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Como-Lecco, 4° trimestre di assestamento per l’economia lariana

Andamenti differenziati nelle due province per industria e commercio. Proseguono le difficoltà dei servizi

Generica 2020

Gli ultimi tre mesi del 2020 hanno visto un andamento dell’economia lariana tra luci e ombre, con segnali positivi soprattutto per le imprese lecchesi. Per quest’ultimo territorio, si registrano dati incoraggianti per l’industria; anche il commercio evidenzia una lieve crescita tendenziale del volume d’affari e migliorano (pur restando con il segno meno) i dati dell’artigianato.

La prosecuzione delle norme restrittive anti-contagio legate alla pandemia da Covid-19 ha comportato l’aggravarsi dei cali di fatturato nel comparto dei servizi che, in entrambe le province, hanno superato i 13 punti percentuali anche nel 4° trimestre 2020.

Il Presidente della Camera di Commercio Marco Galimberti sottolinea: «Con questa congiuntura archiviamo un 2020 che è stato davvero difficile per il tessuto economico lariano. Ci auguriamo che l’emergenza rientri presto e permetta alle nostre imprese di esprimere tutto il loro potenziale. Come ci aspettavamo, i servizi hanno sofferto: il loro volume d’affari è calato di circa 15 punti percentuali. Produzione, ordini e fatturato delle imprese artigiane hanno registrato riduzioni intorno ai 10 punti percentuali.  L’export è stato un fattore importante per un calo minore rispetto a chi opera prevalentemente su mercati interni – come quello artigiano – e questo segnale fa supporre che i mercati interni di altri Paesi, comunque colpiti dalla pandemia, hanno saputo reagire e ripartire in maniera più efficace. Questi dati mostrano in maniera più marcata le differenti vocazioni delle due province. Nel 4° trimestre 2020 Lecco ha fatto registrare la miglior performance regionale con riferimento alla produzione industriale, mentre Como ha scontato il significativo rallentamento del settore tessile. Lo stesso andamento polarizzato si nota nel commercio che nell’area comasca sembra più legato ai flussi turistici, in questo momento praticamente fermi. La Camera di Commercio continuerà a offrire supporto a tutte le imprese lariane, aiutandole ad affrontare con fiducia questo nuovo anno che auspico possa essere di rilancio per tutti i settori. Sono fermamente convinto che solo restando uniti e coesi potremmo superare questo difficile momento».

INDUSTRIA

Per quanto riguarda il settore industriale, si registra una ripresa in provincia di Lecco (le variazioni tendenziali di produzione, ordini e fatturato, per la prima volta nel 2020, sono tutte positive) mentre, pur in lieve miglioramento rispetto ai dati del 3° trimestre 2020, proseguono le difficoltà degli imprenditori comaschi (le variazioni rispetto al 4° trimestre 2019 sono ancora tutte decisamente negative):

  • per Como produzione e ordini calano di oltre 7 punti percentuali: rispettivamente -9,9% e -7,2% (contro il -2,6% e il +0,5% della Lombardia); il fatturato registra un -7,2% (contro il -0,6% regionale). Da segnalare comunque il miglioramento rispetto alla variazione tendenziale del 3° trimestre 2020 (produzione -13,2%; ordini -10,3%; fatturato -8,2%). L’indice medio della produzione industriale comasca nel 4° trimestre si è attestato a 101,9 (media 2010=100), contro il 113,5 lombardo; inferiori alla media regionale sono anche gli indici medi di fatturato e ordini (rispettivamente 122,2 e 103, contro 137,9 e 128,8). Tra i principali settori dell’economia locale il “legno-mobilio” e la “meccanica” evidenziano crescite della produzione (rispettivamente +5% e +0,1% rispetto al periodo ottobre-dicembre 2019), mentre cala notevolmente il “tessile” (-32,2%). Tra gli altri settori, “mezzi di trasporto”, “abbigliamento” e “gomma-plastica” mettono a segno un incremento tendenziale della produzione (rispettivamente +3,3%, +0,7% e +0,1%)[3]. Rispetto al 3° trimestre 2020, anche l’occupazione industriale a Como risulta in calo (-0,6%, contro il -0,3% della Lombardia); l’indice medio del 4° trimestre 2020 si attesta a 89,9 (media 2010=100); in Lombardia è a quota 99,8.

