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Ilaria Pagani presenta in consiglio il programma per la città: «Vogliamo una Saronno più giusta, viva e umana»

Durante il Consiglio comunale di lunedì 8 settembre la sindaca ha illustrato il piano d’azione per i prossimi anni con una visione centrata su sicurezza, inclusione e sostenibilità. Critiche le opposizioni

Saronno - Ilaria Pagani

Una città “inclusiva, sostenibile, sicura e partecipata”, che guarda al futuro senza dimenticare le sue radici. Sono queste le parole chiave con cui la sindaca di Saronno, Ilaria Pagani, ha aperto ieri sera – lunedì 8 settembre – la presentazione ufficiale al Consiglio comunale delle linee programmatiche del suo mandato.

Un discorso che ha toccato tutte le principali sfide per il futuro della città, dalla sicurezza alla sanità, dall’ambiente alla mobilità, passando per welfare, scuola, cultura e lavoro.

Sicurezza: più presenza sul territorio e prevenzione sociale

«La sicurezza è un diritto fondamentale – ha sottolineato Pagani – ma non si costruisce solo con più controlli: servono spazi pubblici vivi e accoglienti». In quest’ottica, l’amministrazione punta a riqualificare le stazioni, rafforzare la presenza della Polizia locale, investire in tecnologie per il controllo del territorio e sviluppare progetti di “sicurezza partecipata” in collaborazione con cittadini e associazioni, seguendo il modello dei City Angels.

Accanto alla prevenzione sul piano della sorveglianza, ci sarà attenzione anche al disagio giovanile, alle dipendenze e alla violenza di genere, attraverso attività educative, culturali e sportive.

Sanità e welfare: difendere l’ospedale e prendersi cura delle fragilità

Uno dei temi centrali dell’intervento è stato quello della salute pubblica. La sindaca ha ribadito l’impegno dell’amministrazione a difendere l’ospedale di Saronno come presidio sanitario di primo livello, al servizio di un bacino di 200mila persone: «Ci impegneremo a potenziarlo, in dialogo con Regione Lombardia».

Parallelamente, si lavorerà a promuovere stili di vita sani e a rafforzare i servizi sociali, con nuove misure per famiglie, minori, giovani, anziani e persone con disabilità: centro diurno integrato, cohousing, garanzia per l’infanzia, progetti di vita indipendente e inclusione lavorativa.

Cultura, scuola e sport: identità, partecipazione e inclusione

La cultura viene descritta come «cuore pulsante di una comunità viva». Tra le azioni previste ci sono un piano culturale unitario, la valorizzazione del patrimonio cittadino – come Palazzo Visconti, il museo dell’industria e quello della ceramica – e nuove strategie di marketing territoriale.

La scuola sarà al centro della programmazione, con investimenti sull’edilizia, più asili nido e un rafforzamento delle strutture per l’infanzia come lo Zerbi. Lo sport verrà potenziato come strumento di benessere e inclusione, con nuovi spazi accessibili, sostegno alle associazioni e rilancio della consulta sportiva.

Ambiente, mobilità e rigenerazione urbana: una città più verde e vivibile

La sindaca ha ribadito l’obiettivo del “consumo di suolo zero” e ha annunciato la volontà di proseguire con il piano di rigenerazione dell’area ex-Isotta Fraschini, più verde urbano, riforestazione e manutenzione diffusa. Sarà valorizzata l’economia circolare, per una città più pulita e decorosa.

Sul fronte della mobilità si punta a un trasporto pubblico più efficiente, con corse frequenti e integrazione con Milano, una rete di piste ciclabili e marciapiedi sicuri, scuole e parchi più accessibili, e interventi per ridurre il traffico di attraversamento.

Lavoro e commercio: dignità, formazione e rigenerazione

«Il lavoro è dignità e futuro» – ha detto Pagani – annunciando tavoli permanenti con imprese, enti di formazione e centri per l’impiego. Particolare attenzione sarà dedicata ai giovani e alle donne, con incentivi all’imprenditorialità e valorizzazione delle botteghe storiche. Previsto anche il recupero di spazi inutilizzati per nuove attività e iniziative di socialità.

«Un programma concreto per una città che si prende cura»

In chiusura del suo intervento, la sindaca ha voluto rimarcare la visione alla base delle sue linee guida: «Quello che vi ho presentato non è un libro dei sogni, ma un programma concreto. La città che vogliamo è una città che si prende cura delle persone, che rigenera i suoi spazi e che investe su cultura, giovani e ambiente».

