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Solaro celebra il Giorno della Memoria: il programma

L'amministrazione comunale, in collaborazione con la sezione Anpi di Solaro, l’associazione Senza Confini e l’Istituto Comprensivo Regina Elena, organizza una serie di eventi rivolti alla cittadinanza e agli studenti delle scuole medie

Generica 2020

Programma intenso per il Giorno della Memoria 2021 a Solaro. L’amministrazione comunale, in collaborazione con la sezione Anpi di Solaro, l’associazione Senza Confini e l’Istituto Comprensivo Regina Elena, organizza una serie di eventi rivolti alla cittadinanza e dedicati agli studenti delle scuole medie.

Mercoledì 27 gennaio alle 20:00 sul canale YouTube del Comune di Solaro andrà in onda il momento di riflessione “La MEMORIA non ha scadenza”.

La memoria della Shoah è affidata ai superstiti, sempre più rari e stanchi, e a coloro che desiderano raccogliere questa eredità importante della storia dell’umanità è rivolta la serie di video-letture e fotografie delle visite ai campi di concentramento promossa dall’assessorato alla Cultura, l’assessorato alla Comunicazione e la sezione Anpi di Solaro.

Da mercoledì 27 gennaio, i ragazzi delle prime e seconde medie assisteranno alla proiezione dei film “Un sacchetto di biglie” e “Jojo Rabbit”, mentre i ragazzi di terza parteciperanno all’incontro in videoconferenza con i Giusti della Shoah organizzato in collaborazione con l’associazione Senza Confini.

Relatore del progetto memoria sarà Fabio Lopez, figlio di Guido, che fu risparmiato dalla Shoah grazie al salvataggio del maresciallo Enrico Sibona che lo nascose mentendo sulla sua identità.

Il sindaco di Solaro Nilde Moretti: «Sono passati 76 anni, ma oggi più che mai dobbiamo fare memoria di quello che è successo. Auschwitz, Birkenau, Mauthausen, i campi di concentramento e sterminio, non sono soltanto i simboli di un’ideologia folle e criminale di un tempo lontano, ma il male che alberga nascosto, che serpeggia come un virus tra i ragionamenti che alcune persone ancora oggi fanno. Un virus pronto a risvegliarsi nei momenti di difficoltà. Per questo noi tutti, le scuole, la famiglia, la cultura, dobbiamo essere gli anticorpi e fare in modo che la memoria non abbia le gambe corte ma anzi sia sempre vigile e presente».

Monica Beretta, assessore alla Cultura: «Il ricordo delle sofferenze indicibili patite da una moltitudine di persone impegna, ancor di più, a tramandare la memoria della Shoah alle nuove generazioni e a riflettere sulle sue origini e sulle sue devastanti conseguenze. Abbiamo il doveroso compito di non disperdere “Ciò che è stato” ma farne monito e tramandarlo con forza come ricorda Liliana Segre: “Siate farfalle che volano sopra i fili spinati”».

Redazione Saronnonews
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Pubblicato il 26 Gennaio 2021
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