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Vanzulli (Lega): “Il coraggio di esserci”

L'ex assessore al Bilancio Piera Angela Vanzulli commenta l'attuale situazione politica nazionale e saronnese

I sette assessori della Giunta Fagioli di Saronno

L’ex assessore al Bilancio Piera Angela Vanzulli commenta l’attuale situazione politica nazionale e saronnese

“Whatever it takes”, costi quel che costi, questa è la famosa frase del Professor Draghi,

ma cosa vuol dire?

Vuol dire che in momenti di devastazione derivante dalla guerra, dal crollo delle borse o da una pandemia planetaria, saltano gli schemi e la cosa più importante è uscirne con le minor perdite possibili e sfruttando, avendone le capacità, il periodo per dar vita ad un nuovo Rinascimento che porti salute, lavoro e benessere per tutti, per la gente, il popolo sovrano.

Partendo da questo si comprende la posizione di Salvini, posizione pratica, pragmatica, data in risposta all’appello duro, serio, drammatico del Presidente Mattarella fatto per il bene del Paese.

Come ha detto Salvini “noi siamo per la sostanza”, per il fare.

Ogni giorno assisto ad infinite cronache giornalistiche che cercano di spiegare il perché delle cose.

Credo che occorra partire dai dati oggettivi. Siamo in pandemia e non abbiamo un Piano Vaccini serio e applicabile alle varie realtà di questa Nazione.

Siamo economicamente in ginocchio con gente che ieri si arrangiava con piccoli lavoretti e che oggi è in fila per un piatto di minestra.

Siamo arrivati a dover scegliere se acquistare medicine o mangiare e soprattutto ho visto appelli nei quali si diceva di aiutare non più i bambini africani o indiani, ma italiani.

Il Recovery Plan deve essere tutto rivisto e non pare che le scelte previste fossero garanzia per la nuova ripresa sociale ed economica che tutti si aspettavano.

Siamo in una situazione sociale ed economica al collasso, allo sbando. Queste cose sono conosciute da tutti, ma la risposta per questi bisogni primari, per mesi, è stata l’immobilismo di un Governo ingessato, più attento alle conferenze stampa che a quanto accadeva nella realtà del quotidiano.

In un momento storico come l’attuale in cui l’Italia naviga in mari perigliosi, occorre aprire la mente e fare un passo oltre le appartenenze politiche, i vecchi progetti, gli ideali (per quelli che li hanno ancora), gli interessi personali ed anche le antipatie, per “il bene” del Paese.

Perché non credere che Salvini ha risposto all’appello di Mattarella mettendo il Movimento “al servizio” del Paese.

Oggi le intransigenze non pagano. È stata messa una Nazione nelle mani di incompetenti, integralisti che pensavano di risolvere i problemi sociali con un reddito di cittadinanza che non è riuscito neppure ad essere un rimedio alla povertà ed ha favorito molti “furbi” dando alla fine danaro pubblico a mafiosi o a quei bulli che hanno massacrato quel povero ragazzo in un parcheggio.

Tutto fatto male con la finalità non di aiutare, ma di raccattare consensi. Non parliamo poi dei banchi a rotelle costati uno sproposito mentre sui mezzi pubblici, stipati come uova, non c’erano i distanziamenti.

Dopo 18 anni di Servizi Sociali, dopo aver ben capito cosa sia la povertà e anche la furbizia, non comprendo come si possa pensare di risolvere i problemi economici delle famiglie coi sussidi e non col lavoro.

Il Presidente della Repubblica ha richiamato alla responsabilità, ha chiesto di andare oltre l’appartenenza politica e Salvini l’ha fatto mettendo il Movimento, lo ripeto, al servizio del Paese per progetti seri, concreti, tecnici, finalizzati al rilancio delle opere pubbliche, all’apertura dei cantieri, per creare un volano per l’economia e tutto questo vuole dire lavoro, benessere.

Per un Piano Vaccinale e sanitario concreto, per aiuti al sociale, alle famiglie, ai giovani, anziani, con uno sguardo alla disabilità, per la scuola senza rotelle e per il ritorno alla cultura come protagonista per il nostro paese.

Se Salvini non avesse fatto questo passaggio ci saremmo ritrovati con il vecchio schema politico formato da soggetti senza neppure un giorno di esperienza amministrativa sulle spalle che hanno bloccato il Paese.

Salvini ha sparigliato le carte ed ha permesso proprio a Draghi di essere libero di scegliere e non ostaggio dei voti di questo o quel manipolo di politicanti.

Infatti si vede come si stanno comportando ora, invece di tracciare la loro strada e dire cosa propongono criticano Salvini che non ha chiesto niente e non ha messo veti.

Ai commercianti, agli artigiani ed a quegli imprenditori che non hanno dei patrimoni così grandi da poter far fronte a questa situazione che dura da un anno, Salvini con il suo gesto ha dato una speranza, quella di garantire la partenza di un Governo Draghi che ad oggi è la migliore opportunità che questo Paese possa avere.

Salvini non ha avuto la folgorazione sulla via di Draghi, ma correttamente e concretamente agisce per il bene di tutti noi.

Lo ripeto, apriamo le menti, gli schemi sono saltati, in pandemia dobbiamo pensare in modo utilitaristico, pragmatico, i sofismi ideologici sono per i tempi di vacche grasse non adesso.

Impegno, proposte realizzabili e non proteste sterili e faziose.

PierAngela Vanzulli, Lega Lombarda Saronno

Redazione Saronnonews
saronnonews@gmail.com
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Pubblicato il 11 Febbraio 2021
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