sono state individuate le priorità che hanno dato vita al progetto, per provare a costruire risposte i bisogni emergenti per via della pandemia.

Sul nostro territorio e con la regia dell’Ufficio di Piano dell’Ambito di Garbagnate, gestito dall’Azienda Speciale Consortile Comuni Insieme di Bollate, è attivo già dal 2015 il progetto “Terzo Tempo” per l’inclusione sociale delle persone con disabilità.

Tale progetto connette diverse cooperative, associazioni, persone con disabilità, loro famigliari ed enti locali. Tra essi, per affrontare la pandemia, una rete costituita da quattro cooperative sociali di questo territorio ovvero Centro per lo Sviluppo delle Abilità Cognitive di Garbagnate, Larcobaleno di Bollate, Nazaret di Arese ed Universiis di Udine (che gestisce servizi sui territori dei comuni di Bollate e Garbagnate), con il supporto dell’Ufficio di Piano dell’Ambito e del Settore Servizi Sociali del Comune di Garbagnate Milanese, sono diventate partner ed hanno costruito insieme un progetto ad hoc, ovvero “Terzo Tempo-Be prepared”.

Questo progetto, finanziato grazie ad un contributo di 20.000 euro, ha permesso di svolgere diverse azioni a sostegno sia delle persone con disabilità, sia delle loro famiglie che degli operatori ed educatori dei servizi.

Sulla bontà dell’iniziativa si è espresso anche il sindaco di Garbagnate, Daniele Davide Barletta: «In un periodo di difficoltà come quello attuale – commenta il primo cittadino – è ancora più importante lavorare insieme, facendo fruttare competenze e relazioni, a beneficio della cittadinanza, in particolare delle persone più fragili. Mi congratulo con i dipendenti comunali, con gli operatori e con le realtà coinvolti in questo progetto, che non a caso ha ricevuto l’importante riconoscimento di ‘best practice’ per l’anno 2020: grazie per la vostra sensibilità e per la vostra competenza». 

RINNOVAMENTO: Azione finalizzata a mantenere vive le relazioni significative costruite all’interno dei servizi rinnovando la modalità di intervento. L’acquisto di strumenti tecnologici ha permesso ai servizi per la disabilità di dar vita ad una educativa digitale sostenendo e incentivando nuovi apprendimenti.

NARRAZIONE: Creazione di un percorso di formazione pedagogica per gli educatori e con i familiari con lo strumento della Narrazione a distanza, con lo scopo di lavorare con le equipe, con gli utenti e con le loro famiglie sugli apprendimenti, su cosa trattenere di questo complicato periodo che possa servire nel futuro, come narrarlo in modo che possa essere un nuovo punto di partenza.

«Abbiamo imparato tutti che sentirsi vicino nella fragilità apre porte a nuove comprensioni perché la
fragilità nostra e dell’altro non è solo e sempre mancanza ma anche la possibilità di trovare nuove forme
per incontrare la vita e scoprirne magari gusti inattesi», commenta Irene Auletta, formatrice.

CONDIVISIONE: realizzare dei video per dare una restituzione al territorio di quello che gli attori del progetto hanno vissuto durante il periodo di pandemia da Covid 19. Mostrare come le fragilità si possano tramutare in ricchezza, in strumento per la crescita delle nostre comunità, in valore sociale.

«La spinta è stata quella di cercare di pensare ad azioni concrete allo scopo di evitare l’isolamento sociale da un lato e di raccontare quanto stava accadendo affinché la disabilità potesse essere parte del mondo e non un mondo a parte e da qui è nato il progetto be prepared: dal sentirsi impreparati a provare ad essere pronti», spiega Monica Simionato dei Servizi Sociali del Comune di Garbagnate.

SOSTEGNO AL RUOLO: Accompagnare le equipe dei servizi partner nella rielaborazione di quanto vissuto durante questo periodo e nella riflessione sulle implicazioni rispetto al ruolo di educatore. Prendersi cura di chi cura è stata un’attenzione fondamentale a sostegno delle equipe e dei singoli operatori.

FORMAZIONE: Rinnovare l’attività formativa con strumenti digitali apprendendo come modificare l’intelligenza attraverso la metacognizione, con particolare riferimento alla metodologia Feuerstein.

ACCOMPAGNAMENTO: Riabilitazione psico-educativa, accompagnando le persone con disabilità ad una graduale ripresa delle attività con interventi personalizzati.

«Sono state coinvolte nel progetto più di 60 persone con disabilità, le loro famiglie e circa 40 operatori – raccontano dalla Fondazione Comunitaria Nord Milano -. E’ stato faticoso dover gestire parte del progetto solo da remoto, inevitabilmente abbiamo incontrato ostacoli che ci hanno fatto vacillare, spesso le energie erano richieste altrove per far fronte alle emergenze quotidiane. Siamo però arrivati alla fine del progetto a poterci dire che è valsa la pena investirvi tempo e pensiero. Sono stati gettati semi che potranno portare ancora più beneficio se saremo capaci di far fruttare competenze e relazioni».

«Un insegnamento importante che traiamo da “Terzo Tempo-Be prepared” – concludono – è che anche nell’incertezza, nella povertà di risorse personali e sociali, è possibile tessere reti di sostegno e solidarietà; è possibile andare oltre le difficoltà, guardare verso obiettivi concreti condivisi, uscire dai particolarismi per costruire percorsi di comunità al servizio di tutti».

“Terzo tempo – Be prepared” ha portato anche alla realizzazione di tre video che narrano il percorso dal lockdown verso i nuovi apprendimenti, passando per la convivenza con il virus. I video sono disponibili sul canale YouTube dell’Azienda Speciale Consortile Comuni Insieme di Bollate. 

Redazione Saronnonews
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Pubblicato il 31 Marzo 2021
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