A carico del 31enne arrestato pochi giorni fa non ci sono solo le minacce di morte e l’aggressione sessuale consumata nello scantinato di un condominio a Saronno.

Le indagini condotte dal pm del Tribunale di Busto Arsizio Flavia Salvatore hanno evidenziato una storia ben più sordida e complessa.

L’uomo arrestato dai carabinieri di Saronno, di origini cingalesi, era stato denunciato due volte dalla ex.

La prima qualche settimana fa perché aveva usato attenzioni particolari nei confronti della figlia adolescente della donna: la giovane è stata palpeggiata dal patrigno e ha raccontato tutto alla madre, che ha denunciato l’uomo e lo ha allontanato da casa sua.

Il cingalese, che non aveva precedenti nè aveva mai avuto atteggiamenti sospetti in passato, è stato lontano dalla casa della ex per qualche giorno, per poi tornare a farsi sentire con telefonate minacciose e appostamenti nei giorni precedenti all’arresto. La donna lo ha denunciato nuovamente, ma le forze dell’ordine non hanno fatto in tempo ad intervenire.

Il 31enne ha infatti aspettato la ex davanti al portone di casa, l’ha aggredita e sequestrata per un’ora, minacciandola di morte col coltello e compiendo quella che è una vera e propria violenza sessuale. Fortunatamente la donna è riuscita a sfuggire alle attenzioni del suo aguzzino e ad avvisare i carabinieri, che sono arrivati e lo hanno arrestato.

Saronno, armato di coltello minaccia di morte e tenta di violentare l’ex moglie