All’Istituto Prealpi di Saronno un minuto di silenzio per i tre Carabinieri morti nel Veronese
Nel giorno dei funerali di Stato dei tre militari morti nell’esplosione in provincia di Verona, la comunità scolastica si è fermata per ricordare e riflettere sui valori della legalità e del rispetto

Un minuto di silenzio carico di significato e commozione ha unito studenti, docenti e personale dell’Istituto Prealpi nella mattina di venerdì 17 ottobre, nella giornata dei funerali di Stato dei tre Carabinieri caduti nell’adempimento del dovere a Castel D’Azzano, nel Veronese.
Un gesto semplice ma profondo, con cui la scuola ha voluto rendere omaggio a Marco Piffari, Davide Bernardello e Valerio Daprà, i militari rimasti vittime dell’esplosione durante un intervento di sgombero in un casolare occupato abusivamente da tre fratelli
La scuola si ferma, la comunità riflette
L’iniziativa è stata promossa per trasmettere ai ragazzi il valore della memoria e il rispetto verso chi quotidianamente si impegna per la sicurezza e la legalità nel nostro Paese, come ha spiegato il dirigente scolastico Franco Marano: «Oggi, come comunità scolastica, ci siamo uniti nel silenzio per onorare la memoria dei tre Carabinieri caduti. L’abbiamo fatto con grande rispetto e con gratitudine per chi ogni giorno serve lo Stato con coraggio e dedizione».
Nel suo intervento, il preside ha voluto anche ribadire il ruolo formativo della scuola nel promuovere una cittadinanza consapevole: «La scuola ha il compito di trasmettere ai giovani valori fondamentali, tra i quali il rispetto per la vita, per le istituzioni e per la legalità. Educare significa anche coltivare memoria e responsabilità civile. Il silenzio di oggi non è assenza di parola, ma presenza di valori.»
Il valore del sacrificio e della memoria
Anche la professoressa Macchi è intervenuta durante il momento di raccoglimento, sottolineando come la cerimonia abbia rappresentato un’opportunità di crescita per gli studenti: «Con questo minuto di silenzio vogliamo ricordare il sacrificio dei Carabinieri che hanno perso la vita nell’adempimento del dovere e trasmettere ai ragazzi il valore della memoria e del rispetto per chi serve il nostro Paese.»
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