Quantcast

Amanti killer, per il Riesame il primario Scoppetta va arrestato

Accolta la richiesta di arresti domiciliari avanzata dalla Procura di Busto per l'ex-primario del Pronto Soccorso dell'ospedale di Saronno accusato di aver favorito la coppia Cazzaniga-Taroni

perquisizioni arresti ospedale Saronno

Il tribunale del Riesame di Milano ha accolto la richiesta di misura degli arresti domiciliari avanzata dalla Procura di Busto Arsizio nei confronti di Nicola Scoppetta, l’ex-primario del Pronto Soccorso dell’Ospedale di Saronno coinvolto nella vicenda delle morti in corsia per le quali è accusato il medico anestesista Leonardo Cazzaniga e per l’omicidio di Massimo G., addebitato alla moglie Laura Taroni e allo stesso Cazzaniga.

A distanza di un mese, dunque, è arrivata la decisione dei giudici milanesi dopo che la richiesta di arresto formulata al giudice per le indagini preliminari di Busto Arsizio non era stata accolta lo scorso novembre. La decisione del Riesame potrà essere appellata dal legale del medico Massimo Pellicciotta ma intanto gli inquirenti hanno portato a compimento un altro tassello dell’indagine.

Scoppetta è indagato, insieme ad altre 10 persone tra le quali i medici della commissione interna che indagò sulle morti sospette, per omessa denuncia ma anche per favoreggiamento. Gli investigatori sono convinti che il primario sapesse dell’avvelenamento da farmaci nei confronti del marito della Taroni ma che abbia messo in atto comportamenti e azioni finalizzati all’occultamento della verità. Proprio per questo è stata chiesta e ottenuta la misura restrittiva.

« Il tribunale del riesame ha accolto l’appello del pm – spiega l’avvocato del primario Massimo Pellicciotta – ne ho avuto notizia stamattina ma non ho potuto leggerlo. L’accusa è quella di favoreggiamento. Leggerò la carte ma certamente farò ricorso».

Inchiesta che prosegue su tutti i fronti anche se non è più su tutte le prime pagine dei giornali. Lunedì e martedì, infatti, il sostituto procuratore Cristina Ria ha interrogato Laura Taroni ponendo domande sia sull’omicidio che le viene contestato, quello del marito che avrebbe ucciso con una diagnosi di diabete fasulla e con la conseguente cura di medicinali, ma anche sulle morti della madre Maria Rita Clerici e del suocero Luciano Guerra.

Prosegue anche il lavoro dei medici consulenti della Procura sul fronte delle morti sospette in Pronto Soccorso. Per il momento sono quattro: Antonino Isgrò, Giuseppe Vergani, Angelo Lauria, Luigia Lattuada. Secondo gli inquirenti Cazzaniga avrebbe applicato quello che è stato definito “protocollo Cazzaniga”, come lo chiamava lui, che consisteva nel somministrare dosi massicce di farmaci anestetici a pazienti con gravi patologie e molto anziani per favorire una sorta di “dolce morte” non richiesta nè dalle vittime, nè dai parenti.

COSA SAPPIAMO DELL’INDAGINE ANGELI E DEMONI

TUTTI GLI ARTICOLI SULLA COPPIA KILLER

Redazione Saronnonews
saronnonews@gmail.com
Noi della redazione di Saronnonews crediamo che una buona informazione contribuisca a migliorare la vita di tutti. Ogni giorno lavoriamo cercando di stimolare curiosità e spirito critico.
Pubblicato il 03 Febbraio 2017
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore