La festa della Madonna dell’Albero continua a riunire e ad emozionare
Fra devozione e voglia di riunirsi, la comunità di Prospiano e Gorla Minore si è ritrovata alla festa della Madonna dell'Albero, un successo anche in questa edizione del 2025

Domenica, ora di pranzo. Fra le persone in attesa di mangiare inizia qualche chiacchiera.
«Io le ricordo bene le feste di un tempo: noi bambini salivamo sul carro trainato dai buoi e, dopo la benedizione, ci muovevamo da qui fino alla chiesetta a Prospiano, quella dell’oratorio, verso il fondovalle»: la signora Maria Stella, 77 anni, è in fila per ordinare il suo pranzo.
La santa messa di domenica 7 settembre presieduta da monsignor Vincenzo Di Mauro è appena terminata e tanta gente si è fermata nel prato intorno al santuario, collocato nella periferia di Gorla Minore, proprio sulla strada della zona industriale che conduce verso Rescaldina.
La festa della Madonna dell’Albero è nel vivo e c’è tanto ancora da vivere. Accanto a Maria Stella, la signora Luciana spinge avanti i ricordi, a quando – in anni più recenti – «la statua della Vergine veniva trasportata con l’elicottero e noi si accorreva tutti ad accoglierla».
Istantanee del passato di una celebrazione che ha attraversato il tempo, mutando in qualche aspetto organizzativo, ma lasciando immutata la devozione verso uno dei luoghi più amati del paese, non solo della frazione prospianese, ma dell’intera Gorla Minore.

Da sabato 6 a oggi, lunedì 8 settembre, il santuario sta accogliendo momenti di preghiera e altri di festa, per una ricorrenza che tanta emozione continua a suscitare. Non vengono più benedetti buoi e cavalli, ma le automobili che, nella sera del lunedì, da decenni accompagnano la statua della Madonna dal santuario alla chiesa prospianese, dove si fermerà una settimana. (Appuntamento lunedì 8 settembre alle 20.30, ndr).
La macchina organizzativa, da sempre, cerca di arricchire le celebrazioni, offrendo occasioni per incontrarsi e stare insieme, proponendo musica, fuochi d’artificio, intrattenimento per i bambini e un sempre apprezzato punto ristoro.
I volontari – instancabili e sorridenti – si sono messi a disposizione, orgogliosi di poter contribuire al successo del weekend.

Anche la tradizionale pesca di beneficenza si è rinnovata, con la possibilità di “pescare” premi dedicati agli adulti, ai bambini e anche agli amici a quattro zampe. Un modo nuovo per invitare prospianesi e gorlesi a contribuire all’iniziativa, i cui proventi confluiscono sempre verso la cura della parrocchia.


A rendere speciale questa edizione della festa, due momenti che hanno emozionato e rinsaldato il legame fra le persone.
Il primo, a margine della celebrazione eucaristica, con la consegna di due targhe a due cittadini che si sono distinti per l’impegno e l’abnegazione verso la comunità: alla memoria di Gilindo Santo Fratin, con la consegna della targa alla nipote, e alla memoria di Sara Bosetti, volontaria della Protezione civile, scomparsa lo scorso aprile. E’ stato il marito, Stefano Canale, insieme a tutti i colleghi della Protezione Civile, a ritirare l’omaggio. Istanti ricchi di emozione che hanno mostrato come chi tanto si è speso per la propria comunità non viene dimenticato.

Il secondo momento ufficiale è stato lo svelamento della targa del FAI, apposta sulla cancellata del santuario, grazie alla partecipazione al concorso “Luoghi del cuore”: 4993 persone hanno firmato per la salvaguardia dell’amata chiesetta. Un coinvolgimento popolare che ha mosso tutti, commercianti e singoli cittadini, che nell’anno appena passato si sono spesi per la raccolta firme.

La riprova di come la Madonna dell’Albero, il suo santuario immerso nel verde del Parco del Rugareto e questa festa tanto rappresentino per tutti.
E così, di anno in anno, la celebrazione si rinnova, con nuova linfa, ma il solito, incrollabile, affetto.
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