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29 luglio 1975 – 29 luglio 2025: 50 anni di Consultori

Intervista a cura di Asst Sette Laghi alla Dott.ssa Roberta Ferronato, Responsabile della rete consultoriale

Generico 28 Jul 2025

In occasione del 50esimo anniversario dell’istituzione dei consultori, avvenuta con la legge 405 del 29 luglio 1975, approfondiamo con la Dott.ssa Roberta Ferronato, Responsabile della rete consultoriale di ASST Sette Laghi, il ruolo di questi importanti presidi sociosanitari, che stanno conoscendo una fase decisiva di trasformazione per accompagnare i profondi cambiamenti sociali, culturali e sanitari del nostro Paese.
Perché lo sforzo organizzativo in corso sia efficace, è fondamentale accompagnarlo con una parallela azione di comunicazione, così che i cittadini conoscano i consultori e vi si rivolgano in caso di necessità.

Dott.ssa Ferronato, i consultori compiono quest’anno 50 anni. Che significato ha oggi questo traguardo?

È un anniversario importante, che ci invita a riflettere sul ruolo storico dei consultori e, al tempo stesso, a guardare al futuro con rinnovata consapevolezza. I consultori sono nati come presidi territoriali a forte vocazione multidisciplinare e hanno saputo, in questi decenni, accompagnare i profondi cambiamenti sociali, culturali e sanitari del nostro Paese. Oggi, a 50 anni dalla loro istituzione, stiamo vivendo una fase decisiva per il loro rilancio, nella quale il consultorio si propone non più come servizio periferico, ma come parte integrante e paritetica del sistema sociosanitario.

In cosa consiste, concretamente, questo rilancio?

Si tratta di un processo articolato, che nasce da una combinazione favorevole di fattori: da un lato, le nuove linee guida regionali e il piano sociosanitario integrato 2024-2028 nella cornice strategica del PNRR e del DM 77/2022, che pongono i consultori come parte integrante delle Case di Comunità, fulcro della nuova sanità territoriale; dall’altro, l’esperienza pluridecennale maturata sul territorio. Nel nostro caso, si aggiunge una condizione molto favorevole: la presenza, in ASST Sette Laghi, di un’eccellenza come il Polo materno-infantile e una forte sintonia tra il Direttore Sociosanitario, Dott. Giuseppe Calicchio, e il Direttore della Ginecologia e Ostetricia aziendale, Prof. Fabio Ghezzi. Questa comunione di intenti ha dato slancio a un modello condiviso di collaborazione tra ospedale e territorio, basato sulla piena integrazione dei percorsi di cura.

Cosa significa oggi, quindi, il consultorio rispetto all’ospedale?

Il rapporto è biunivoco e arricchente per entrambi. I consultori integrano l’offerta ospedaliera con un approccio olistico, basato sull’accoglienza, sull’ascolto e sull’umanizzazione dei percorsi assistenziali. Allo stesso tempo, l’ospedale contribuisce con la propria specializzazione e con modelli di presa in carico strutturati. Insieme, costruiamo percorsi realmente integrati, soprattutto nell’ambito materno-infantile, dove il consultorio segue la donna e la famiglia “dal concepimento ai primi 1000 giorni di vita”.

Quali collaborazioni strategiche sono in corso per sostenere questo nuovo modello?

Sicuramente, un grande supporto ci viene fornito grazie alla costante collaborazione con la Direzione Aziendale delle Professioni Sanitarie e Sociosanitarie (DAPSS) con la quale creiamo sinergicamente percorsi assistenziali condivisi.

Oltre al significativo legame con il Polo materno-infantile, è in atto una proficua collaborazione con i servizi del Dipartimento di Salute Mentale, che rafforza l’intervento psicologico e psicosociale all’interno dei consultori. Questo consente di affrontare in modo più completo e competente situazioni complesse, come quelle legate all’adolescenza, alla genitorialità fragile, alla violenza di genere o alla salute mentale perinatale. La rete territoriale diventa così una vera estensione, ma anche un complemento arricchente delle strutture ospedaliere.

In quali ambiti state intervenendo per sostenere questa trasformazione?

Il rilancio si sviluppa su tre assi principali.

