Colpo grosso a Saronno: Illva acquisisce Averna e Zedda Piras per 100 milioni di euro da Campari
Entro la metà del 2026 si concluderà il passaggio di proprietà che porta a Saronno due simboli della tradizione liquiristica italiana come l'amaro siciliano e il mirto sardo
Illva Saronno Holding mette a segno un colpo da 100 milioni di euro e si assicura due pezzi pregiati della tradizione italiana del beverage: l’amaro Averna e il mirto Zedda Piras. L’operazione, annunciata ufficialmente dopo l’accordo con Campari Group, segna un passaggio storico per la multinazionale con sede a Saronno, già proprietaria del celebre Disaronno, che amplia così il proprio portafoglio internazionale puntando su brand dalla forte identità territoriale e dal grande potenziale di crescita all’estero.
Illva Saronno Holding è un’azienda multinazionale italiana fondata nel 1947 (ma con radici familiari e sede a Saronno dal 1525) di proprietà della famiglia Reina.
I dettagli dell’acquisizione
L’accordo prevede un corrispettivo totale di 100 milioni di euro per il 100% della NewCo e del magazzino dei prodotti finiti. Il passaggio di proprietà, che dovrebbe concludersi ufficialmente entro la prima metà del 2026, avviene in assenza di cassa o debito finanziario. Per Illva Saronno si tratta di un investimento strategico che consolida una posizione già di rilievo nel mercato globale degli spirits, dove il gruppo è presente in oltre 160 Paesi con un fatturato che oggi sfiora i 400 milioni di euro.
Il rilancio di Averna e Zedda Piras
L’amaro Averna, nato nel 1868 e simbolo di Caltanissetta, è oggi un brand globale che realizza il 70% del suo fatturato fuori dall’Italia, con ottimi risultati in Germania, Austria e Stati Uniti. Zedda Piras, icona del mirto sardo, mantiene invece un legame indissolubile con il mercato domestico. L’obiettivo della holding saronnese è quello di sfruttare la propria rete distributiva per rafforzare ulteriormente questi marchi nel segmento premium, proseguendo una strategia di crescita che negli ultimi anni ha visto l’ingresso nel gruppo di realtà come Engine Gin e Sagamore Rye Whisky.
Le voci dei protagonisti
«Questa operazione rappresenta un passo decisivo nel rafforzamento del ruolo del gruppo come player globale degli spirit. Averna e Zedda Piras, grazie alla loro reputazione e al loro patrimonio storico, contribuiranno a consolidare la nostra presenza in mercati chiave come Stati Uniti, Germania e Italia» – Marco Ferrari, CEO di Illva Saronno Holding – ha commentato con soddisfazione l’intesa raggiunta.
Dal canto suo, Campari Group ha spiegato che la cessione rientra in una logica di semplificazione interna. «La cessione rientra nella strategia di razionalizzazione del portafoglio, con l’obiettivo di concentrare gli investimenti su iniziative ad alto impatto strategico» – Simon Hunt, CEO di Campari Group – ha precisato, sottolineando come l’azienda intenda ora concentrarsi maggiormente su altri brand della categoria amari, a partire dal Braulio.
Illva Saronno un colosso che continua a crescere
Con oltre 800 dipendenti nel mondo e società operative che spaziano dal Regno Unito all’India, passando per gli Stati Uniti, Illva Saronno conferma la sua vocazione internazionale senza però dimenticare le radici italiane. Oltre agli spirits, il gruppo controlla infatti anche marchi vinicoli storici come Florio, Corvo e Duca di Salaparuta, oltre alla divisione Disaronno Ingredients, specializzata in semilavorati per il mondo del gelato.
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