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I dipendenti della Provincia in stato di agitazione: presidio fuori da Villa Recalcati

I dipendenti denunciano la paralisi delle relazioni sindacali, il blocco della contrattazione 2024 e l’assenza di prospettive su temi cruciali per l’anno 2025 come le progressioni verticali, il welfare aziendale e gli incentivi tecnici

La Provincia di Varese è al centro di una tensione sindacale. Dopo l’assemblea dei lavoratori e il presidio davanti ai cancelli di Villa Recalcati, il personale dell’ente ha ufficialmente proclamato lo stato di agitazione. A preoccupare i dipendenti – circa 350 – sono la paralisi delle relazioni sindacali, il blocco della contrattazione 2024 e l’assenza di prospettive su temi cruciali per l’anno 2025 come le progressioni verticali, il welfare aziendale e gli incentivi tecnici.

Secondo quanto denunciato dalla RSU, la dirigenza provinciale avrebbe agito in modo unilaterale, assegnando incarichi e risorse economiche in violazione del Contratto Collettivo Nazionale degli Enti Locali. A ciò si sommano criticità gestionali nei settori Risorse, Tecnico, Lavoro e Ambiente, aggravate da carenza di organico e aumento dei carichi di lavoro.

La RSU chiede un “cambio di passo” immediato e ha avviato un percorso di mobilitazione che coinvolgerà tutto il personale, a partire dall’assemblea del 22 ottobre.

La questione del trasferimento all’Agenzia Formativa

Al centro della mobilitazione anche il caso del trasferimento di parte del personale provinciale all’Agenzia Formativa. L’operazione, sancita dalla deliberazione presidenziale n. 105 del 2 luglio 2025 e recepita dal Consiglio di Amministrazione dell’Agenzia (delibera n. 28 del 28 agosto), è oggetto di una diffida formale da parte di AL Cobas.

Il sindacato solleva dubbi sulla legittimità e sostenibilità finanziaria dell’intera operazione, ritenendola in contrasto con la normativa nazionale (art. 3, comma 30, L. 244/2007), che impone il trasferimento non solo del personale, ma anche delle risorse economiche e strumentali. Inoltre, viene sottolineata l’instabilità economica dell’Agenzia, legata a finanziamenti regionali variabili e a contributi provinciali essenziali per garantire l’equilibrio del bilancio, come quello per il servizio disabilità.

Preoccupazioni occupazionali e richieste di garanzie

AL Cobas evidenzia i rischi per la tenuta occupazionale del personale coinvolto in caso di crisi dell’Agenzia, vista l’assenza delle condizioni richieste dal D.Lgs. 175/2016 per un eventuale riassorbimento in Provincia. In più, il sindacato richiama un contesto di conflittualità interna già acutizzatosi nei mesi scorsi con uno sciopero dei lavoratori dell’Agenzia, causato da situazioni di disagio organizzativo e “stress lavoro correlato”, confermate anche dalla Prefettura durante un tentativo di conciliazione.

Durante l’assemblea del 24 luglio, i lavoratori interessati hanno espresso in larga maggioranza la volontà di mantenere lo status di dipendenti pubblici, proponendo l’istituzione di un “ruolo transitorio ad esaurimento” come garanzia occupazionale, in linea con quanto indicato in passato anche dalla Regione Lombardia.

Infine, viene ribadita l’importanza del principio di volontarietà nel trasferimento, come indicato dal diritto europeo e recepito recentemente dal Tribunale di Ravenna.

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Pubblicato il 22 Ottobre 2025
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