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Guerra di perizie sulla morte del brigadiere Illuminoso

Udienza fiume per il processo a carico del bustocco Paolo Bottigelli che nel gennaio dello scorso anno investì il carabiniere per sfuggire ad un posto di blocco. Il militare morì dopo alcuni giorni di agonia

E’ guerra di perizie in aula nel processo a carico del bustocco Paolo Bottigelli per la morte del brigadiere dei Carabinieri Giorgio Illuminoso (foto).  La sera del 26 gennaio 2009 il Bottigelli, per sfuggire ad un posto di blocco antispaccio, travolse con la sua auto, il brigadiere che aveva tentato di fermarlo mentre usciva da una zona di spaccio a Origgio. Il militare, ridotto in condizioni disperate, morì il 5 febbraio dell’anno scorso, dopo dieci giorni di agonia.

Sono tre le perizie che sono state discusse questa mattina durante le oltre 4 ore di udienza. Quella dell’accusa sostiene la tesi dell’omicidio volontario e si basa sul video ripreso dalle telecamere di sorveglianza di un’azienda nelle vicinanze che ha ripreso l’intera scena. Secondo il perito della procura il Bottigelli avrebbe sterzato verso il brigadiere Illuminoso con l’intento di investirlo deliberatamente. Di diverso avviso la perizia della difesa che sostiene l’involontarietà dell’investimento che, secondo i legali dell’imputato Mirco Mazzali e Gianluca Perricone, fu causato dalla volontà di Bottigelli di evitare l’auto dei carabinieri guidata dal collega di Illuminoso che avrebbe effettuato una manovra per stringergli la via di fuga: di conseguenza Bottigelli avrebbe investito Illuminoso che nel frattempo aveva cercato di fermarlo parandosi davanti alla vettura.

A far discutere è la perizia richiesta dal giudice per l’udienza preliminare Patrizia Nobile che non sostiene nessuna delle due versioni ma si limita a parlare di omicidio colposo con gravissima omissione di soccorso basandosi non sul video delle telecamere di sorveglianza del piazzale ma su una simulazione al computer. Tutto si gioca su quel lasso di tempo, che va da 1 a 3 secondi a seconda delle perizie, che sarebbe servito a Bottigelli di evitare Illuminoso. Secondo l’accusa erano tre mentre la difesa sostiene che non fosse più di uno. Questa volta, come era stato richiesto dall’accusa, è stato ascoltato l’unico testimone di quella tragica sera, il collega di Illuminoso di pattuglia con lui: il militare ha raccontato la sua versione dei fatti nonostante la difesa lo ritenga un teste non attendibile perchè troppo coinvolto nella vicenda. Si tornerà in aula il 14 maggio per concludere la discussione delle perizie e, forse, giungere ad una sentenza.

Redazione Saronnonews
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Pubblicato il 23 Aprile 2010
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