Analizzando nel complesso il 2020, produzione, ordini e fatturato delle aziende industriali comasche registrano variazioni medie in calo di oltre 12 punti percentuali (rispettivamente -15%, -15% e -12,8%): tutte diminuzioni superiori alla media della Lombardia, che ha visto scendere la produzione del 9,8%, gli ordini del 7,9% e il fatturato dell’8,2%. L’occupazione industriale è diminuita dell’1,9% rispetto al dato medio del 2019 (Lombardia -0,7%).

  • Produzione, ordini e fatturato delle imprese industriali lecchesi nel 4° trimestre 2020 tornano a mostrare variazioni tendenziali positive (la produzione cresce dell’1,6%, contro il -1% del 3° trimestre 2020; gli ordini registrano un +4,4% contro il -2,3% dei tre mesi precedenti; il fatturato aumenta del 2,2%, contro il -2,8%). Gli indici medi si mantengono superiori a quota 100 e più alti della media regionale: a Lecco l’indice della produzione si attesta a 120,4, quello degli ordini a 135,3 e quello del fatturato a 152,7. I due principali settori dell’economia lecchese, “meccanica” e “siderurgia”, registrano aumenti consistenti della produzione rispetto al periodo ottobre-dicembre 2019 (rispettivamente +4% e +7,8%). Tra gli altri settori3, solo “tessile”, “gomma-plastica” e “alimentari” mostrano cali della produzione (rispettivamente -18,1%, -10,9% e -8,1%), mentre risultano in decisa crescita “legno-mobilio” e “carta stampa” (rispettivamente +30,5% e +13%). Nel 4° trimestre 2020 l’occupazione industriale lecchese è rimasta invariata rispetto al trimestre precedente e l’indice medio si attesta a 104,9 (media 2010=100), oltre 5 punti percentuali sopra la media regionale.

Focalizzando l’attenzione sul 2020, produzione, ordini e fatturato industriali lecchesi registrano cali intorno ai 5 punti percentuali (rispettivamente -4,8%, -5,2%, e -5,6%); tutte diminuzioni comunque inferiori alla media lombarda. L’occupazione industriale resta invariata rispetto al dato medio del 2019.

 

ARTIGIANATO

La variazione tendenziale di produzione, ordini e fatturato del comparto artigiano nel 4° trimestre 2020 rimane negativa in entrambi i territori lariani, ma per la provincia di Lecco si registra un miglioramento rispetto al 3° trimestre, mente Como è in peggioramento:

  • a Como produzione e ordini segnalano cali superiori ai 6 punti percentuali (rispettivamente -6,5% e -7,8%), mentre il fatturato diminuisce del 2,7% (in Lombardia: produzione -4,9%; ordini -6,1% e fatturato -4,5%). Da segnalare, altresì, un peggioramento rispetto alle variazioni tendenziali del 3° trimestre (quando la produzione aveva registrato un -2,8%; gli ordini -2,3%; il fatturato -0,7%). Tra i tre settori principali dell’economia comasca, solo il “legno-mobilio” evidenzia una crescita della produzione rispetto al 4° trimestre 2019 (+2%), mentre calano “tessile” (-27,9%), “meccanica” (-14,6%) e “gomma-plastica” (-4,3%). Negli altri comparti solo gli “alimentari” registrano un incremento (+8,7%), mentre diminuiscono “carta stampa” (-9,9%) e “siderurgia” (-4,3%). L’indice medio della produzione artigiana nel 4° trimestre 2020 si è attestato a 104,2 (media 2010=100); quello degli ordini a 121,1 e quello del fatturato a 120. I valori comaschi sono superiori alla media lombarda (produzione 97,5; ordini 89,7; fatturato 98,7). Rispetto a fine settembre 2020, l’occupazione è diminuita dell’1,7% e l’indice si è attestato a 94,8 (contro il -0,6% lombardo; l’indice regionale è a quota 97,1).

