Allarme sicurezza sui treni, Varese seconda solo a Milano per reati. Astuti (Pd): «La destra resta immobile»
Nel primo semestre del 2025 la Polfer ha registrato oltre 2.900 reati gravi nelle stazioni e sui treni lombardi, con Varese al secondo posto per numero di episodi

Nel primo semestre del 2025 in Lombardia sono stati registrati oltre 2.900 reati gravi su treni e nelle stazioni ferroviarie, con una media mensile di quattro violenze sessuali, più di 2.300 furti e 260 rapine. È la Polizia ferroviaria a diffondere questi dati, che collocano la provincia di Varese al secondo posto per numero di episodi, subito dopo Milano.
Astuti: «Situazione inaccettabile, servono interventi immediati»
A lanciare l’allarme è il consigliere regionale del Partito Democratico, Samuele Astuti, che punta il dito contro l’immobilismo della Giunta lombarda. «La provincia di Varese spicca tra le peggiori in Lombardia, subito dopo Milano – denuncia Astuti –. Nei primi sei mesi dell’anno si sono registrati 207 reati gravi, tra furti, aggressioni e rapine. Un dato che conferma la percezione quotidiana dei pendolari: viaggiare oggi significa esporsi a rischi concreti per la propria sicurezza».
Stazioni e treni locali “terra di nessuno”
Le piccole stazioni e i treni locali, secondo Astuti, sono diventati una vera e propria “terra di nessuno”, dove la presenza delle forze dell’ordine è sporadica e poco incisiva. «L’attenzione mediatica resta focalizzata su Milano – aggiunge – ma i pendolari varesini vivono ogni giorno situazioni di insicurezza. E mentre questo accade, la Regione non fa nulla di concreto».
Critiche alla Giunta e all’assessore La Russa
Nel mirino del consigliere dem finisce l’assessore regionale alla Sicurezza Romano La Russa, accusato di non aver dato seguito alle proposte del Pd. «Abbiamo chiesto più risorse per presidiare le stazioni, controlli in coordinamento con le polizie locali, potenziamento della videosorveglianza sui treni – spiega Astuti –. Invece ci siamo trovati di fronte solo a misure spot: una sperimentazione con dieci bodycam e protocolli con i Comuni che si traducono in un paio di interventi mensili della durata di due ore».
«Servono più controlli e più uomini»
«La destra – conclude Astuti – fa della sicurezza la sua bandiera ma nei fatti ha prodotto solo un fallimento. Così, la responsabilità di garantire sicurezza resta sulle spalle degli operatori di Trenord, mentre i delinquenti agiscono indisturbati. La provincia di Varese merita attenzione, non promesse disattese. Chiediamo alla Regione un cambio di passo immediato: più uomini, più controlli e più investimenti, perché i cittadini varesini non possono continuare a viaggiare nella paura».
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