Amianto, Lombardia verso la bonifica totale entro il 2027: ma serve ancora attenzione
La Commissione Ambiente fa il punto sulla rimozione del cemento-amianto. Cantoni: “La salute pubblica è priorità. Ora trasformiamo la prevenzione in cultura diffusa”

Oltre 795 milioni di chilogrammi di amianto rimossi in Lombardia tra il 2020 e il 2023. Secondo Arpa, la rimozione completa delle superfici in cemento-amianto presenti sul territorio potrebbe arrivare entro il 2027. Lo evidenzia la Relazione Amianto presentata in Commissione Ambiente di Regione Lombardia, che fotografa l’attuazione della legge regionale 17/2003 e del Piano Regionale Amianto Lombardia (PRAL).
“La tutela della salute collettiva è la prerogativa numero uno per Regione Lombardia”, ha dichiarato Alessandro Cantoni, presidente della Commissione. “I dati ci restituiscono un’immagine chiara e incoraggiante, ma anche la consapevolezza che il lavoro da fare è ancora tanto”.
I numeri della bonifica
Nel solo 2023 sono stati rimossi 230 milioni di kg di materiale, un incremento dell’86% rispetto al 2019. Oltre 217mila i siti censiti, con 45.358 interventi di bonifica eseguiti nel quadriennio, la maggior parte tramite rimozione completa (solo il 18% riguarda incapsulamento o sovracopertura). Il 96% dei Comuni lombardi ha completato la mappatura delle tubazioni idriche in cemento-amianto.
A evidenziare i dati è stato anche il consigliere regionale Giorgio Bontempi (FdI): “Ogni cantiere bonificato è un passo avanti nella tutela della salute. Ma non dobbiamo fermarci: ogni anno registriamo ancora 1.600 nuovi casi di malattie correlate, di cui la metà con esito mortale. È una sfida che non è solo tecnica, ma anche culturale”.
Controlli, sanzioni e prevenzione
Oltre 12mila cantieri sono stati ispezionati tra 2020 e 2023, con 122 provvedimenti sanzionatori per irregolarità. Importante anche l’impegno sulla sorveglianza sanitaria: nel 2023 sono stati 4.105 i pazienti monitorati, con 270 prestazioni mediche erogate.
Sul fronte sanitario, sono 9.262 i casi confermati di mesotelioma pleurico, con una riduzione del 32% rispetto al quadriennio precedente.
Investimenti
Gli incentivi regionali nel periodo 2020–2023 hanno superato i 50 milioni di euro. Fondi destinati a supportare sia enti pubblici che privati nella rimozione dell’amianto e nella messa in sicurezza dei luoghi.
Cantoni conclude: “La vera sfida ora è far sì che la prevenzione non resti solo un obbligo formale, ma diventi un valore quotidiano e condiviso”.
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