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Informatica all’Insubria: più Intelligenza artificiale, laboratori e creatività per affrontare il futuro

La nuova presidente dei corsi di laurea, Brunella Gerla, racconta l’evoluzione dell’offerta formativa tra innovazione, internazionalizzazione e attenzione al mondo del lavoro

Insubria - informatica

“Una caratteristica fondamentale che distingue un informatico è la capacità di risolvere problemi trovando soluzioni, anche fantasiose, che però possano essere codificate in modo da essere implementate in un computer”.

Brunella Gerla chiude la lunga intervista con un forte riferimento alla creatività. Lei è la nuova presidente dei Corsi di Laurea in Informatica dell’Università dell’Insubria. Coordina sia il triennio, attivo a Varese e Como, sia il biennio magistrale, con sede a Varese. Con oltre 900 studenti, i corsi sono in continua evoluzione e offrono una formazione aggiornata e proiettata al futuro. Come per altri percorsi universitari, dal prossimo anno, il corso magistrale, erogato in inglese, si arricchisce con nuovi insegnamenti in Intelligenza Artificiale. Questi si aggiungono ai percorsi consolidati in Data Management, Sicurezza e Ingegneria del Software.

Professoressa Gerla, quali sono le novità del corso magistrale di Informatica?

«Le scelte nel nostro corso devono tenere conto di un giusto equilibrio tra due diverse direzioni: stare al passo con le continue novità tecnologiche e la necessità di fornire delle forti basi che permettano agli studenti di affrontare in modo autonomo tutte le sfide che si presenteranno nella loro carriera lavorativa. In un corso di laurea magistrale gli studenti partono dalla solida formazione fornita dal percorso triennale, e possono quindi affrontare argomenti come quelli dell’intelligenza artificiale inquadrandoli in un contesto scientifico che permetta poi di adattare quanto imparato alle innovazioni che si presenteranno in futuro. Negli ultimi anni diversi docenti hanno iniziato ad introdurre argomenti di Intelligenza artificiale all’interno dei loro corsi ed è quindi stato naturale riformulare l’offerta didattica in modo da mettere in risalto queste modifiche».

Il tema dell’Intelligenza Artificiale è oggi centrale nel dibattito pubblico e scientifico. Quanto è rilevante nella vostra offerta formativa?

«Il nostro corso di laurea triennale punta a formare un esperto che affronti i diversi aspetti dei principali settori dell’informatica. Gli studenti  avranno la possibilità di scegliere un corso complementare di Computer Vision e Intelligenza Artificiale. Nel percorso magistrale proponiamo più corsi che approfondiscono l’argomento. L’utilizzo di metodi di intelligenza artificiale o, per meglio dire, di modelli linguistici di grandi dimensioni (LLM), può essere proposto anche a non esperti. Dobbiamo lavorare all’integrazione della nostra attività didattica classica con i potentissimi strumenti che sono oggi a disposizione di tutti. Inoltre l’intelligenza artificiale può essere utilizzata come supporto nella programmazione e i nostri studenti, anche triennali, devono essere guidati verso questo utilizzo. Però per poter sviluppare e creare i propri strumenti di  AI c’è bisogno di avere una comprensione più approfondita di varie aree dell’informatica, come ad esempio la gestione e analisi di grandi quantità di dati con metodi statistici, l’analisi dei segnali provenienti da fonti diverse, lo sviluppo di interfacce e la gestione di dati in cloud. Per questo motivo crediamo che il percorso di laurea magistrale sia il più adatto per affrontare questi argomenti.».

Insubria - informatica

Oltre agli insegnamenti teorici, gli studenti hanno la possibilità di svolgere attività pratiche in laboratorio o esperienze di stage in azienda?

«Molti dei nostri insegnamenti prevedono delle ore di laboratorio essenziali per integrare la didattica frontale. Uno degli obiettivi fondamentali della Laurea Magistrale è infatti sviluppare l’autonomia nella progettazione di sistemi e nella ricerca di soluzioni di problemi. Per questo motivo è data la possibilità, durante il corso di studio, di misurarsi con la creazione e la gestione di progetti di vario tipo, secondo i propri interessi ed attitudini. Grande spazio è inoltre lasciato all’attività di tirocinio, per il quale sono previsti sei mesi di attività.».

Il trattamento dei dati e la sicurezza informatica sono oggi temi sensibili. In che modo i corsi preparano gli studenti ad affrontare anche questi aspetti, dal punto di vista tecnico ed etico?

«E’ fondamentale sensibilizzare gli studenti non solo sugli aspetti tecnici che riguardano la sicurezza informatica, ma anche sul ruolo che gli studenti stessi potranno avere nella società per gestire le sfide che sempre più ci vengono poste, come ad esempio gli attacchi di hacker ai sistemi informatici di ogni tipo. Per questo negli ultimi anni il nostro corso di laurea partecipa al Cyberchallenge – il programma nazionale di addestramento in cybersecurity per studentesse e studenti universitari e delle scuole superiori, organizzato dal Consorzio Interuniversitario Nazionale per l’Informatica. Lo scopo del programma è di formare alcuni studenti selezionati sui metodi dell’hacking etico, che permette di individuare i punti deboli e le criticità di sistemi informatici per poter proporre soluzioni adeguate».

Quali sono gli sbocchi professionali per un laureato in Informatica all’Insubria, sia al termine della triennale che della magistrale?

«Il mondo dell’informatica dovrà affrontare dei cambiamenti ma riteniamo che la figura professionale dell’informatico continuerà ad essere sempre molto ricercata.  Il laureato triennale in Informatica può infatti diventare un programmatore, può gestire basi di dati e occuparsi della sicurezza, può dedicarsi alle reti di telecomunicazioni, può fare consulenza informatica. Il laureato magistrale copre ruoli di maggiore responsabilità e partecipa ad attività decisionali sugli aspetti metodologici e tecnici che le soluzioni informatiche presentano, suggerendo anche soluzioni innovative. Può inoltre svolgere attività di ricerca e sviluppo e accedere a master di secondo livello e a dottorati di ricerca, come ad esempio il Dottorato in Informatica e Matematica del Calcolo che è offerto dal nostro ateneo.

Come spesso diciamo ai nostri studenti, una caratteristica fondamentale che distingue un informatico è la capacità di risolvere problemi trovando soluzioni, anche fantasiose, che però possano essere codificate in modo da essere implementate in un computer. Non deve quindi mancare la creatività, accompagnata dalla capacità di astrazione e dalla conoscenza delle metodologie e degli strumenti a disposizione. I nostri corsi di laurea in informatica cercano di indirizzare gli studenti in questa direzione».

Redazione Saronnonews
saronnonews@gmail.com
Noi della redazione di Saronnonews crediamo che una buona informazione contribuisca a migliorare la vita di tutti. Ogni giorno lavoriamo cercando di stimolare curiosità e spirito critico.
Pubblicato il 14 Luglio 2025
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