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“Bocciata” la mozione del centrodestra per attivare il controllo di vicinato a Rescaldina

La maggioranza ha ribadito la necessità che «la sicurezza nelle città sia assicurata dallo Stato», sottolineando alcuni pericoli potenzialmente legati al controllo di vicinato come i «personalismi» e i cittadini «sceriffi»

controllo di vicinato

“Bocciata” a Rescaldina la mozione presentata dal centrodestra per l’attivazione del controllo di vicinato in paese, tema che a più riprese negli anni ha già visto il consiglio comunale spaccarsi.

«È sotto gli occhi di tutti un incremento evidente di episodi di microcriminalità, soprattutto di furti nelle abitazioni – ha sottolineato il consigliere di opposizione Paolo Magistrali presentando la mozione -. Il nostro intento è quello di portare un contributo per trovare soluzioni, strumenti, azioni che possano aiutare le Forze dell’Ordine quantomeno ad aumentare, se non proprio la sicurezza dei cittadini, almeno la percezione di sicurezza. Il controllo di vicinato aiuta le Forze dell’Ordine e serve anche per responsabilizzare molto i cittadini. È un rapporto di collaborazione privato-istituzioni che dà risultati positivi e serve da deterrente».

Argomentazioni che però non hanno fatto breccia nella maggioranza, con il sindaco Gilles Ielo che ha ricordato le iniziative già promosse per la sicurezza dall’amministrazione e ha ribadito la necessità che «la sicurezza nelle città sia assicurata dallo Stato» e che vengano «date risorse alle Forze dell’Ordine», sottolineando alcuni pericoli potenzialmente legati al controllo di vicinato come i personalismi e i “cittadini sceriffi” e paventando il rischio che l’introduzione si riveli in realtà «uno specchietto per le allodole».

«Ci dispiace davvero tanto perché avrebbe potuto essere un elemento di condivisione per dare una prima risposta, seppur parziale, alla richiesta sempre più pressante di sicurezza da parte dei cittadini – hanno commentato a valle della seduta consiliare dal centrodestra -. Tra l’altro a Rescaldina si sono già creati dei “gruppi spontanei WhatsApp” di controllo del vicinato: gruppi ed energie positive di collaborazione che avremmo potuto e dovuto solo istituzionalizzare e regolamentare. Ancora un volta ed inspiegabilmente Vivere Rescaldina ci ha risposto “no” perché ritiene che a Rescaldina non esista un problema di sicurezza».

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Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 03 Dicembre 2025
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