È stato approvato dal Consiglio comunale dello scorso 3 giugno lo slittamento a fine anno del pagamento della TARI 2020. Il piano tariffario del 2020 è stato calcolato sulla base delle tariffe 2019. La scadenza della prima rata è stata posticipata al 16 dicembre 2020 e il saldo a gennaio 2021.

L’assessore al Bilancio Fabio Paticella ha spiegato che al momento non è possibile prevedere una riduzione delle tariffe 2020, così come disciplinato dalla delibera numero 158 del 5 maggio 2020 dell’Arera, l’autorità di regolazione per energia, reti e ambiente, che invece prevederebbe una riduzione della tassa sui rifiuti per le utenze non domestiche colpite dall’emergenza Covid-19: «I criteri formulati da Arera si rivelano inapplicabili a causa di una farraginosità interpretativa, unita all’assenza di ristoro e alla perdita di entrate per i Comuni».

L’amministrazione si è quindi avvalsa della facoltà prevista dall’articolo 107 del decreto legge numero 18 del 17 marzo 2020, che prevede la possibilità di approvare per l’anno 2020 le tariffe della TARI adottate per l’anno 2019, rimandando poi l’approvazione del piano economico finanziario del servizio rifiuti entro il 31 dicembre 2020. L’eventuale conguaglio sarà poi spalmato su tre anni, a partire dal 2021.

«Abbiamo comunque ritenuto doveroso intervenire a sostegno di tutti i cislaghesi quantomeno posticipando le scadenze di pagamento della TARI a fine anno – ha sottolineato l’assessore Paticella – Rimane salva la possibilità a seguito di chiarimenti normativi di stabilire riduzioni a sostegno dei cittadini a fronte di un eventuale ristoro statale».

«Il fatto di approvare la tariffa 2019 ci consente di avere una base su cui ragionare – ha commentato il sindaco Gian Luigi Cartabia – Questo ci permetterà avendo una base di rimodulare le tariffe in modo corretto in funzione degli storni che potranno arrivare».

Hanno votato contro l’approvazione del provvedimento i gruppi di minoranza ViviCislago e Un’idea per Cislago.

Debora Pacchioni, ViviCislago: «Ci siamo domandati se considerata l’emergenza e il fatto che alcuni servizi non sono stati effettuati, se ci siano stati dei risparmi sulla spesa di quest’anno. Il piano tariffario viene calcolato sulla base del 2019, ma possiamo anche aspettare ad approvarlo e vedere se entro luglio il quadro si chiarisce e al contempo fare dei calcoli per le eventuali economie di spese che ci sono  state. Ci domandiamo su quali basi ci sia la necessità oggi di andare ad approvare un piano tariffario, quando magari entro la fine di luglio, con un po’ più di serenità si può avere un piano economico diverso e fare una valutazione della spesa relativa all’anno in corso e di conseguenza anche il pagamento potrebbe essere più veritiero».

Luciano Lista, Un’idea per Cislago: «Le tariffe non sono le stesse dell’anno scorso, c’è una voce che cambia, gli studi professionali cambiano. La TARI per gli studi professionali viene dimezzata, quindi le tariffe non sono le stesse. Il Comune ha poi sempre la facoltà in materia di TARI di introdurre esenzioni e agevolazioni; a fronte di un avanzo di amministrazione, a fronte di entrate maggiori, lo spazio per esenzioni anche soltanto riferite ad un mese per quelli esercizi commerciali che sono stati chiusi e che soffrono oggi una crisi importantissima, forse era un’attenzione dovuta, cosa che non  è stata fatta».