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Lo sport saronnese ai tempi del Coronavirus. Calcio, basket, softball e volley, come si procede?

Due settimane di divieti e limitazioni hanno imposto lo stop alle numerose associazioni sportive del territorio. Abbiamo condotto un piccolo sondaggio per capire in che modo le società stanno contrastando il periodo di inattività forzata

Generico 2018

Lo sport ai tempi del Coronavirus. Nel comprensorio Saronnese sono diverse le società e le associazioni sportive presenti, costrette allo stop di allenamenti e campionati imposto dall’emergenza sanitaria, anche a livello agonistico. Abbiamo condotto un piccolo sondaggio per capire in che modo le realtà sportive del territorio hanno provato a contrastare questo periodo, del tutto imprevisto, di inattività forzata.

Le ordinanze regionali hanno precluso soprattutto la possibilità di allenamenti negli spazi chiusi e nelle strutture al coperto, concedendo l’utilizzo degli impianti sportivi solo all’aria aperta. Ecco perché ad essere maggiormente danneggiati dalle circostanze attuali sono soprattutto sport come il volley e il basket, praticati in impianti sportivi coperti come i palazzetti dello sport. Società come la Pallavolo Caronno Pertusella, la Robur Basket Saronno e la Libertas Uboldo Basket hanno agito in piena ottemperanza alle norme regionali: la prima ordinanza governativa emanata lo scorso 23 febbraio ha vietato lo svolgimento di qualsiasi pratica sportiva, motivo per cui le associazioni in questione hanno sospeso gli allenamenti per tutto l’arco della settimana dal 24 febbraio all’1 marzo. Per la Robur Saronno e la Libertas Uboldo sono stati sette giorni di totale inattività, mentre la Pallavolo Caronno Pertusella ha cercato di “aggirare” le limitazioni affidando agli atleti un programma di lavoro fisico individuale disposto dal preparatore atletico Matteo Rossetti, qualificatosi ai recenti Campionati Italiani Assoluti di atletica ad Ancona.

Pallavolo e basket potranno riprendere le attività in seguito al rinnovo dell’ordinanza regionale di domenica 1 marzo, che ha concesso la ripresa degli allenamenti anche negli impianti al chiuso con modalità contingentate, quali lo svolgimento rigorosamente a porte chiuse per limitare l’accesso alle persone indispensabili, e l’impossibilità di utilizzare gli spogliatoi al fine di evitare assembramenti. In questo senso la capienza di strutture come il Centro Ronchi, “casa” della Robur Basket Saronno, e il Palazzetto dello Sport di Caronno Pertusella, le quali dispongono di più spogliatoi, permettono alle società di fruire di tutti gli spogliatoi a disposizione al fine di suddividersi ed evitare gli assembramenti, mantenendo il doveroso metro di distanza. 

Lo preparazione atletica individuale per il mantenimento della condizione fisica è stata la soluzione adottata anche per la Serie B, l’Under 15 e l’Under 18 della Saronno Softball: la squadra agonistica di punta che milita nella Serie A1, composta da diverse atlete che gravitano nell’orbita della nazionale italiana in vista delle prossime Olimpiadi di Tokyo 2020, ha invece proseguito gli allenamenti sul campo all’aperto, osservando il divieto di utilizzare gli spogliatoi e svolgendo un lavoro prevalentemente atletico, rinunciando ad esercitazioni più tecniche da compiere nelle palestre. La responsabile del settore comunicazione della Saronno Softball Giorgia Brambilla ha inoltre sottolineato la fruttuosa collaborazione tra la società, l’amministrazione comunale e gli organi istituzionali al fine di declinare correttamente le norme regionali più difficili da interpretare e individuando così le modalità di allenamento utili a non rimanere nella totale inattività, dannosa per le squadre di alto livello agonistico. 

Per quanto concerne il calcio locale, la Rovellese (Rovello Porro) ha osservato il riposo forzato ed è ora pronta a riprendere gli allenamenti con le note restrizioni, mentre l’F.B.C. Saronno, l’ Olgiatese (Olgiate Olona) e altre società dilettantistiche del territorio hanno proseguito nello svolgimento degli allenamenti evitando l’utilizzo degli spogliatoi dei centri sportivi o adottando soluzioni come la divisione delle rispettive squadre in più gruppi, spalmando gli allenamenti su più giorni e mantenendo così un numero ristretto di atleti per ogni seduta.

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Pubblicato il 03 Marzo 2020
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