Le opposizioni insoddisfatte

Il dibattito seguito alla presentazione delle linee programmatiche ha visto tutti i gruppi di opposizione critici, con diverse sfumature.

Il consigliere di Lorenzo Azzi di Forza Italia, ha definito il programma presentato «Un documento modesto, senza coraggio né visione territoriale. Vuoto, privo di idee e intriso di frasi scollegate dalla realtà». Secondo Azzi, il principale errore è la mancanza di una visione comprensoriale per il Saronnese, un territorio omogeneo ma diviso in quattro province, che dovrebbe essere riconosciuto come area omogenea nell’ambito della legge regionale in discussione. Azzi ha poi attaccato duramente anche la parte del documento dedicata alla sicurezza, ritenuta inefficace e basata su un’idea di “vitalità urbana” che non tiene conto del reale timore dei cittadini: «La sicurezza non si fa con DJ e salamelle h24. La gente non esce se ha paura. E voi ignorate completamente il tema degli immigrati irregolari, che rappresentano, dati alla mano, una parte consistente degli autori di reati di microcriminalità. Serve una politica comprensoriale, non slogan motivazionali».

L’ex sindaco Augusto Airoldi Airoldi ha riconosciuto alcuni aspetti positivi nelle linee programmatiche dell’amministrazione Pagani, come l’attenzione al welfare, all’inclusione e al ruolo della cultura, oltre al richiamo al consumo di suolo zero e all’importanza dell’ospedale. Tuttavia, ha evidenziato quattro carenze strutturali: mancano priorità chiare, non ci sono tempi e obiettivi misurabili, non si indicano le risorse economiche disponibili e il capitolo sulla sicurezza è privo di un vero piano organico. Airoldi ha poi elencato una serie di strumenti e progetti già avviati dalla precedente amministrazione che non sono stati ripresi o citati, dal rilancio di Saronno Servizi agli impianti sportivi, passando per lo studio sul commercio e le politiche fiscali a sostegno delle fasce deboli.

Il consigliere indipendente Luca Amadio ha parlato di «Documento vago, che sembra il tema di una città ideale» e ha criticato duramente le linee programmatiche dell’amministrazione Pagani, definendole «generiche» e «irrealistiche», più simili a un esercizio scolastico che a un piano di governo. Ha poi sottolineato come metà della giunta che ha deliberato il documento facesse parte della precedente amministrazione, sfiduciata pochi mesi fa, accusandola di incoerenza e immobilismo. Secondo Amadio, molti dei temi oggi valorizzati – come sicurezza, sanità, scuola, commercio – erano stati trascurati negli ultimi cinque anni.

Novella Ciceroni (Obiettivo Saronno) ha criticato le linee programmatiche definendole un elenco di buone intenzioni prive di strumenti concreti e finanziari. Ha proposto la creazione di una Commissione comunale mista sulle politiche sociali e ha evidenziato l’urgenza del tema sicurezza, denunciando degrado diffuso e richiedendo presidi fissi delle forze dell’ordine. Ha poi puntato il dito contro il trattamento marginale dell’ex Isotta Fraschini, chiedendo l’attuazione del protocollo con FNM e la riqualificazione dell’area. Ciceroni ha infine contestato le misure sul commercio, giudicandole deboli, e ha chiesto maggiore discontinuità con il passato. «Obiettivo Saronno – ha detto – sarà a fianco della maggioranza solo se si darà seguito a progetti concreti».

Infine il consigliere Gianpietro Guaglianone di Fratelli d’Italia ha criticato le linee programmatiche per l’ordine delle priorità, giudicando tardiva la centralità data alla sicurezza. Ha contestato l’assenza di un piano concreto sugli impianti sportivi e definito «vuote» le affermazioni sullo sport come strumento sociale. Ha chiesto un cambio di passo sul tema ambientale, ricordando le scelte urbanistiche della precedente amministrazione su cui – secondo lui – anche l’attuale sindaca non si è mai dissociata. In tema di sanità, ha rivendicato l’impegno di Regione Lombardia e accusato la precedente giunta di aver bloccato la seconda casa di comunità.

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Pubblicato il 09 Settembre 2025
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