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Numeri risicati in consiglio comunale. Una nuova maggioranza di centrodestra a Cislago?

L'amministrazione ha ribadito la volontà di proseguire il mandato elettorale. I numeri della maggioranza in consiglio comunale sono però risicati. Lista, dall'altra parte, propone una nuova maggioranza. Cosa bolle in pentola?

Primo consiglio comunale a Cislago

Dopo i recenti fatti che hanno scosso l’amministrazione Cartabia, l’intenzione dichiarata dalla maggioranza è quella di andare avanti e di concludere il mandato amministrativo.

NON C’È UNA MAGGIORANZA SOLIDA

A conti fatti però la coalizione di centrodestra ha i numeri risicati in consiglio comunale. Sei i rappresentanti della maggioranza (Cartabia, Dosso, Rossi, Turconi, Grimoldi della Lega e Fagioli del gruppo misto), contro i sei consiglieri di minoranza (Pacchioni, Franco, Codignoni di ViviCislago e Lista, Bianco, Pagani di Un’idea per Cislago); rimarrebbe poi la consigliera Broli, ex vicesindaco e assessore ai Servizi sociali che si è dimessa lo scorso 9 giugno, rimasta al momento nel gruppo misto coordinato da Cristiano Fagioli e che ha dichiarato la propria volontà di continuare ad offrire il proprio contributo libera da qualsiasi condizionamento. Nel caso in cui Broli fosse assente o votasse contro, non ci sarebbe più una maggioranza di governo.

LA QUESTIONE DELLE QUOTE ROSA

C’è poi la spinosa questione delle quote: la legge prevede infatti che “nelle giunte dei comuni con popolazione superiore a 3000 abitanti, nessuno dei due sessi può essere rappresentato in misura inferiore al 40%, con arrotondamento aritmetico”. Al momento in giunta siedono tre uomini, il sindaco dovrà quindi presto affidare le deleghe rimaste ancora ad oggi scoperte a due donne: quelle che seguiva Marzia Campanella, Cultura e Istruzione, Rapporti con le associazioni e Commercio e quelle affidate all’ex vicesindaco Broli, Servizi sociali, Sport e Tempo libero.

LISTA PROPONE UNA NUOVA MAGGIORANZA

Qualche giorno fa si è fatta avanti la proposta di Luciano Lista, ex vicesindaco e capogruppo della lista consiliare di minoranza Un’idea per Cislago: «A Cartabia rimangono due soluzioni al suo problema. Dimettersi ammettendo la sua manifesta  incapacità e incompetenza al ruolo di Sindaco, oppure avviare le consultazioni con i gruppi presenti in consiglio comunale, accettando con umiltà i consigli, trovando una nuova maggioranza su un pragmatico cambio di passo, rilanciando l’azione amministrativa».

Una nuova maggioranza che quindi cambierebbe gli equilibri in consiglio e permetterebbe a Cartabia di concludere il mandato amministrativo: «È l’unica strada che ha, altrimenti fa prima a dimettersi – sottolinea il consigliere Lista, che però precisa – Non so quando verranno convocati i tavoli, se non domani dopo il consiglio la prossima settimana, anche perché la mia disponibilità non è per sempre, perché di fronte atteggiamenti come quelli che ha il sindaco, non si può stendere un velo pietoso ogni volta e chiudere sempre gli occhi. In ogni caso bisogna che lui faccia un bagno di umiltà, cambi atteggiamento e non pensi di essere l’uomo solo al comando, perché proprio non lo è e non lo sa neanche fare».

È in vista dunque la formazione di una nuova maggioranza? Nulla di certo, ma sicuramente il gruppo Un’idea per Cislago voterà favorevolmente all’ingresso in consiglio comunale di Corrado Grimoldi, terzo dei non eletti e segretario della sezione cislaghese della Lega Nord.

Grimoldi ha ribadito la volontà del gruppo di proseguire e concludere i progetti per cui l’amministrazione sta lavorando: «L’intenzione è quella di andare avanti e concludere le cose rimaste in sospeso. Vedremo come si pone la consigliera che non è uscita nei confronti dell’amministrazione (Chiara Broli ndr.). Penso che dovrebbe prevalere lo spirito di finire le cose che sono state iniziate e che ha iniziato anche lei. Vediamo cosa succederà sabato e da lì capiremo – spiega il segretario Grimoldi, che però chiarisce che con Lista non c’è nessun accordo e che ancora non c’è stato un confronto –  Non lo abbiamo ancora sentito, per cui non c’è niente che bolle in pentola, non c’è nessun accordo e non è ancora stato pensato come muoversi sotto questo punto di vista. Vedremo cosa succederà».

Redazione Saronnonews
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Pubblicato il 12 Giugno 2020
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