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La replica di Lista: “Il merito non deve essere premiato in funzione del ceto sociale”

Nuovo capitolo della polemica sui criteri di assegnazione del premio Beato Luigi Monza: riceviamo e pubblichiamo le parole del consigliere comunale Luciano Lista

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Riceviamo e pubblichiamo

Il Sindaco Cartabia interviene a sproposito su una materia di competenza dell’assessore Campanella, infatti “l’assegno premio per maturandi – Beato Luigi Monza”, istituito in occasione del centenario della nascita del Beato, viene assegnato da oltre vent’anni, senza limitazioni alla partecipazione.

Entrando nel merito della questione, l’erogazione dell’assegno premio non è mai stato regolamentato in via definitiva, tant’è che tra i regolamenti comunali si può notare la sua mancanza. Quest’anno la Giunta Cartabia (assenti Broli e Campanella) ha approvato la delibera 520/2019, con la quale introduce in via definitiva e permanete il regolamento che disciplina l’erogazione dell’assegno premio ai maturandi “Beato Luigi Monza”.

Come si può leggere nel testo della delibera e del regolamento (art. 2 lettera d), diventa un requisito fondamentale per poter partecipare al bando, appartenere a nucleo familiare con ISEE pari o inferiore alla soglia che sarà stabilita annualmente dalla Giunta Comunale.
Il sindaco Cartabia ha dunque scientemente mentito quando ha dichiarato: “ … è un’inesattezza dire che discriminiamo gli studenti in base al reddito familiare – il regolamento prevede che possano tutti partecipare …”. Appare di tutta evidenza che le cose non stanno così. Infatti la Giunta Cartabia ha volutamente introdotto il requisito dell’ISEE, riservandosi anno per anno di stabilirne la soglia in modo del tutto arbitrario e solo dopo aver visto i punteggi dei maturandi.

Contrariamente alla cultura liberista che contraddistingue il centro destra, Cartabia con la sua delibera ha volutamente dichiarato che il merito deve essere relegato a un ben determinato ceto sociale, ha volutamente dichiarato che se un adolescente si impegna, lavora duro e ottiene risultati importanti nello studio, ma ha la “disavventura” di essere nato in una famiglia benestante, non può iscriversi al bando, non può dimostrare a se stesso e agli altri di farcela da solo con le sue forze, non può dimostrare che il suo impegno c’è stato a prescindere dalla sua famiglia. Mi domando se Cartabia abbia mai pensato a come possa sentirsi un adolescente meritevole, escluso da un concorso che premia il merito scolastico, solo perché la sua famiglia non ha un ISEE pari o inferiore a quello che Cartabia stesso, ogni volta arbitrariamente stabilisce. La sua arroganza, unita a quella dei componenti della sua maggioranza, è arrivata al punto di bocciare una mozione votata dalle minoranze, che chiedeva alla maggioranza, tra le altre cose, di eliminare l’ISEE come requisito di accesso al bando.

Il merito non ha colore, fede e ceto sociale. La nostra è una Repubblica democratica in cui tutti, attraverso l’impegno, possono affermarsi e realizzarsi. Questa delibera della Giunta Cartabia è un’aberrazione che neanche l’Unione Sovietica poteva partorire, ma evidentemente Cartabia non sa cosa voglia dire.

Luciano Lista

Redazione Saronnonews
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Pubblicato il 20 Dicembre 2019
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