Un referendum per i rivedere i 30 all’ora. Dopo la richiesta giunta da alcuni cittadini, anche tramite una lettera a Varesenews, è quello che propone anche il Popolo delle libertà, per voce del capogruppo consigliare Lorenzo Azzi. «Ci stiamo già attivando nel valutare l’opportunità di raccogliere le firme da settembre per un referendum che potrebbe non essere abrogativo ma propositivo, con il quale cercheremo di riportare questa città alla normalità – spiega Azzi -. Il sospetto che le ordinanze sui 30 Km/h fossero nate anche per fare cassa ce le avevamo fin dall’inizio, e le nostre previsioni purtroppo si sono avverate in questi giorni con la notizia dello scatto delle multe a raffica agli automobilisti».

 

Il Pdl di Saronno cerca così di spiegare il perché di questa azione: «Queste ordinanze lasciano trasparire qualcosa di ancora molto più grave per l’essenza stessa della democrazia, e che cioè in modo del tutto unilaterale, senza alcuna evidenza scientifica (peraltro si osservino i dati dell’inquinamento in questi giorni), ma solo per questioni ideologiche, il Sindaco e la maggioranza di centrosinistra possano creare in questo modo seri problemi e grave imbarazzo per i cittadini».

E ancora: «Noi ci siamo sempre comportati come vera opposizione, e abbiamo sempre cercato, coerentemente con quanto affermato, di proporre soluzioni alternative. Nello specifico credevamo opportuno limitare il limite dei 30 Km/h ad alcune aree importanti, come quelle delle scuole, peraltro solo in alcune fasce orarie, per poi ripristinare alla sera il normale codice civile della strada. Questo era quello che avevamo indicato nel nostro programma elettorale ed è quello che abbiamo cercato inutilmente di condividere con una maggioranza arrogante che di dialogo non ne vuol sentir parlare. Adesso è arrivato il momento di dare voce a quelle migliaia di cittadini che ritengono quello dei 30 Km/h un provvedimento che così adottato è inutile, dannoso, controproducente e imposto senza alcun criterio logico».