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Vivaio Saronno intervista Maurizio Cicardini, ex dipendente dell’Isotta Fraschini: “Fabbrica e scuola di vita”

Nuovo appuntamento sui profili social di Vivaio Saronno, progetto nato per raccogliere idee e rilanciare la riqualificazione dell’area dismessa Isotta Fraschini. Maurizio Cicardini racconta che cosa significava lavorare ai tempi in una fabbrica di quelle proporzioni e di quel prestigio

Generica 2020

È l’ex dipendente Maurizio Cicardini a raccontare a Vivaio Saronno alcuni scorci di vita all’interno degli stabilimenti saronnesi dell’Isotta Fraschini. Entrato in azienda all’età di 15 anni, Cicardini spiega che cosa significava lavorare ai tempi in una fabbrica di quelle proporzioni e di quel prestigio: un luogo non solo di formazione professionale, ma anche di crescita personale. 

«Entrare in Isotta Fraschini era sì entrare in una fabbrica che ti dava sostegno economico, ma significava anche entrare in un contesto sociale – ricorda l’uomo -. I rapporti tra le persone, tra gli operai di età diverse, ti mettevano in contatto con tutte le realtà che la vita ti avrebbe fatto incontrare».

Nell’intervista Cicardini ha poi ricordato il proprio mentore, Giuseppe Maggioni, che all’inizio della propria carriera lavorativa lo ha affiancato all’interno dell’azienda: «Lui lavorava già negli anni ’30 negli stabilimenti dell’Isotta Fraschini di Milano, era proprio come un maestro, forse nell’industria di oggi queste figure sono scomparse. Io non ho studiato molto, sono arrivato alla terza media, ma dico sempre che la mia scuola è stata proprio l’Isotta Fraschini, se io ho imparato qualcosa non solo nel lavoro, ma anche nei rapporti con le persone, l’ho imparato lì».

A dimostrazione del tessuto sociale che si era creato all’interno della fabbrica Cicardini nomina il gruppo degli ex dipendenti che ancora oggi esiste: «Se a distanza di 30 anni dalla chiusura definitiva dell’Isotta Fraschini rimane ancora in essere un gruppo anziani che ha delle sue iniziative, è perché quello che dico ha delle basi solide, nell’Isotta Fraschini c’era un rapporto tra l’operaio, il tecnico, l’impiegato e il dirigente – commenta l’uomo concludendo sul progetto di riqualificazione avviato dalla nuova proprietà. Se Saronno prima era riconosciuta da tutti per le sue aziende che davano da lavorare a tante persone, ora questo progetto di sviluppo è una buona occasione per rilanciare Saronno come città e per dargli nuovamente prestigio».

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Redazione Saronnonews
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Pubblicato il 15 Marzo 2021
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