Palla.C.e.R.Va: ultima in classifica, seconda per anzianità, prima per grinta
Nata nel 1998, la società dal curioso acronimo è stata il fanalino di coda del campionato. Ma ha alle spalle una storia lunga e ricca di passione

Cari appassionati di basket e di storie a lieto fine (o quasi!), oggi vi portiamo nel mondo della Palla.C.e.R.Va, la squadra che ha dimostrato che non è tanto importante vincere, quanto divertirsi, e magari far divertire un po’ anche gli avversari. Sì, perché nel recente campionato UISP, la Palla.C.e.R.Va si è piazzata ultima, ma non pensate che questo scoraggi i giocatori: la loro è una storia di passione, amicizia e, diciamocelo, una sana dose di ostinazione.
La storia della Palla.C.e.R.Va non inizia ieri, ma nel lontano 1998, quando il pallone a spicchi era forse un po’ meno sgonfio e i giocatori un po’ meno affaticati. Nati per competere nel campionato FIP di Seconda Divisione, hanno sfiorato la promozione in Prima, per poi approdare ai campionati CSI e, diciotto anni fa, nella UISP.
«Vagaggini ed io fummo convocati per istituire il settore basket della UISP di Varese» racconta uno dei fondatori, Tito Catalisano, dell’Asd Pallacanestro Corpus et Ratio Varese (Palla.C.e.R.Va). All’inizio fu un “no” secco, ma poi la scintilla si accese e partì il primo campionato con otto squadre. Da lì, grazie alla capacità e all’infinita passione di Renato Vagaggini, il settore basket della UISP di Varese ha preso il volo, con regole più snelle e uno spirito più inclusivo. Negli anni, il richiamo della UISP è diventato troppo forte per la Palla.C.e.R.Va, che ha deciso di mollare la FIP e abbracciare un basket più a misura d’uomo.
Arrivare ultimi non è mai facile, ma il gioco c’è, la passione pure, anche se, tra famiglia e lavoro, è difficile mantenere la costanza negli allenamenti. E poi, diciamocelo, il livello del campionato Uisp si è alzato parecchio: «Ci sono tanti giovani che ti mangiano anche se hanno poco più di 20 anni, o forse anche per quello» ammettono.
Ogni anno è una sfida tenere insieme il gruppo (oltre 200 tesserati in 27 anni). La rosa dei giocatori della Palla.C.e.R.Va quest’anno è stato un mix di esperienza e gioventù, con giocatori dai 18 anni agli over 50, e un buon numero di over 40. Con 17 tesserati, la Palla.C.e.R.Va si è arrangiata con allenamenti in autogestione, cercando di fare del proprio meglio in corsa d’anno.
Nonostante la classifica, lo spirito della Palla.C.e.R.Va è da primo posto. C’è orgoglio e una gran voglia di riscatto. L’obiettivo per il prossimo anno è ripartire con un passo diverso, cercando di “fare un buon campionato”. Il loro motto? Il divertimento prima di tutto.
E se pensate che essere ultimi significhi non avere storia, vi sbagliate di grosso. Tra le squadre partecipanti alla UISP, dopo il Montello, la Pallacerva è la squadra con più partecipazioni: sono in piedi da 28 anni e hanno preso parte a 15 dei 18 anni di UISP. Un traguardo non da poco, che dimostra una dedizione al basket amatoriale che va oltre ogni risultato. Quindi, la prossima volta che sentirete parlare della Palla.C.e.R.Va, ricordatevi che non sono solo una squadra di basket, ma un pezzo di storia del basket varesino amatoriale. E chissà, magari il prossimo anno ci sorprenderanno.
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