Il cantiere Hydrogen Valley si svela a Cairate: “Dove si produceva la carta ora si farà idrogeno verde”
Mentre in valle sono iniziati i lavori nell'area della ex cartiera Vita Mayer la società Expand presenta il progetto complessivo ai cittadini che rigenererà oltre 650 mila mq di area industriale abbandonata
Un auditorium gremito e grande interesse da parte della cittadinanza per la serata di presentazione del progetto “H2 Olona Hydrogen Valley”, che si è tenuta questa sera all’auditorium di Cairate.
Circa 200 persone hanno partecipato all’incontro pubblico promosso dal Comune e dalla società Expand, promotrice del progetto, che punta a trasformare l’ex cartiera Vita-Mayer e Vima in un polo per la produzione di idrogeno verde e per la rigenerazione urbana e ambientale della Valle Olona.
La serata, moderata dal giornalista Andrea Della Bella, ha visto la partecipazione della sindaca di Cairate Anna Pugliese, della sindaca di Lonate Ceppino, Clara Dalla Pozza, del CEO di Expand Christian Vitali, dell’architetto dello studio vincitore del concorso di idee e di un ingegnere progettista dell’impianto.
Una visione sostenibile e condivisa per il futuro della valle
«Si tratta di una produzione di idrogeno, idrogeno verde, ossia alimentato attraverso un parco fotovoltaico. E pertanto si tratta della produzione di energia pulita. Dall’acqua genereremo energia e ossigeno, per cui un progetto totalmente sostenibile che sicuramente darà nuova vita a quella che è un’area dismessa ormai da tantissimi anni e soprattutto darà impulso alla rigenerazione urbana» – ha spiegato Christian Vitali, CEO di Expand, illustrando i dettagli del progetto su cui si lavora da oltre due anni.
Vitali ha sottolineato che l’Hydrogen Valley di Cairate – finanziata con 11,5 milioni di euro dal PNRR – sarà a emissioni zero, alimentata esclusivamente da energia rinnovabile, e potrà attrarre aziende ad alta tecnologia, generando nuove opportunità occupazionali e produttive.
Un ecosistema green tra Malpensa e Milano
A Malpensa, intanto, si sta lavorando alla prima stazione di rifornimento di idrogeno per mezzi pesanti che servirà i mezzi dell’aeroporto. Oltre a Sea sono coinvolti numerosi partner strategici del territorio dalle società di trasporto, alla logistica, fino ad enti come Regione Lombardia.
Qualità della vita, ambiente e territorio al centro
Grande orgoglio anche da parte della sindaca Anna Pugliese, che ha evidenziato il valore sociale, economico e ambientale dell’iniziativa: «Ma la cosa principale che ci ha spinto sin da subito ad andare a braccetto con questa iniziativa è che ci sarà sicuramente un miglioramento della qualità della vita, sia per quanto riguarda il tessuto sociale, sia per quanto riguarda la tutela dell’ambiente. Quel territorio è stato da 50 anni abbandonato a se stesso con tutte le sue problematiche ambientali: questa è una vera occasione di riscatto».
Pugliese ha inoltre ricordato che il masterplan dell’area – che copre circa 650.000 metri quadrati tra Cairate e Lonate Ceppino – prevede la bonifica dei materiali tossici, la messa in sicurezza del fiume Olona e il ripristino della naturalità dei luoghi, con nuovi spazi fruibili dalla cittadinanza.
Un polo per l’innovazione e la transizione energetica
Oltre ai rappresentanti istituzionali, sono intervenuti anche l’architetto dello studio vincitore del concorso di idee, che ha illustrato il disegno urbanistico del progetto, e un ingegnere specializzato, che ha descritto le caratteristiche dell’impianto di elettrolisi da 2 MW, in grado di produrre 102 tonnellate di idrogeno verde all’anno. Il progetto prevede inoltre un secondo impianto sperimentale per la produzione di idrogeno tramite idrolisi dei fanghi del vicino depuratore, in collaborazione con università e aziende del settore.
L’H2 Olona Hydrogen Valley si configura come ecosistema innovativo e circolare, in grado di combinare ambiente, tecnologia, economia e inclusione sociale, con una visione che guarda al futuro della mobilità sostenibile e della decarbonizzazione del territorio.
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