Analizzando l’intero 2020, produzione, ordini e fatturato delle aziende artigiane comasche registrano cali superiori ai 9 punti percentuali (rispettivamente -12,1%, -10,8% e -9,6%); ordini e fatturato diminuiscono meno della media lombarda (rispettivamente -12,4% e -11,6%), mentre la riduzione della produzione è leggermente superiore a quella regionale (-11,9%). L’occupazione nel comparto artigiano è diminuita del 2,3% rispetto alla media del 2019 (contro il -1,5% della Lombardia).

  • A Lecco le variazioni tendenziali del 4° trimestre 2020 di produzione, ordini e fatturato registrano cali intorno ai 4 punti percentuali (rispettivamente -3,7%, -4,5% e -3,6%), in miglioramento rispetto al 3° trimestre 2020 tranne la produzione (-2,2%; ordini -7,6% e fatturato -3,9%). Tutti i settori più rappresentativi vedono diminuire la produzione: “tessile” -26,9%, “legno-mobilio” -13,5%, “alimentari” -11,9%, “meccanica” -1%4. Negli altri settori aumentano solo la “gomma-plastica” e le “pelli calzature” (rispettivamente +12,6% e +8,9%); da segnalare i cali di “abbigliamento” e “carta stampa” (rispettivamente -4,5% e -2,4%). L’indice medio della produzione artigiana si attesta a 97,3 (media 2010=100); quello degli ordini a 92,6 e quello del fatturato a 104. L’occupazione cala dello 0,5%; ciononostante, il numero indice rimane superiore a quello comasco, ed è pari a 101,6.

Prendendo in considerazione il 2020, produzione, ordini e fatturato delle aziende artigiane lecchesi registrano variazioni medie in calo intorno ai 10 punti percentuali (rispettivamente -10%, -9,9%, -10,7%): tutte diminuzioni comunque inferiori alla media lombarda. L’occupazione artigianale è diminuita dello 0,8% rispetto alla media del 2019.

COMMERCIO E SERVIZI

A Lecco prosegue il recupero del volume d’affari del commercio, anche se la variazione tendenziale è inferiore a quella registrata nel 3° trimestre 2020 (+3,4% contro +9,6%). Viceversa, il comparto dei servizi registra variazioni negative in entrambe le province lariane (e in peggioramento rispetto al 3° trimestre 2020):

  • in provincia di Como, in entrambi i comparti si nota un peggioramento rispetto al 3° trimestre 2020: la variazione del volume d’affari del commercio passa da -1% a -2,8% e quella dei servizi dal -10,2% al -15,3%. Nel 4° trimestre 2020 l’indice medio dei servizi si attesta a 77,1 e quello del commercio a 90,5; a livello regionale i due indici sono pari rispettivamente a 99,8 e a 92,2 (in Lombardia le variazioni tendenziali sono state del -8,7% per i servizi e del -4,2% per il commercio). Rispetto al 3° trimestre 2020, migliora la variazione tendenziale dell’occupazione sia nel commercio (+0,6%, contro il +0,4% precedente), che nei servizi (+4,1% a fronte del +2,5%). Nel 4° trimestre 2020 l’indice ha raggiunto quota 103,8 per il commercio e 132,3 per i servizi (gli indici regionali sono rispettivamente 102,3 e 109,3; variazioni tendenziali lombarde +1,3% e -1%).

