Cosa fare in caso di incidente con un animale selvatico?
Con l'aumento del traffico alla sera e l'arrivo dei cuccioli di cervo e capriolo, in estate sale il rischio di incidenti ai danni degli animali selvatici. Ecco alcune informazioni per sapere cosa fare in caso di emergenza

L’estate è iniziata, in provincia ci si sposta di più alla sera e con l’arrivo dei nuovi cuccioli aumenta il rischio di incidenti tra veicoli e animali selvatici sulle strade del Varesotto. Cosa fare in queste situazioni per aiutare un animale ferito in sicurezza? VareseNews lo ha chiesto a Beatrice Battaglia, veterinaria che ha fatto parte dei wild vets: la squadra di veterinari specializzati nella fauna selvatica organizzata dalla Provincia di Varese e Ats Insubria.
Chi chiamare per un animale selvatico in difficoltà?
Se ci si imbatte in un animale ferito o in difficoltà, bisogna contattare il centralino di Ats Insubria al numero 0332 277111 (attivo dal lunedì al giovedì dalle 18:00 alle 8:00; il venerdì dalle 14:00 alle 8:00; h24 il sabato, la domenica e i festivi). In orario di ufficio dal lunedì al venerdì si può chiamare anche la Polizia provinciale al numero 0332 867909.
In base alle specie di animali coinvolti, il centralino metterà in contatto la persona che ha chiamato con un veterinario di Ats o della squadra dei wild vets. Dopo aver valutato la gravità della situazione, il veterinario fornirà assistenza a distanza, oppure verrà inviato aiuto sul posto. Il veterinari wild intervengono su animali selvatici vivi, agonizzanti o in difficoltà (confinati o incastrati) appartenenti a una lista precisa negli orari di attività del centralino. Per gli altri animali di solito interviene il supporto di Ats. La Provincia invece interviene per tutta la fauna selvatica, ma solo negli orari di ufficio durante la settimana.
Se necessario, l’animale verrà trasportato al Cras: il Centro recupero animali selvatici di Vanzago (punto di riferimento principale per la provincia di Varese).
In caso di incidente stradale con un animale selvatico, o se non sia possibile contattare il centralino, si può chiamare il 112 (il numero unico di emergenza operativo anche in zone non coperte dalla rete). In questo modo, non solo l’animale riceverà assistenza adeguata, ma si potrà chiedere anche l’intervento delle forze dell’ordine per mettere in sicurezza la circolazione e – se necessario – del soccorso sanitario.
Cosa NON fare quando si aiuta un animale ferito
Un animale selvatico ferito o in difficoltà non deve mai essere toccato.
«Se si interagisce – spiega Beatrice Battaglia – con animali adulti di grandi dimensioni come per esempio cinghiali e cervi, si corre il rischio di venire attaccati e feriti. Per gli animali selvatici, l’uomo è un predatore e la manipolazione è una grandissima fonte di stress. Per mantenere l’animale calmo, è meglio evitare rumori forti e non puntare luci contro di lui».
Non vanno mai toccati soprattutto gli esemplari più giovani. I cuccioli non devono essere spostati e vanno lasciati dove si trovano. Toccare un cucciolo mette a serio rischio le sue possibilità di sopravvivenza. In questi casi è sempre meglio contattare un veterinario esperto di fauna selvatica.
«In particolare – precisa Battaglia -, non vanno toccati i cuccioli di cervo e capriolo. Il contatto con la nostra pelle lascia su di loro un odore, che impedisce alle madri di riconoscerli e si rifiutano di allattarli. L’unica speranza per questi esemplari è il Cras, ma non è detto che sopravvivano allo svezzamento e anche in questo caso è comunque molto difficile che poi possano essere reinseriti in natura».
Con i nuovi cuccioli, sale il rischio di incidenti
La possibilità di imbattersi in un animale selvatico sulla strada mentre si guida in aree rurali c’è tutto l’anno (soprattutto in un territorio molto antropizzato come la provincia di Varese), ma è soprattutto in primavera e a inizio estate che il il rischio è più alto e bisogna prestare maggiore attenzione.
«Tra maggio e giugno – spiega infatti Beatrice Battaglia – è il periodo in cui si concentrano le nascite di caprioli e cervi. In questi mesi, è possibile trovare molti esemplari giovani lontani dalla madre (che spesso si trova nelle vicinanze alla ricerca di cibo). Può capitare a volte che i cuccioli si avvicinino alle strade e quindi il rischio di incidenti aumenta».
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