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Export italiano in calo: crollano le vendite verso gli Stati Uniti

Il dato più rilevante riguarda le vendite verso gli Stati Uniti, che segnano un crollo del 21,2% su base annua. Una riduzione che pesa in modo determinante sull’intero andamento dell’export italiano

nave cargo

Ad agosto 2025 l’export italiano verso i paesi extra Ue ha subito una battuta d’arresto significativa. Secondo i dati diffusi dall’Istat, le esportazioni hanno registrato una contrazione congiunturale dell’8,1% rispetto al mese precedente, mentre le importazioni sono calate del 7,1%.

Crolla l’export italiano verso gli stati Uniti

Il dato più rilevante riguarda le vendite verso gli Stati Uniti, che segnano un crollo del 21,2% su base annua. Una riduzione che pesa in modo determinante sull’intero andamento dell’export italiano e che rappresenta più della metà della flessione totale delle esportazioni extra Ue.
Il calo si inserisce in un contesto già segnato dalle tensioni commerciali: gli Stati Uniti, sotto la presidenza di Donald Trump, hanno infatti intensificato la politica di inasprimento dei dazi, alimentando un clima di incertezza che sta penalizzando diversi comparti del made in Italy.

Settori più colpiti

La riduzione è trainata soprattutto dalle minori vendite di beni strumentali (-8,4%), beni di consumo durevoli (-26,3%) e non durevoli (-13,2%). In controtendenza, crescono le esportazioni di energia (+23,7%) e beni intermedi (+1,9%).
Se da un lato il comparto energetico sostiene in parte i volumi, dall’altro la caduta dei beni di consumo e dei beni strumentali evidenzia difficoltà strutturali legate alla domanda internazionale e alle barriere tariffarie.

Andamento generale dell’interscambio

Nel complesso, il commercio estero extra Ue mostra segnali di debolezza. L’avanzo commerciale si attesta a 1.777 milioni di euro, in calo rispetto ai 2.794 milioni registrati nello stesso mese del 2024. Il deficit energetico si riduce (da -4.244 a -3.571 milioni), ma l’avanzo nei prodotti non energetici scende sensibilmente da 7.038 a 5.348 milioni.
Le importazioni, pur in flessione del 3,1% su base annua, mostrano dinamiche contrastanti: diminuiscono gli acquisti da Regno Unito (-36,6%), Cina (-7,1%) e India (-9,7%), mentre crescono in modo marcato quelli dagli Stati Uniti (+68,5%) e dai paesi ASEAN (+13,6%).

Un freno alla crescita

Il mese di agosto segna così una brusca inversione di tendenza dopo due mesi consecutivi di forte crescita. Al netto della cantieristica navale, che aveva spinto i dati di luglio, la contrazione appare meno accentuata (-5,8%), ma resta significativa.

Redazione Saronnonews
saronnonews@gmail.com
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Pubblicato il 29 Settembre 2025
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