Analizzando il 2020, per le imprese comasche del commercio c’è un calo del volume d’affari (-5,7%, contro il -6,5% regionale) e una crescita dell’occupazione (+1% contro il +1,2% della Lombardia).     Nei servizi, a Como si registra un forte calo del volume d’affari (-15,7%), mentre cresce l’occupazione (+1,7%, a fronte del -12,3% e del -0,7% regionali).

  • Anche in provincia di Lecco si evidenzia un peggioramento in entrambi i settori ma, mentre il commercio continua a mostrare una variazione tendenziale del volume d’affari positiva (+3,4% contro il +9,6% del 3° trimestre 2020), per i servizi il dato risulta negativo e in peggioramento: si passa dal -10,1% del 3° trimestre al -13,6% del 4°). L’indice medio è pari a 104,5 per le imprese del commercio e a 90,1 per quelle dei servizi. Rispetto al 3° trimestre 2020, le variazioni tendenziali dell’occupazione peggiorano in entrambi i comparti (si passa dal +5,6% al +5,1% del periodo ottobre-dicembre 2020 per il commercio e dal -0,6% al -1,2% per i servizi). I numeri indice di entrambi i comparti sono superiori all’anno base (commercio 107; servizi 102,1).

Nell’intero 2020, per le imprese lecchesi del terziario si notano cali significativi del volume d’affari nei servizi, mentre cresce quello del commercio (rispettivamente -14,5% e +1,4%). L’occupazione aumenta nel commercio e diminuisce nei servizi: rispettivamente +4,5% e -0,2%.

ASPETTATIVE DELLE IMPRESE PER IL 1° TRIMESTRE 2021

Per quanto riguarda le prospettive relative al primo trimestre 2021 si notano preoccupazioni maggiori per gli imprenditori comaschi (solo nel comparto industria c’è un miglioramento del saldo tra ottimisti e pessimisti in tutti gli indicatori) rispetto ai colleghi lecchesi, dove solo il commercio evidenzia un sensibile peggioramento. In entrambi i territori le differenze in quasi tutti i settori restano comunque negative, segno che le preoccupazioni legate alla pandemia da Covid-19 continuano ad essere pesanti:

  • per Como il saldo tra imprenditori industriali ottimisti e pessimisti relativo alla produzione passa da -14% della precedente indagine a -5,7%; quello della domanda interna da -17,9% a -14,9%; quello della domanda estera da -8% a -2,5%. Anche per l’occupazione la differenza migliora, passando dal -15,8% dell’indagine precedente al -7,9%. Nel comparto artigiano migliora il saldo tra ottimisti e pessimisti relativo alla domanda estera e all’occupazione: il primo risulta nullo (nella scorsa indagine era -8,2%), mentre il secondo passa da -7,6% a -6,5%; peggiorano viceversa le aspettative sulla produzione (il saldo passa da -16,3% a -22,6%) e sulla domanda interna (da -19,6% a -30,1%). Deciso rallentamento per le aspettative del commercio: sulle vendite del 1° trimestre 2021 la differenza tra coloro che si aspettano un aumento e quelli che prevedono una diminuzione passa da    -8,8% a -31,3%; sull’occupazione da -4,4% a -10,4%. In peggioramento anche le aspettative nei servizi: le differenze tra ottimisti e pessimisti passano da -26,5% a -34,3% per il volume d’affari, e da -16,7% a -18,5% per l’occupazione.
  • A Lecco, nell’industria i saldi tra imprenditori ottimisti e pessimisti migliorano significativamente, tornando tutti col segno positivo: produzione da -6,1% a +18,4%; occupazione da -2% a +4,6%, domanda interna da -11,5% a +4,7%; domanda estera, da +4,3% a +8,2%. Anche i saldi dell’artigianato, pur restando negativi, fanno intravedere un miglioramento per produzione, domanda e occupazione. La differenza relativa alla produzione si attesta a -22,2% contro il -34,1% dell’indagine precedente; quella della domanda interna passa da -37,5% a -23,1%; quella estera da      -18,5% a -11,5%; quella dell’occupazione da -12,4% a -5,5%. Nel terziario, peggiorano sensibilmente le aspettative degli imprenditori del commercio, i cui saldi tornano negativi: quello del volume di affari passa da +1,6% a -30,4%; quello dell’occupazione da -1,6% a -8,8%. Pur con differenze ancora negative, migliorano invece le aspettative per il comparto dei servizi: per il volume d’affari il saldo passa da -17,5% a -15,2%, mentre per l’occupazione da -8,3% a -6,6%.

