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Ospedale di Saronno, Astuti e Borghetti (Pd): “Serve un Piano di rilancio da 50 milioni di euro. La Moratti dia subito risposte ai sindaci”

Il capodelegazione del Pd in Commissione sanità, Samuele Astuti, e il vicepresidente del Consiglio regionale Carlo Borghetti commentano così l’audizione in Commissione sanità dei sindaci dell’area saronnese

Generica 2020

«Serve un Piano di rilancio da 50 milioni di euro. La Moratti dia  subito risposte ai sindaci».  Il capodelegazione del Pd in Commissione sanità, Samuele Astuti, e il vicepresidente del Consiglio regionale Carlo Borghetti commentano così l’audizione che si è tenuta oggi in Commissione sanità dei sindaci dell’area saronnese. I primi cittadini della zona, già 40 giorni fa, avevano scritto una lettera all’assessore Moratti per chiedere risposte ai gravi problemi in cui verte l’ospedale, lettera che non ha mai avuto risposta.

«I sindaci meritano risposte dall’assessore Moratti – sottolineano Astuti e Borghetti- e le meritano in tempi brevissimi. Serve un piano di investimenti rapido. Non si possono aspettare mesi perché le carenze di personale, soprattutto tra  gli anestesisti rianimatori, sono gravissime.  L’urgenza è quella di emanare bandi che possano contare su maggiori risorse. Ad oggi i bandi sono andati deserti perché non stilati in maniera corretta».  

«Senza un Piano di investimenti rapidi- continuano i consiglieri dem-il rischio è che la struttura chiuda. Bisogna rilanciare l’ospedale attraverso un corposo piano di investimenti, che gli permetta di tornare ad essere attrattivo per i professionisti. Un Piano che, come  avevamo già proposto due anni fa, presentando  in consiglio emendamenti al bilancio, deve valere 50 milioni di euro. Le risorse, con il Recovery fund possono essere reperite».

«La maggioranza- concludono Astuti e Borghetti- propone come soluzione dei problemi un nuovo azzonamento,  da realizzare in occasione della revisione della legge 23. Ma il tema non è l’Asst di appartenenza e men che meno  l’attesa della revisione della legge 23 che non è neppure iniziata. Anzi  escludere l’ospedale di Saronno dall’Asst Valle Olona comporterebbe gravi problemi al sistema sanitario dell’area. Ma non solo. Negli anni abbiamo imparato che  cambio di azzonamento in Lombardia significa tagli, non certo potenziamento. E questo è proprio quello che non serve a Saronno».

Redazione Saronnonews
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Pubblicato il 10 Marzo 2021
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