Animali chiusi in auto sotto il sole: come intervenire? Le indicazioni dell’Organizzazione Protezione Animali
L’OIPA ricorda che esistono precise indicazioni su come intervenire in presenza di un animale in pericolo chiuso in un veicolo: conoscere la legge e i propri diritti è fondamentale per agire correttamente, senza esporre sé stessi o altri a rischi legali

Lasciare un cane all’interno di un’auto parcheggiata, soprattutto nei mesi estivi o in presenza di temperature elevate, può mettere seriamente a rischio la sua vita. In questi casi, qualora si verifichi un danno all’animale – o, nei casi più gravi, la sua morte – può essere contestata una responsabilità penale.
L’OIPA ricorda che esistono precise indicazioni su come intervenire in presenza di un animale in pericolo chiuso in un veicolo: conoscere la legge e i propri diritti è fondamentale per agire correttamente, senza esporre sé stessi o altri a rischi legali.
Cosa fare se si vede un cane chiuso in macchina al caldo? Come intervenire per salvarlo?
L’OIPA (Organizzazione Internazionale Protezione Animali) spiega che, se non si trova nelle vicinanze il proprietario del veicolo, anzitutto è nostro dovere contattare immediatamente la forza pubblica: ovunque ci si trovi, si può chiamare il numero unico di emergenza europeo 112. Le forze dell’ordine hanno il dovere d’intervenire per accertare la situazione e salvare l’animale, nonché denunciare d’ufficio il detentore del quattro zampe.
È consigliabile trovare testimoni sul posto così come effettuare riprese video o scattare immagini della situazione, per avere materiale probatorio da produrre all’autorità in caso di necessità. Si consiglia inoltre di far presente, già al telefono, le condizioni di salute dell’animale, al fine di potere intervenire con cure veterinarie in caso di necessità.
Se non è possibile ottenere l’intervento tempestivo delle autorità e l’animale manifesta un malessere, il soccorritore che rompe il finestrino è ritenuto responsabile per danneggiamento del veicolo?
Alla luce dell’orientamento giurisprudenziale in materia e di una cultura generale sempre più rispettosa degli animali che impone la relativa tutela in quanto esseri senzienti, è possibile invocare lo “stato di necessità” nel caso di un’eventuale richiesta d’indennizzo da parte del proprietario del veicolo. Resta comunque sempre doveroso, prima di tutto, contattare immediatamente la forza pubblica.
Molti Regolamenti comunali per la tutela ed il benessere degli animali prevedono il divieto di detenzione all’interno del veicolo: per esempio, il Regolamento di Roma Capitale prevede che “è vietato lasciare animali chiusi in qualsiasi autoveicolo e/o rimorchio o altro mezzo di contenzione al sole dal mese di aprile al mese di ottobre compreso di ogni anno; è altresì vietato lasciare soli animali chiusi, in autoveicoli e/o rimorchi permanentemente anche se all’ombra e con i finestrini aperti. È altresì vietato trasportare animali in carelli chiusi”. In caso di violazione, scatta una sanzione pecuniaria elevata, da euro 200 a 500 euro.
Al di là di un’eventuale previsione in un regolamento comunale, è bene sapere che non si esclude la sussistenza di una responsabilità penale per pratiche di questo tipo. Lasciare un animale in un veicolo fermo al caldo può infatti configurare una responsabilità penale per detenzione incompatibile e produttiva di gravi sofferenze ai sensi dell’art. 727 c.p., punito con l’arresto fino a un anno o con l’ammenda da euro 5000 a euro 10.000 .
Diversi sono precedenti in tal senso, che hanno comportato condanne da parte dei giudici.
Già nel 2008, la Corte di Cassazione, Sezione III penale, aveva confermato la condanna nei confronti di un uomo per aver lasciato il proprio cane nell’automobile parcheggiata al sole a una temperatura elevatissima. I giudici, confermando l’orientamento prevalente, hanno ritenuto responsabile il soggetto anche in assenza della volontà d’infierire sull’animale o di lesioni, potendo la sofferenza consistere in soli patimenti.
Ancora, con sentenza n. 14250 del 2014 la Corte di Cassazione ha confermato la responsabilità penale, per detenzione incompatibile di animali, in capo a due soggetti: secondo la ricostruzione dei fatti, gli agenti di polizia municipale erano stati contattati da alcuni cittadini per la presenza di un beagle in un’autovettura con temperatura esterna di 30 gradi. L’abbaiare del cane sofferente aveva attirato i passanti che, correttamente, hanno subito contattato le forze dell’ordine.
Ma attenzione, lasciare un cane chiuso in macchina può configurare reato anche in assenza di caldo!
La Corte di Cassazione, con sentenza del 2021, ha confermato la condanna nei confronti di due soggetti, alla pena di euro 4.000 di ammenda, per detenzione incompatibile di animali, pronunciata dal Tribunale di Trapani per avere i medesimi causato, in concorso tra di loro, gravi sofferenze a due cani lasciandoli chiusi durante una notte invernale, all’interno di un’autovettura parcheggiata lungo la pubblica via, senza acqua e senza possibilità di movimento. Gli animali, che avevano manifestato forte irrequietezza, erano di grossa taglia, non avevano sufficiente spazio all’interno dell’autovettura per muoversi né protezione dalle intemperie.
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