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Nove anni, a scuola coi proiettili della pistola di papà

Il fatto avvenuto in una elementare in Brianza: il bimbo aveva con sè proiettili .357 magnum: arrivano i carabinieri

Generica 2020

Era appena terminata la pausa pranzo quando, nella mensa di una scuola primaria della Brianza, una maestra ha notato un gruppetto di bambini della 4^ classe intenti a osservare con curiosità qualcosa di misterioso che luccicava tra le mani di uno di essi.

Si è quindi avvicinata e, alla richiesta di mostrarle cosa avesse in mano, uno dei giovani studenti è corso via. Subito raggiunto, non ha potuto fare altro che aprire quel pugno che teneva chiuso stretto a sé e rivelare cosa stesse celando: erano due proiettili Speer calibro .357 magnum.

Tra l’incredulità delle altre insegnanti nel frattempo sopraggiunte, sono stati subito avvisati i militari della Compagnia di Seregno che, per non alimentare la preoccupazione, sono giunti sul posto in abiti “borghesi”, hanno atteso fino al termine delle lezioni l’arrivo dei genitori del bambino e con essi si sono portati presso la loro abitazione di residenza per effettuare una perquisizione e verificare come i colpi potessero essere finiti così facilmente nelle mani del minore.

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Al termine delle verifiche gli uomini dell’Arma hanno appurato che il minore aveva preso quelle munizioni da una scatola riposta sopra un armadio e hanno proceduto al sequestro degli ulteriori 48, di una sciabola in metallo lunga cm. 118 e di due pugnali di cm. 23,5 e cm. 35.

Il padre del ragazzo è stato deferito ai sensi dell’art. 20 bis della legge 110/1975 per omessa custodia delle munizioni nonché, ai sensi dell’art. 697 c.p., per detenzione abusiva di armi in quanto, a seguito di un approfondito controllo, non essendo più in possesso di un valido titolo alla detenzione – scaduto nel 2012 – delle cit. armi e materiali esplodenti e per aver omesso di denunciare il cambio di luogo di residenza.

Le cartucce sequestrate, benché senza il supporto delle pareti della camera di cartuccia e della canna di un’arma perdano gran parte del loro potere offensivo, certamente se colpite sul fondello avrebbero potuto vedere l’attivazione dell’innesco, la conseguente esplosione del colpo e la proiezione di pericolosissime schegge dell’ottone di cui è composto il bossolo.

Redazione Saronnonews
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Pubblicato il 07 Febbraio 2021
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