Primo giorno di quotazione per Lu-Ve Group
La campanella di Borsa italiana è suonata per il gruppo di Uboldo. Iginio Liberali: «L’apertura del capitale e l’accesso alla Borsa sono la prosecuzione della crescita che ci ha contraddistinti fin qui»
Sono iniziate oggi, giovedì 9 luglio, le negoziazioni delle azioni ordinarie e dei warrant della Lu-Ve Group, uno dei principali produttori europei di apparecchi ventilati e scambiatori di calore per il mercato della refrigerazione, del condizionamento e del raffreddamento dei processi industriali. La quotazione del gruppo di Uboldo è sul listino AIM Italia di Borsa Italiana.
(foto sopra, da destra: Matteo Liberali, Michele Faggioli, Pierluigi Faggioli, Iginio Liberali, Fabio Liberali)
Lu-Ve approda in Borsa Italiana grazie a un’operazione di business combination con ISI – Industrial Stars of Italy, la SPAC promossa da Giovanni Cavallini ed Attilio Arietti. L’operazione prevedeva l’incorporazione di ISI da parte di Lu-Ve e la contestuale quotazione di Lu-Ve sul mercato AIM Italia. Tutte le risorse di ISI sono state destinate a un aumento di capitale, come previsto dai promotori della SPAC sin dall’IPO.
Al momento della quotazione la famiglia Liberali possiede una quota del capitale pari a circa il 54,6%, la famiglia Faggioli circa il 19,2% mentre al mercato è affidato circa il 24,5%; il restante 1,7% circa del capitale sociale è indirettamente detenuto dai promotori di ISI.
«Al momento di suonare la campanella che ha dato inizio alle contrattazioni del titolo Lu-Ve in Borsa – dice Iginio Liberali, presidente di Lu-Ve Group – ho sentito vicino a me tutti quelli che hanno partecipato, specialmente all’inizio, 30 anni fa, a costruire questa LUcky-VEnture. L’apertura del capitale e l’accesso alla Borsa sono la prosecuzione della crescita che ci ha contraddistinti fin qui, seguendo i nostri tradizionali principi: leadership e passione. Oggi abbiamo raggiunto l’obiettivo che ci eravamo prefissati, quello di avere ulteriori risorse per la crescita, mirata soprattutto ai mercati esteri e all’ampliamento della nostra gamma di applicazioni».
Soddisfazione è stata espressa anche dai promotori di Industrial Stars of Italy, Attilio Arietti e Giovanni Cavallini: «La giornata di oggi suggella il completamento di un percorso che ancora una volta conferma le Spac come la nuova via italiana per la quotazione in Borsa delle mid-cap. Facciamo i migliori auguri a Lu-Ve ed auspichiamo che il mercato risponda positivamente tenendo conto degli importanti piani di sviluppo che l’azienda sta realizzando. Noi continueremo a lavorare sul tema Spac e siamo già operativi su un nuovo progetto che speriamo di poter presto annunciare».
A fine 2014 Lu-Ve Group impiegava 1.528 dipendenti, di cui 624 in Italia e 904 all’estero, con un aumento di 149 risorse complessive rispetto al 2013, con un fatturato consolidato di 212 milioni di euro, di cui oltre il 76% all’estero, in oltre 100 Paesi, con la Germania come primo mercato di esportazione. Nel corso degli ultimi cinque anni, il gruppo ha registrato una crescita media annua del fatturato superiore al 9%.
L’Ebitda 2014 è stato di 30,9 milioni di euro, pari al 14,6% del fatturato, registrando in media— nel periodo 2009-2014 un Ebitda percentuale pari al 14% del fatturato.
ISI è stata assistita dallo Studio Legale d’Urso Gatti e Bianchi, da Arietti & Partners e da KPMG S.p.A. Lu-Ve è stata assistita dallo Studio Legale e Tributario Associato Biscozzi Nobili, dal Dott. Michele Garulli e da Deloitte & Touche S.p.A. UBI Banca S.c.p.A. agisce quale Nomad e Specialist.
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