Quattro ore di Consiglio comunale, a Saronno maggioranza e opposizione scaldano i motori
Ieri sera una lunga e animata seduta che è sembrata quasi un banco di prova dei rapporti tra maggioranza e opposizione che da settembre entreranno nel vivo di molte delle questioni sul tappeto in città

E’ stata una seduta lunga e intensa quella del primo Consiglio comunale operativo (dopo la seduta di insediamento del 30 giugno scorso) della nuova amministrazione guidata da Ilaria Pagani. Per quattro ore ieri sera è andata in scena quella che è sembrata quasi una prova generale dei rapporti tra maggioranza e opposizione che da settembre entreranno nel vivo di molte delle questioni sul tappeto a Saronno.
Si parte con l’Inno di Mameli e il bilancio
Una novità, proposta dal consigliere indipendente Luca Amadio, ha aperto la seduta: prima di iniziare tutti in piedi per ascoltare l’Inno di Mameli. Il consigliere ha ringraziato la sindaca per aver accolto la proposta che entrerà nella routine del consiglio comunale saronnese.
Il Consiglio è entrato nel vivo con la discussione sul bilancio, con le variazioni e l’assestamento illustrati dall’assessore Mattia Cattaneo, cui hanno fatto seguito le rimostranze dei consiglieri di opposizione, in particolare di Forza Italia, per i tempi ristretti per l’esame della documentazione. Per questo i consiglieri di Forza Italia hanno simbolicamente abbandonato l’aula e non hanno partecipato alla votazione. I tempi per la consegna della documentazione ai consiglieri erano quelli previsti dalla legge, ha fatto notare il presidente del Consiglio comunale Francesco Licata, e visto che l’insediamento del Consiglio comunale risale al 30 giugno scorso, non c’era la possibilità materiale di avviare un processo di maggiore partecipazione, ha sottolineato l’assessore Cattaneo. Su questo tema e su un percorso di bilancio partecipativo, il capogruppo di Forza Italia Lorenzo Azzi ha annunciato una mozione. Più politiche le osservazioni della Lega: «Questo bilancio è figlio di quello non votato dal precedente Consiglio comunale, quando si arrivò alle dimissioni del sindaco Airoldi. Non fu votato nemmeno dall’attuale assessore e vicesindaco Cattaneo, dov’è la coerenza?», ha detto Raffaele Fagioli.
L’assessore Cattaneo si detto dispiaciuto di queste accuse di scarso coinvolgimento delle minoranze: «Abbiamo convocato appositamente una riunione dei capigruppo, dove era possibile approfondire e fare domande. Comunque il mio e nostro impegno è quello di trovare tutti gli strumenti per un confronto democratico tra le parti».
Fondazione Pasta, punto ritirato
Il punto 3 all’ordine del giorno, che riguardava il nuovo regolamento per la nomina del Consiglio di amministrazione della Fondazione Giuditta Pasta che gestisce il teatro cittadino, è stato ritirato su richiesta della sindaca. «In seguito ad emendamenti presentati dalla Lega e alle riflessioni emerse nella riunione dei capigruppo si è deciso di demandare ad un’apposita commissione la discussione su questo punto», ha spiegato Ilaria Pagani. Il tema è sicuramente sensibile, alla luce della vicenda giudiziaria che ha interessato il teatro, ancora in corso, ma anche, secondo indiscrezioni emerse, dopo le dimissioni che sarebbero state presentate dal presidente del CdA della Fondazione Tino Volpi.
Dall’Informagiovani all’amianto
Se sul punto relativo al rinnovo della convenzione per l’Informagiovani presentata dall’assessore Lucy Sasso tutto è andato liscio, con l’approvazione all’unanimità e un condiviso plauso per il servizio reso alla città, la “battaglia” si è accesa sulla prima delle due mozioni presentare da Forza Italia, relativa alla presunta presenza di amianto nell’area industriale dismessa Bertani. Qui le posizioni di maggioranza e opposizione si sono radicalmente allontanate, non tanto sul riconoscimento dell’importanza della problematica per la salute pubblica, quanto nell’individuazione delle aree da attenzionare: se il testo della mozione era infatti centrato sull’area Bertani, diversi richiami all’adiacente area ex Isotta Fraschini hanno messo la maggioranza sulla difensiva. L’intervento della sindaca, che ha spiegato quanto fatto finora dagli uffici in merito alla sorveglianza sulla bonifica in corso nell’area Bertani, ha fornito risposte che la minoranza ha ritenuto soddisfacenti, ma la mozione non è stata comunque approvata dalla maggioranza, nemmeno dopo un emendamento presentato dal consigliere Amadio per togliere dal testo i riferimenti troppo precisi alle due aree e allargare la necessità di monitorare la questione amianto in tutta la città.
Sul futuro del Mils si trova l’accordo
La seduta si è conclusa con la discussione meno animosa della seconda mozione presentata da Forza Italia, relativa al futuro del Museo Mils dopo la chiusura per i lavori delle ferrovie nell’area che lo ospitava.
Partita con una “provocazione”, per stessa ammissione dei firmatari, che chiedevano alla Giunta di trovare in tempi brevissimi una nuova sede per il museo, la mozione è diventata con un emendamento un più generico invito a tenere monitorata l’evoluzione dei lavori di Ferrovie Nord sull’area della stazione di Saronno dove dovrà essere individuata la nuova sede del museo, ma anche a trovare, da parte del Comune, un luogo e modalità per ospitare e tenere attivo il gruppo dei volontari che in questi anni sono stati la forza vitale del museo stesso, testimonianza viva di una parte fondamentale della storia cittadina. Con l’approvazione all’unanimità della mozione emendata e gli auguri di buone vacanze, si è chiusa così la prima seduta del nuovo Consiglio comunale.
L’appuntamento è per l’autunno, con molti e importanti temi su cui si confronteranno la maggioranza “blindata” a trazione Pd e un’opposizione molto variegata che vede al suo interno tre partiti di centro-destra, due civiche e un consigliere indipendente.
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