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“Uno schiaffo al metodo democratico”: la Lega critica l’amministrazione Pagani sull’ex Isotta Fraschini

L'ex assessora della Lega Lucia Castelli attacca la Giunta Pagani per le modalità con cui sta cercando una conclusione al progetto: "Perché tanta fretta? La sensazione è quella di una pressione evidente affinché il piano venga adottato a tutti i costi"

Progetto da riscrivere per l'ex Isotta Fraschini di Saronno

«La convocazione della Commissione urbanistica a pochissime ore dal Consiglio comunale chiamato a decidere il destino dell’ex Isotta Fraschini è uno schiaffo al metodo democratico. Un passaggio frettoloso che trasforma un organo di approfondimento in una semplice formalità da spuntare prima del voto finale». Così l’ex assessora della Lega Lucia Castelli che già nei giorni scorsi aveva criticato l’Amministrazione Pagani su questo tema, attacca le modalità con cui la Giunta sta cercando di arrivare al risultato prima della fine dell’anno.

«Le aggiunte al piano urbanistico sono arrivate con una rapidità tale da rendere impossibile qualunque analisi seria – dice Castelli – Un progetto già di per sé pessimo e zoppo, che nasce senza una visione complessiva e, a quanto pare, senza il necessario coinvolgimento degli assessori competenti, viene così calato dall’alto come se fosse intoccabile. Non un confronto vero, non una discussione nel merito, non il tempo minimo per valutare impatti, alternative, conseguenze. Solo l’urgenza, come se la fretta fosse diventata una virtù amministrativa».

«È soprattutto una questione di rispetto – aggiunge – Rispetto per gli assessori coinvolti nella formulazione del piano urbanistico dell’area ex Isotta Fraschini, messi di fronte a decisioni già confezionate. Rispetto per i commissari, convocati all’ultimo minuto per ratificare scelte che altri hanno già preso. Rispetto per le istituzioni, che non possono essere trattate come ingranaggi passivi di una macchina decisionale opaca. E poi ci sono il sindaco Pagani e l’assessore all’urbanistica Gilardoni. Perché questa ostinazione nell’imporre un progetto debole, contestato e privo di un reale consenso politico? Siamo di fronte a una sollecitazione che costringe a scegliere senza discutere?».

«La trasparenza e la condivisione, tanto sbandierate in ogni occasione pubblica, restano slogan vuoti se poi, nei fatti, questa amministrazione agisce al contrario: accelera, chiude gli spazi di confronto, mette ai margini gli organi istituzionali e impone decisioni già scritte. La trasparenza non è una parola da esibire, è un metodo da praticare. E la condivisione non si proclama, si costruisce. A pagare il prezzo di questa distanza tra parole e realtà non è solo il Consiglio, non sono solo Assessori e Commissari, ma l’intera città. In gioco – conclude Lucia Castelli – c’è il futuro di un’area strategica come l’ex Isotta Fraschini. In gioco c’è la credibilità delle istituzioni e il senso stesso del governo della città».

La Lega critica il piano di riqualificazione dell’ex Isotta Fraschini: “Un progetto che tradisce l’interesse pubblico della città”

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Pubblicato il 22 Dicembre 2025
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