 

Ulteriori dati elaborati dall’Ufficio Studi e Statistica della Camera di Commercio di Como-Lecco sull’andamento economico del 2020:

  • fallimenti in calo in entrambi i territori: a Como scendono da 90 a 73 (-18,9%); a Lecco da 47 a 38 (-19,1%). Pertanto, l’intera area lariana ha registrato una riduzione del 19% (contro il -31,7% della Lombardia e il -32,1% dell’Italia). Nel 4° trimestre 2020 si sono registrati 46 fallimenti (39 in provincia di Como e 7 di Lecco), contro i 21 del trimestre precedente (14 a Como e 7 a Lecco); pertanto, a livello congiunturale, nel 4° trimestre 2020 si è registrato un incremento del 119% (+178,6% a Como e invariati a Lecco), contro il +77,4% della Lombardia e il +80% dell’Italia;
  • aumentano le ore di cassa integrazione autorizzate dall’INPS. A Como passano da 3,9 a oltre 45,2 milioni (+1.064,6%): quelle ordinarie sono aumentate del 1.282,7% (da 2,3 a 31,8 milioni di ore), mentre la cassa integrazione in deroga registra quasi 12,5 milioni di ore (nel 2019 le imprese comasche non vi avevano fatto ricorso); calano, invece, le ore di cassa integrazione straordinaria (da 1,6 a 1 milione di ore, -36,6%). A Lecco le ore di cassa integrazione totali sono cresciute del 1.225% (da 2 a 26,5 milioni di ore): quella ordinaria passa da 1,4 a 21,4 milioni (+1.475,4%); quella straordinaria da 646.000 a 731.000 ore (+13,1%); quella in deroga da 31 ore a 4,4 milioni. Nel complesso, l’area lariana ha visto aumentare le ore autorizzate del 1.119,2% (+1.354,3% la CIG ordinaria; sale a 16,9 milioni quella in deroga; in diminuzione, invece, la cassa straordinaria:              -22,2%)[5]. Va tuttavia segnalato un rallentamento nell’utilizzo della cassa integrazione nel 4° trimestre 2020 rispetto al trimestre precedente: nell’area lariana le ore passano da 19,8 a 16,3 milioni (-17,8%, contro il +11,1% della Lombardia e il +5,8% dell’Italia). A Como le ore autorizzate scendono da 14,6 a 10,4 milioni (-29%); a Lecco salgono da 5,2 a 5,9 milioni (+13,9%).
  • la fine 2020 le imprese registrate in provincia di Como sono 47.859 (per048 unità locali) e il saldo tra imprese nate e cessate nel 2020 è negativo: -125 unità (nel 2019 il saldo era stato positivo per 66 unità)[6]. A Lecco le imprese registrate sono 25.655 (per 32.893 localizzazioni) e il saldo tra imprese nate e cessate è pari a -125 (con un miglioramento del saldo negativo pari al 31,3%). Nel complesso, le aziende lariane sono calate dello 0,3% rispetto a fine 2019 (a fronte del -0,6% regionale e del -0,2% nazionale): le iscrizioni sono calate del 19,6% e le cessazioni del 16,1%. Nel quarto trimestre il saldo tra iscrizioni e cessazioni è stato negativo per 126 unità (-85 a Como e     -41 a Lecco): rispetto al 3° trimestre 2020 le nuove imprese nate sono cresciute dell’11,1% (+0,2% a Como e +38,6% a Lecco) e le chiusure dell’81,9% (rispettivamente +79,2% e +87%).