Il primo è strutturale: stiamo rinnovando quasi tutte le nostre otto sedi consultoriali per renderle più accoglienti e funzionali, adeguate a ospitare percorsi sempre più articolati e professionali.

Il secondo è tecnologico: grazie ai finanziamenti regionali, abbiamo acquisito ecografi di fascia medio-alta che permettono di eseguire le ecografie del primo e secondo trimestre di gravidanza direttamente nei consultori, come già accade a Varese e Arcisate. Inoltre, stiamo implementando sistemi digitali che consentano la condivisione immediata di dati clinici tra consultori e ospedale.

Infine, il terzo fronte è il potenziamento del personale: abbiamo già rafforzato l’équipe ginecologica, con otto specialisti dedicati grazie anche al supporto dei colleghi in servizio ospedaliero, e nuove assunzioni sono in programma. Il potenziamento si concentrerà a breve sulle ostetriche, permettendo di garantire per l’autunno la visita ostetrica a domicilio nel post-partum in tutti i distretti della ASST e, nel medio termine, anche sulla valutazione e riabilitazione del pavimento pelvico in gravidanza e puerperio; in futuro su psicologi, assistenti sanitari ed educatori. Questo ci consente di offrire un’assistenza veramente multidisciplinare, centrata sui bisogni complessi delle persone.

Quali servizi offrono oggi i consultori e quali novità sono previste?

Oltre al percorso nascita che si articola in visite ed ecografie ostetriche, corsi di accompagnamento alla nascita, gruppi di supporto alla genitorialità nel puerperio (gruppi mamma-bambino, gruppi massaggio, Nati per leggere..), i consultori si occupano di consulenze pre-concezionali, contraccezione, menopausa, IVG, adolescenza, sostegno psicosociale e psicoterapie brevi al singolo e alla coppia, valutazione, formazione sostegno alle coppie che intraprendono percorsi di adozione e consulenze vaccinali.

Nei consultori vengono eseguiti gli screening del tumore della cervice su chiamata attiva di ATS, permettendo alle donne di accedere non solo alla prevenzione, ma anche ai servizi del consultorio in cui si recano.

Le novità riguardano l’attivazione di percorsi specifici dedicati agli adolescenti, all’interruzione volontaria di gravidanza, e alle vittime di violenza di genere. Tutto questo con l’obiettivo di offrire risposte tempestive, accessibili e integrate in un ambiente accogliente e competente.

L’obiettivo, per quanto riguarda l’assistenza ostetrica, è quello di attivare in tutte le sedi consultoriali il percorso nascita fisiologico a gestione ostetrica, come previsto dalla delibera 268/2018 “RETE REGIONALE PER L’ASSISTENZA MATERNO-NEONATALE: INDIRIZZI PER L’APPROPRIATEZZA E SICUREZZA DEL PERCORSO NASCITA FISIOLOGICO A GESTIONE OSTETRICA”

In due sedi consultoriali è attivo il progetto pilota “Pensare Positivo”, in cui ostetriche e psicologhe che hanno ricevuto una formazione specifica prevista da Regione Lombardia, intervengono per la prevenzione ed il trattamento di casi di depressione perinatale, attraverso le visite domiciliari ostetriche a supporto delle donne.

Quali sono gli obiettivi per i prossimi anni?

Consolidare e ampliare la rete territoriale, formare équipe sempre più preparate e coese, sviluppare nuovi percorsi di supporto alla genitorialità, e promuovere sul territorio campagne di prevenzione e sensibilizzazione. L’orizzonte è chiaro: rafforzare il ruolo del consultorio come presidio centrale della salute pubblica, in piena sinergia con l’ospedale e con la comunità.

In conclusione, come definirebbe oggi il ruolo del consultorio all’interno del sistema sanitario?

Il consultorio è un attore centrale e complementare dell’offerta sociosanitaria, un luogo in cui si intrecciano competenze cliniche, psicologiche e sociali, capace di rispondere in modo integrato e umano ai bisogni delle persone. In un’epoca che chiede una sanità più vicina, accessibile e personalizzata, il consultorio rappresenta un modello di prossimità e di ascolto da valorizzare pienamente.

Redazione Saronnonews
saronnonews@gmail.com
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Pubblicato il 28 Luglio 2025
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