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Insubria’s Biopark, tre anni all’insegna della Vita

Presentato il "consuntivo" 2007 - 2009 della realtà che ha preso il posto dell'ex centro ricerche Lepetit, rilevandone soprattutto l'eredità scientifica

Ai tre anni dell' insubria's bioparkQuindici aziende insediate all’interno dell’Insubria’s Biopark; quattro progetti per la ricerca di nuovi farmaci; tre partnership con istituti internazionali ed una collaborazione con un istituto italiano per la ricerca nei settori medico e agricolo; l’installazione dell’impianto fotovoltaico più grande della provincia di Varese; centocinquanta posti di lavoro creati: con queste attività la Fondazione Istituto Insubrico di Ricerca per la Vita (FIIRV), ente di ricerca con sede a Gerenzano, traccia il bilancio dei suoi primi tre anni di lavoro, presentando questa mattina a Villa Recalcati l’Activities Report relativo agli anni 2007, 2008 e 2009.

Tre anni di attività durante i quali FIIRV, fondazione senza fini di lucro costituita nel 2006 grazie all’impegno della Provincia di Varese, dello Stato e Repubblica del Cantone Ticino, della Comunità di Lavoro Regio Insubrica, dell’Università dell’Insubria di Varese e Como, della Fondazione Cardiocentro Ticino e Lugano e del Comune di Busto Arsizio, ha lavorato per raggiungere gli scopi per i quali è stata costituita.  «Con grande senso di orgoglio – commenta il rappresentante di uno dei principali enti fondatori, L’assessore alla Provincia De Bernardi Martignoni – E’ importante sostenere il lavoro di chi lavora per una maggiore qualità della vita».

La Fondazione è infatti nata con l’obiettivo di stimolare e supportare iniziative di sviluppo delle biotecnologie rivolte alla scienza della vita, alla salvaguardia della salute dell’uomo e alle biotecnologie industriali con particolare riferimento all’area geografica della Regione Insubrica. Lo scopo ambizioso di FIIRV è inoltre quello di trasferire nel territorio conoscenze e tecnologie sfruttando le sinergie e la collaborazione fra enti istituzionali, strutture qualificate e istituti accademici stimolando lo sviluppo della ricerca biotecnologica.

«Le difficoltà nel fare ricerca non sono nella parte economica,  ma nel fare progetti alungo termine superando l’urgenza del quotidiano – sottolinea il professor Patrizio Castelli, membro delconsiglio della Fondazione per l’Università dell’Insubria –  In questo senso il lavoro della fondazione è una cosa seria, perchè il futuro si costruisce con quello che si fa oggi».

Con questi obiettivi la Fondazione sviluppa attività di ricerca proprie grazie anche al patrimonio intellettuale che FIIRV possiede, oggi rappresentato da 172.000 estratti e 15.000 ceppi, un enorme potenziale da sottoporre ad attività di screening. I progetti di ricerca attualmente in atto riguardano diversi settori di interesse scientifico, tra i quali il progetto dedicato all’agrofood, nato per identificare e caratterizzare i geni coinvolti in processi produttivi del settore agricolo; la ricerca sugli antinfiammatori, per trovare molecole che siano capaci di inibire in maniera selettiva gli enzimi responsabili del processo infiammatorio senza interferire con l’attività di quelli che producono le sostanze utili alla protezione dei tessuti stessi; il progetto dedicato agli antitumorali, per contribuire alla ricerca di una terapia utile per la cura di queste malattie, sfruttando la ricca collezione di estratti microbici posseduti dalla Fondazione; la ricerca legata al morbo celiaco, per trovare una molecola attiva contro i frammenti tossici o immunogenici del glutine; il progetto Club-Interreg sviluppato con il Canton Ticino sulle stem cells, pensato per la creazione di stent, polimeri reticolari ottimali per il posizionamento di cellule staminali, particolarmente importanti nella ricostruzione della cartilagine e quindi determinanti nel settore ospedaliero.

La realizzazione dell’impianto fotovoltaico più grande della provincia di Varese, settimo in Lombardia, inaugurato il 2 aprile 2009, è uno dei progetti sviluppati dalla Fondazione. Con la creazione di tale impianto, posizionato sul tetto di uno degli edifici dell’Insubrias Biopark, FIIRV ha voluto sostenere concretamente la ricerca di fonti energetiche differenti da quelle classiche, che utilizzino tecniche nuove nel rispetto dell’ambiente. Il progetto è stato realizzato grazie al contributo di Fondazione Cariplo ed è costato 1.800.000 euro. Ad oggi l’impianto fotovoltaico ha prodotto 330.000 euro di risparmio in bolletta, che corrispondono a centottanta tonnellate di petrolio.

Tra i principali progetti della Fondazione vi è inoltre l’Insubrias Biopark (sede della Fondazione stessa), ottavo – in ordine cronologico – parco scientifico tecnologico e incubatore di imprese in Italia nel settore biotech. Il progetto, nato con lo scopo di preservare un grande patrimonio di ricerca medico scientifica e biotecnologica, ha un valore – tra struttura, laboratori e conoscenze – che si aggira intorno ai venti milioni di euro. Il Bioparco – che si estende su una superficie complessiva di 52.000 mq di cui 15.000 interamente dedicati a uffici e laboratori di chimica, biologia e microbiologia, forniti delle più avanzate tecnologie – ad oggi conta quindici aziende insediate che possono usufruire di tutti i servizi tecnici, logistici, informatici e telematici, di promozione, formazione, supporto e consulenza necessari ad incentivare la ricerca.

«Ringrazio chi ha permesso questo grande salto di qualità – ha sottolineato il direttore della Fondazione, Andrea Gambini – In primis la Provincia, che non solo ha creato la Fondazione, ma ha dato e ancora dà aiuto economico al nostro lavoro. Il più recente è il sostegno al progetto celiachia.

In tutto sono 150 i dipendenti che lavorano all’interno dell’insubria’s biopark nelle 14 aziende e nella fondazione e servizi connessi. Le quindici aziende, tra le quali società multinazionali ben note, si occupano di ricerca e sviluppo nei settori farmaceutico, diagnostico, agroalimentare, chimico e di ingegneria biomedica. Attualmente sono insediate presso il Bioparco Actygea, Areta International, Cyathus Exquirere, Chorisis, Creabilis Therapeutics, D-namic Consulting, Diasorin, Dr. Alberto Milanese, HO.p.e., Isb, Istituto Ortopedico Galeazzi, Matric Europa, Quarta & Partners, Theo Servizi e Trueblue.

Redazione Saronnonews
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Pubblicato il 13 Luglio 2010
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