Il PLIS Valle del Lanza, il parco che difende la natura e racconta il passato
L’area protegge un corridoio fondamentale per la tutela dell’ecosistema e della fauna, ma è anche una risorsa importante per le persone del territorio, che lo fruiscono quotidianamente
Un polmone verde tra le province di Varese e Como e al confine della Svizzera fondamentale per la tutela dell’ecosistema, ma anche una finestra sul passato di un’area ricca di storia e che i suoi abitanti hanno pian piano imparato a conoscere e a vivere. Si tratta del Parco Locale di Interesse Sovracomunale (PLIS) Valle del Lanza, l’area protetta nata nel 2002 che si estende per oltre 1.000 ettari dal territorio di Malnate fino a Bizzarone.
Il cuore del parco è il torrente Lanza, che scorre dalla sua origine sul Monte San Giorgio fino a confluire nell’Olona. Attorno al corso d’acqua si sviluppano boschi di latifoglie e zone umide, ma si possono trovare anche campi agricoli e tracce di antiche attività produttive, come mulini e filatoi.
Come il PLIS Valle del Lanza difende la natura
Il PLIS Valle del Lanza svolge una funzione vitale come corridoio ecologico tra i grandi parchi regionali della zona – Campo dei Fiori, Pineta di Appiano Gentile e Tradate, Spina Verde – contribuendo a mantenere la continuità ambientale in un territorio fortemente urbanizzato.
Le Guardie Ecologiche Volontarie monitorano flora e fauna, prestando particolare attenzione ad alcune specie a rischio. Un esempio è il progetto di salvataggio degli anfibi a Rodero, attivo dal 2016: ogni primavera i volontari posizionano reti per impedire ai rospi di attraversare la strada. Gli anfibi sono poi raccolti e censiti, per essere infine trasferiti nelle zone umide realizzate con il sostegno di Fondazione Cariplo. «Gli anfibi – spiega Marco Pizzato delle GEV – sono tra le specie più vulnerabili, colpite dai cambiamenti climatici e dalla perdita di habitat. Il nostro impegno è garantire loro un futuro».
I principali luoghi di interesse del PLIS Valle del Lanza
La Valle del Lanza ospita tanti luoghi interessanti sia dal punto naturalistico che storico. Tra questi spicca la torre romana sul colle di San Maffeo a Rodero, testimonianza di un sistema difensivo che nel tempo passò dai Celti ai Romani, dai Goti ai Longobardi, fino al Medioevo.
Nel parco si possono visitare anche i resti di trincee e fortificazioni della Frontiera Nord (impropriamente detta “Linea Cadorna”) risalenti alla Prima guerra mondiale, e i mulini storici come quello del Trotto a Cagno o il borgo dei mulini di Gurone, oggi oggetto di recupero da parte di associazioni locali.
A Valmorea è rilevante la presenza di sorgenti e dell’incubatoio ittico, mentre lungo la valle si incontra il “Sass de la Prea”, un imponente masso testimone della storia geologica della zona.
Le Cave di Molera di Malnate e Cagno
Elemento unico del PLIS sono le Cave di Molera: un complesso di cave scavate all’interno di una zona rocciosa formatasi milioni di anni fa, quando l’area era sommersa dal mare. Qui, fino al XIX secolo, veniva estratta la pietra molera, utilizzata per mole abrasive e per decorazioni architettoniche. Nel sito archeologico di Castiglione Olona, si possono osservare alcune opere realizzate con questa roccia..
Le cave, oggi Monumento Naturale (dal 2015), si trovano ai piedi del versante orientale della valle, immerse tra boschi e aree coltivate. Non sono visitabili per motivi di sicurezza. Le cavità, caratterizzate da grandi camere e fori di aerazione, sono comunque dei custodi di un ecosistema unico.
Alla scoperta del PLIS Valle del Lanza
Molti cittadini dei Comuni che abbracciano il PLIS Valle del Lanza hanno riscoperto la bellezza di questi luoghi durante la pandemia. Dopo settimane costretti a rimanere in casa, le persone hanno cominciato a frequentare con regolarità i sentieri del PLIS, alla ricerca di alcuni attimi di serenità immersi nella natura.
Oggi è possibile esplorare il parco grazie a una rete di percorsi escursionistici e ciclopedonali. Tra questi, c’è in particolare la “Ti-Ciclo-Via”, che collega Malnate al Canton Ticino; mentre il progetto “Move On” in fase di completamento unirà la Valle del Lanza alla ciclabile lungo l’ex ferrovia della Valle Olona.
Il valore del PLIS Valle del Lanza secondo chi lo vive tutti i giorni
«Il PLIS Valle del Lanza – afferma Marco Pizzato delle Guardie Ecologiche Volontarie – è un elemento di connessione. Protegge i boschi e i prati che non sono stati toccati dall’edilizia, unendo le aree naturali rimaste tra i Comuni. La sua peculiarità sta nelle Cave di Molera, che raccontano una storia geologica di milioni di anni e una storia umana fatta di lavoro e architettura. Visitare il parco significa immergersi in questa doppia dimensione: natura e memoria, a due passi da casa».
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