Quantcast

La Neurologia dell’ospedale di Saronno tra i protagonisti di uno studio europeo pubblicato su “Neurology”

La dottoressa Valeria Caso, responsabile della Neurologia di Saronno, è tra gli autori dello studio europeo pubblicato sulla rivista scientifica Neurology e dedicato alla prevenzione dell’ictus

Saronno - Neurologia ospedale Saronno - Valeria Caso

L’Ospedale di Saronno entra nel panorama della ricerca neurologica internazionale grazie al contributo della dottoressa Valeria Caso (nella foto) responsabile della Struttura Complessa di Neurologia, tra gli autori di un importante studio europeo appena pubblicato sulla prestigiosa rivista scientifica Neurology. La ricerca, condotta in 75 ospedali di sei Paesi europei, si è focalizzata sull’individuazione di marcatori cerebrali capaci di predire il rischio di un nuovo ictus in pazienti che hanno già subito un’emorragia cerebrale.

Lo studio e i suoi risultati

Il progetto ha coinvolto 319 pazienti affetti da fibrillazione atriale, una delle principali cause di ictus, con l’obiettivo di comprendere quali segni visibili tramite risonanza magnetica siano indicativi di un maggiore rischio di recidiva.

I risultati dello studio hanno dimostrato che la presenza di siderosi corticale superficiale (depositi di sangue sulla superficie del cervello) e di precedenti macro-emorragie è associata a un rischio più alto di un nuovo sanguinamento cerebrale. Al contrario, i pazienti con emorragie profonde, non lobari, presentano una maggiore probabilità di sviluppare un ictus ischemico, cioè causato da un coagulo.

Verso una medicina sempre più personalizzata

Secondo i ricercatori, questi dati rappresentano un avanzamento importante verso una medicina personalizzata: grazie alla risonanza magnetica è possibile individuare i pazienti più fragili e prendere decisioni più accurate sull’uso delle terapie anticoagulanti. «Le immagini cerebrali ci aiutano a riconoscere chi è più vulnerabile e ad adattare i trattamenti in modo più sicuro», spiega il professor Christian Enzinger dell’Università di Graz, coordinatore dello studio.

Il contributo della Neurologia di Saronno

La dottoressa Valeria Caso, tra le massime esperte italiane nello studio dell’ictus, ha sottolineato il valore clinico della ricerca: «Si tratta di un passo avanti significativo verso una valutazione più precisa e individualizzata del rischio, che può migliorare le decisioni terapeutiche e la qualità di vita dei pazienti».

Lo studio, pur condotto su un numero limitato di pazienti, segna una tappa decisiva verso un approccio integrato tra dati clinici e diagnostica per immagini, in grado di prevenire in modo più efficace gli ictus nei soggetti a rischio.

di
Pubblicato il 14 Novembre 2025
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore