Giovanni Arena, il viaggiatore da 700 mila follower: «Ogni Paese mi ha dato emozioni diverse».
Il creator e grande viaggiatore, giovedì 2 ottobre a Materia racconta il suo viaggio in treno da Singapore a Milano lungo 17mila chilometri attraverso 13 Stati

Un treno, un biglietto e 42 giorni per attraversare mezzo mondo. Giovanni Arena, classe 1995 e oltre 669mila follower su Instagram, arriva a Materia giovedì 2 ottobre per raccontare il suo viaggio in treno lungo 17mila chilometri attraverso 13 Stati, dalla mitica Transiberiana fino alle colline mongole, passando per il cuore della Cina e l’Hermitage di San Pietroburgo.
Arena sarà ospite alle 21 nella sede di Materia per un incontro aperto al pubblico. Al centro, il racconto di un’avventura che è molto più di una lunga traversata ferroviaria: è un cammino interiore, un modo per rallentare e riconnettersi con sé stessi. Ma non solo. Arena sarà intervistato da Maria Carla Cebrelli esperta di turismo e responsabile del progetto e giornale Verbanonews.
Dall’università ai social: la storia di Giovanni
Giovanni Arena ha iniziato a viaggiare ai tempi dell’università, con i primi voli low cost da 9 euro. «Erano viaggi mordi e fuggi – racconta sul suo sito – che facevo anche se gli esami andavano male». Poi è arrivata la rottura di una lunga relazione e un nuovo modo di intendere il viaggio: «O mi piangevo addosso, o trasformavo quel dolore in qualcosa di bello. Ho fatto entrambe le cose».
Il video che ha cambiato la sua vita è quello di un viaggio in treno da Milano al Circolo Polare Artico. È in quel momento che nasce la sua community e le prime collaborazioni. Ma col tempo cambia anche la sua anima da viaggiatore: «Oggi cerco viaggi che fanno bene al cuore».
Viaggi introspettivi e l’idea di PUOY
Con il compagno VOCE (così lo chiama affettuosamente sui social), Giovanni ha visitato oltre 50 Paesi. Dall’esperienza con la community è nata anche l’idea di PUOY, un progetto di viaggi di gruppo con un’anima: «Non è solo un travel brand, ma un viaggio per chi sente il bisogno di partire per ritrovarsi». L’obiettivo è semplice e profondo al tempo stesso: viaggiare per rimettersi in connessione con sé stessi. Senza limiti di età o aspettative da soddisfare, ma con la voglia di respirare qualcosa di nuovo.
Lentezza e stupore: cosa insegna un viaggio in treno di 17mila km
Tra le tante immagini che si porta dietro, Giovanni Arena ricorda con emozione l’Hermitage di San Pietroburgo, le colline mongole e la stravaganza della Cina: «Ogni Paese mi ha dato emozioni diverse». Ma il vero insegnamento di quel viaggio è uno solo: «Che è importante rallentare per comprendere il vero valore di un viaggio. In un mondo che scrolla continuamente col pollice, serve tornare a guardare i posti con lentezza». Il viaggio dei sogni che ancora manca? L’Isola di Pasqua.
Riserva il tuo posto, ti aspettiamo.
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