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“Nessun altro rifiuto deve varcare i cancelli del Polo Baraggia”: “raffica” di mozioni dal Comitato No Discarica

Il comitato ha protocollato mozioni indirizzate ai consigli comunali di Cerro Maggiore, Rescaldina, Legnano, Castellanza, Uboldo, Origgio e San Vittore Olona per «chiedere un'azione decisa a tutela della salute pubblica e dell'ambiente»

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«La riapertura del Polo Baraggia ai conferimenti di rifiuti è un rischio che il nostro territorio non può e non deve correre». Il Comitato No Discarica rilancia la battaglia per il futuro del Polo Baraggia, l’area a cavallo tra Cerro Maggiore e Rescaldina al centro di tante battaglie contro l’allora discarica negli anno ’90, e lo fa con una “raffica” di mozioni protocollate nei giorni scorsi e indirizzate ai consigli comunali di Cerro Maggiore, Rescaldina, Legnano, Castellanza, Uboldo, Origgio e San Vittore Olona, con l’obiettivo di «chiedere un’azione decisa a tutela della salute pubblica e dell’ambiente».

«La questione è semplice e non negoziabile – spiega il comitato -: il nostro comitato si oppone fermamente e senza condizioni a che anche un solo rifiuto varchi ancora i cancelli del Polo Baraggia. Quest’area, dove in un raggio di 5 chilometri ci sono le due discariche più grandi d’Europa, ha già pagato un prezzo altissimo. Non accetteremo che interessi privati prevalgano sul benessere delle nostre comunità. Le nostre mozioni non sono un via libera a future trattative, ma un atto di responsabilità. Chiediamo ai sindaci e ai consiglieri di pretendere chiarezza e garanzie prima di qualsiasi decisione. Vogliamo risposte concrete e scientifiche sui rischi che corriamo».

Le mozioni del comitato chiedono alle amministrazioni «valutazioni indipendenti sull’impatto ambientale, idrogeologico, viabilistico e sulla salute dei cittadini, inclusa un’indagine epidemiologica sull’incidenza di tumori nel raggio di 5 chilometri dal sito», e un interpello al Ministero dell’Ambiente per «verificare la compatibilità del progetto e dei rifiuti proposti con le normative vigenti». Tra le richieste del Comitato No Discarica ci sono poi «l’istituzione di un tavolo di confronto con Città metropolitana di Milano e Provincia di Varese» e, per Cerro Maggiore e Rescaldina, la verifica degli obblighi passati» contenuti negli accordi di chiusura della vecchia discarica e pareri legali e della Corte dei Conti «sulla possibilità di escutere le fideiussioni a garanzia dei ripristini ambientali mai completati».

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 29 Settembre 2025
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