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Possibile Varese attacca Indelicato: “Si dimetta da consigliere comunale”

La manifestazione a sostegno della progetto di legge Zan e le dichiarazioni del consigliere comunale Alfonso Indelicato hanno sollevato le critiche di Possibile Varese, che con un comunicato stigmatizza le sue parole e ne chiede le dimissioni

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La manifestazione a sostegno della progetto di legge Zan e le dichiarazioni del consigliere comunale Alfonso Indelicato hanno sollevato le critiche di Possibile Varese, che con un comunicato stigmatizza le sue parole e ne chiede le dimissioni

Sembra che le città di Saronno e Verona stiano partecipando ad una singolarissima “gara al ribasso che più basso non si può” con sfumature nere che dovrebbero preoccupare tutte quelle persone democratiche e antifasciste che credono nei diritti fondamentali e nei diritti garantiti dalla Costituzione Italiana.

A Saronno, il leader di questa singolarissima corsa è un consigliere comunale, tal Alfonso Indelicato che tramite un proprio comunicato stampa “vomita” una serie di giudizi e di pregiudizi omofobi, volgari e misogini dimostrando immediatamente di aver qualche problema di “comprensione del testo” visto che non si è mai letta una interpretazione così fantasiosa e falsata del progetto di legge Zan così come quella scritta da Indelicato.

Già affermare che la legge Zan “avrebbe conseguenze difficilmente prevedibili, ma sicuramente nefaste” è sintomo di confusione.
Ma non solo, si lancia a paragoni assurdi e volgari che sono infamanti nei confronti di migliaia di persone.

Il ragionamento che fa Indelicato parte da un attacco, l’ennesimo, alle Unioni Civili ( dove dimostra confusione sulla legge stessa ) per annunciare che dopo la proposta Zan “Attende scalpitante dietro l’angolo una legge che “regolamenti” (leggi “consenta”) l’eutanasia, e si annuncia all’orizzonte, per ora con basso profilo, un riconoscimento della pedofilia, come paventa Don Fortunato Di Noto da tempo impegnato nella tutela dell’infanzia”.

Ci preoccupa che un consigliere comunale, eletto per rappresentare tutti i cittadini, accosti nel suo farneticante pensiero unioni civili, legge sull’omofobia e pedofilia come se fossero parte di un percorso unico.

Questo perchè le unioni civili hanno permesso a migliaia di coppie di essere riconosciute dallo Stato, uscendo dall’anonimato e dall’invisibilità. La legge contro le discriminazioni basate su orientamento sessuale tutela tutti i cittadini e tra l’altro non è ancora stata approvata.

Immaginare poi che la conclusione sia lo sdoganamento della pedofilia è assolutamente falso e vergognoso. «L’Oms ha cancellato l’omosessualità dall’elenco delle malattie mentali il 17 maggio 1990. Che a trent’anni da quella data ci sia ancora qualcuno che affermi che l’omosessualità sia una malattia, associandola a maniaci sessuali e pedofili, è gravissimo.

Le dichiarazioni fatte sono assolutamente farneticanti e prive di qualsivoglia fondamento.

Tra l’altro, il progetto di legge contro l’omofobia non prevede la creazione dei cosiddetti reati di opinione, come sostenuto anche dal quotidiano Avvenire, ma la semplice estensione della Legge Mancino all’orientamento sessuale e all’identità di genere.

E anche su questo ambito il consigliere Indelicato dimostra di prendere lucciole per lanterne.

Ci preoccupa poi un passaggio in cui sempre il consigliere Indelicato definisce, con la confusione che lo contraddistingue, il nostro “un paese non solo sociologicamente, ma intimamente cattolico”. Ecco, ribadire la laicità dello Stato Italiano può sembrare anacronistico, ma occorre farlo rispetto a chi si immagina integralismi decisamente pericolosi.

In questo fine settimana poi, torneranno in piazza le “sentinelle in piedi” che dietro uno slogan come #restiamoliberi vogliono continuare a limitare le libertà altrui e magari continuare a insultare, denigrare e vomitare odio verso le persone lgbti+.
La posizione di Indelicato, così come la mozione approvata dal Consiglio Comunale di Verona rappresentano due pagine politiche inqualificabili. Ma non ci faremo assolutamente spaventare. Non ci faremo spaventare dalla destra radicale e sosterremo il testo affinché anche l’Italia abbia finalmente una legge contro le discriminazioni per genere, orientamento sessuale e identità di genere e la nostra battaglia non si fermerà fino a quando esisterà ancora qualcuno che vive nell’oppressione.
L’odio non è un’opinione, #restiamoliberi ma dalle discriminazioni.

Possibile Varese

Redazione Saronnonews
saronnonews@gmail.com
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Pubblicato il 13 Luglio 2020
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