Non è un disboscamento: ecco perché al Parco degli Aironi di Gerenzano si tagliano le piante
Partono nei prossimi giorni gli interventi di riqualificazione ambientale nel Parco degli Aironi: saranno eliminate piante morte e invasive e sostituite con 3.000 nuove piantine
                                        
           
            
          I frequentatori abituali del Parco degli Aironi di Gerenzano nei prossimi giorni noteranno l’abbattimento di alcune piante. Niente paura: si tratta di lavori di miglioramento forestale, autorizzati e pianificati, che hanno l’obiettivo di valorizzare l’ambiente naturale del parco.
I lavori inizieranno con un intervento di taglio selettivo delle piante morte, ammalate o non autoctone, in particolare robinie, ailanti e ciliegi tardivi. Si tratta di specie che nel tempo si sono diffuse in modo invasivo o che non sono più in grado di contribuire al benessere del bosco.
Parallelamente, saranno messe a dimora circa 3.000 nuove piantine di specie autoctone, che saranno seguite e curate per i prossimi cinque anni, così da garantirne l’attecchimento e la crescita.
l progetto prevede anche azioni specifiche per la biodiversità: verranno lasciate alcune cataste di legno morto – utili per insetti e piccoli animali – e saranno creati nuclei di flora nemorale, ovvero di quell’insieme di piante, prevalentemente erbacee, che crescono nei boschi e fioriscono in primavera, approfittando della luce solare che filtra attraverso i rami ancora spogli degli alberi. In particolare, si punta alla diffusione di specie come mughetto, anemone dei boschi e pervinca.
Un’attenzione particolare è stata riservata agli alberi che ospitano cavità utilizzate da diverse specie animali. I volontari del Parco dei Mughetti hanno già provveduto a segnalarle, così da preservarle durante il taglio. Le cavità nei tronchi sono infatti fondamentali per rifugiarsi e nidificare per picchi e altri uccelli, chirotteri, ghiri e scoiattoli.
I lavori sono realizzati da Georisorse s.r.l. come intervento di compensazione per la trasformazione di un’area boscata, ai sensi della legge regionale 31/2008. Il progetto è stato validato dall’Ufficio Foreste di Regione Lombardia e non comporterà limitazioni per i visitatori: il primo lotto di interventi interesserà una zona non accessibile al pubblico.
Foto di repertorio di Артем Карасев da Pixabay
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