Stephen Curry è probabilmente il campione che negli ultimi quindici anni ha cambiato più di ogni altro il gioco del basket. Al di là dei titoli vinti (quattro anelli NBA, un oro olimpico, due mondiali) e delle – inutili – classifiche di rendimento tra superstar, la stella dei Golden State Warriors ha modificato il modo di stare in campo, con il suo tiro dal raggio infinito che gli ha dato il record di triple segnate nella Lega e che vanta innumerevoli tentativi di imitazione, incapaci però di superare l’originale.

Prima di sbarcare in NBA Curry è cresciuto nel campionato universitario (NCAA) frequentando il Davidson College, ateneo privato con sede in Carolina del Nord. Lì ha affinato le sue qualità e lo ha fatto sotto la guida di coach Bob McKillop: sarà proprio quest’ultimo a dialogare con gli appassionati di Saronno e dintorni riguardo al basket e riguardo al suo allievo più famoso.

McKillop sarà infatti nella città degli amaretti tra lunedì 28 e mercoledì 30 luglio per prendere parte a un clinic (un seminario) di alta specializzazione intitolato Elite Morning Camp che la Robur Basket Saronno ha organizzato per i giovani nati tra il 2007 e il 2012.

Proprio a margine di questa iniziativa – mercoledì 30 dalle 18,30 – al PalaRonchi è stato organizzato un incontro aperto a tutti con il tecnico americano: sarà l’occasione per dialogare con lui, ascoltare storie e aneddoti del basket stelle e strisce, scattare qualche foto e farsi ispirare da un coach leggendario nell’ambiente NCAA. A caldeggiare il meeting è stata Nca12, la struttura che collabora con la Robur nell’organizzazione del clinic e che ha “portato” McKillop in Italia.