I dati contenuti in questa nota si riferiscono tutti alle variazioni tendenziali: confrontano cioè i valori del 4° trimestre 2020 con quelli del 4° trimestre 2019.

L’indagine è stata realizzata da Unioncamere Lombardia in collaborazione con gli Uffici Studi e Statistica delle Camere lombarde. In particolare, per la provincia di Como sono state intervistate 89 imprese industriali, 93 artigiane, 97 del commercio e 108 dei servizi. Per il territorio lecchese i questionari raccolti sono stati 87 per il comparto industriale; 91 per quello artigiano; 69 per il commercio; 92 per i servizi.

Nella lettura di questi dati va tenuto presente che oltre metà delle imprese intervistate opera nei comparti del “tessile” e della “meccanica” (il primo con 30 aziende, la seconda con 28). Per la provincia di Lecco i comparti con il maggior numero di ditte industriali coinvolte nell’indagine sono “meccanica” e “siderurgia” (i questionari compilati sono stati, rispettivamente, 49 e 7). Pertanto, gli altri settori di entrambe le province sono poco rappresentati all’interno dei rispettivi campioni e i dati sono meno “robusti”. A livello regionale solo “mezzi di trasporto”, “gomma-plastica” e “minerali non metalliferi” mostrano una crescita della produzione rispetto al periodo ottobre-dicembre (rispettivamente, +6,3%, +0,6% e +0,4%); da segnalare i cali della produzione in particolare nell’“abbigliamento”, nel “tessile” e nelle “pelli calzature” (rispettivamente -18,3%, -17,7% e -10,9%).

Oltre metà delle imprese intervistate opera nei comparti della “meccanica” del “legno-mobilio”, della “gomma-plastica” e del ’“tessile” (rispettivamente 28, 23, 9 e 7 aziende). Anche per la provincia di Lecco più del 50% delle imprese coinvolte nell’indagine opera in soli quattro comparti (38 nella “meccanica”, 9 nel “legno- mobilio” e 8 ciascuno negli “alimentari” e nel “tessile”). Pertanto, gli altri settori di entrambe le province sono poco rappresentati all’interno dei rispettivi campioni, e i loro dati sono meno “robusti”.           A livello regionale solo “gomma plastica” e “siderurgia” evidenziano una crescita della produzione rispetto al 4° trimestre 2019 (rispettivamente +4,9% e +1,1%); tra gli altri settori, da segnalare i cali in particolare di “pelli-calzature” (-18,7%), “abbigliamento”    (-13,4%) e “varie” (-13,9%).

In Lombardia, nel complesso, le ore autorizzate di cassa integrazione sono cresciute del 1.636% (CIG ordinaria +2.046,6%; CIG straordinaria +71,8%; CIG in deroga da 3.794 a oltre 203 milioni di ore). In Italia invece le stesse sono cresciute del 1.040,2% (CIG ordinaria +1.777,7%; CIG straordinaria +19,2%; CIG in deroga da 1,2 a quasi 800 milioni di ore).

A Como: 2.268 imprese nate nel 2020 (-19,7% rispetto al 2019); 2.393 cessazioni (-13,3%). A Lecco: 1.168 imprese nate (-19,4%); 1.293 cessazioni (-20,7%). Nel 2020, le unità locali registrate in provincia di Como e nel territorio lecchese restano pressoché stabili (rispettivamente -5 e -11 unità); in Lombardia diminuiscono dello 0,3%, mentre in Italia si registra una lieve crescita (+0,1%).

QUI L’ALLEGATO STATISTICO ALL’ANALISI CONGIUNTURALE 4° TRIMESTRE 2020

Redazione Saronnonews
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Pubblicato il 18 Febbraio 2021
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