Turismo enogastronomico: la Lombardia rilancia le sue Strade dei Sapori
Gli itinerari enogastronomici coprono 1.500 chilometri e 124 comuni: l’obiettivo è rendere la rete più riconoscibile e attrattiva anche in vista delle Olimpiadi del 2026
Sostenere il turismo enogastronomico e valorizzare l’identità agroalimentare della Lombardia. È questo l’obiettivo del nuovo regolamento sulle Strade dei Vini e dei Sapori, approvato all’unanimità dalla Commissione Agricoltura del Consiglio regionale.
Il documento, proposto dalla Giunta, punta a rafforzare e rendere più attrattivi i 13 itinerari enogastronomici che attraversano la regione.
Un percorso di valorizzazione condiviso
«Rafforziamo la rete degli itinerari enogastronomici lombardi, rendendoli strumenti strategici per lo sviluppo delle aree interne» ha spiegato il presidente della Commissione, Floriano Massardi (Lega).
Accanto al parere favorevole, la Commissione ha approvato anche un documento bipartisan di osservazioni, promosso da Alessandra Cappellari (Lega), Marco Carra (PD) e Paola Bulbarelli (Fratelli d’Italia), con alcune richieste alla Giunta: evitare sovrapposizioni tra nuove strade e quelle già attive; sostenere i costi di rebranding o concedere più tempo per adeguarsi; rivedere il nuovo logo, ritenuto poco rappresentativo di alcune realtà; tutelare le strutture più piccole nell’applicazione del regolamento.
Un volano per il territorio
«Con questo regolamento vogliamo rilanciare le Strade dei Vini e dei Sapori anche in vista delle Olimpiadi Milano Cortina 2026» ha dichiarato la consigliera Alessandra Cappellari, relatrice del parere – ma è fondamentale che il testo sia il più possibile aderente alla realtà dei territori e delle loro specificità».
Le Strade dei Vini e dei Sapori si snodano su circa 1.500 chilometri, attraversando 124 comuni e coinvolgendo centinaia di aziende:
- 190 cantine
- 150 produttori tipici
- 208 agriturismi
- 50 alberghi
I percorsi offrono un’esperienza autentica tra paesaggi rurali, degustazioni, storia e tradizioni locali.
Il regolamento, che ora attende il via libera definitivo della Giunta, disciplina anche i criteri per il riconoscimento delle Strade, la durata quinquennale del titolo, i requisiti minimi e le modalità di presentazione dei progetti.
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