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Varese, il sociale al centro: Fondazione Cariplo finanzia quattro progetti per costruire comunità più forti

Iniziative a Morosolo, Castronno, Comerio e Saronno contro povertà, marginalità e isolamento: 360.000 euro per il territorio

Generico 23 Jun 2025

In un’epoca in cui la coesione sociale è sempre più sfidata dalla solitudine, dalla fragilità e dalla povertà, il Varesotto prova a rispondere con concretezza e creatività. È questo il senso profondo della mattinata che si è tenuta oggi presso la sede della Fondazione Comunitaria del Varesotto, dove sono stati presentati i quattro progetti selezionati nell’ambito del bando Emblematici Provinciali di Fondazione Cariplo. Complessivamente, sono stati assegnati 360.000 euro a iniziative che affrontano alcune delle fragilità più urgenti delle nostre comunità: dall’accoglienza dei senzatetto al sostegno alla salute mentale, passando per la cura degli anziani e l’accompagnamento alla genitorialità fragile.

La presentazione, partecipata e intensa, si è svolta alla presenza del presidente della Fondazione Comunitaria, Federico Visconti, e del direttore sociosanitario dell’ASST dei Sette Laghi, Giuseppe Calicchio, a testimonianza di una sempre più forte sinergia tra Terzo Settore e sistema pubblico. A fare da cornice, il videomessaggio del presidente di Fondazione Cariplo Giovanni Azzone, che ha ribadito l’impegno della Fondazione nel sostenere il lavoro di chi opera a contatto con i bisogni più profondi del territorio.

«Quello che emerge oggi – ha detto Visconti – è un panorama ricco di idee concrete, capaci di affrontare temi sociali in modo strutturato e innovativo. I progetti selezionati parlano il linguaggio della responsabilità, ma anche della speranza e della visione».

Ognuno dei quattro progetti racconta una sua storia: a Morosolo, il “Villaggio del Fanciullo” costruisce una nuova casa per donne con dipendenze e i loro figli, un luogo in cui si intrecciano tutela dei minori, percorsi di cura e possibilità di ripartenza. L’obiettivo è duplice: garantire ai bambini un contesto sicuro e supportare le madri in un cammino di autonomia. «È un aiuto fondamentale per chi fatica a gestire la propria genitorialità – ha dichiarato Stefania Tallarico, vicepresidente della cooperativa – Questo contributo è importantissimo, perchè ci permette di ripensare gli spazi e di fare rete con il territorio».

A Castronno, una fondazione storica come Aletti Beccalli Mosca, che gestisce una casa per anziani autosufficienti, con il contributo amplia l’offerta di attività e servizi dedicati a loro, aprendosi agli anziani del territorio con proposte inclusive, dal giardino sensoriale ai laboratori di ortoterapia, dalla palestra per la ginnastica dolce alla danzaterapia.  «Vogliamo dare nuova linfa agli ospiti e coinvolgere gli anziani del territorio in un progetto che è anche memoria e gratitudine – ha spiegato Donata Dell’Oro, membro del CDA –. È il miglior modo per ricordare chi ha reso possibile tutto questo».

A Comerio, l’associazione SOMSART lavora per riportare al centro della comunità le persone affette da disagio psichico, coinvolgendole in esperienze artistiche e relazionali che ridanno significato al quotidiano. Il centro diurno che nascerà sarà un presidio di dignità, ma anche un ponte verso la cittadinanza attiva. «Il nostro mentore è stato Edoardo Balduzzi, che ha lavorato con Basaglia – ha ricordato uno dei fondatori, Sergio Disiero – Il nostro lavoro è semplice: trattare da normali persone che troppo spesso la società tiene ai margini e farlo con strumenti culturali, come la musica o il teatro». Il bando sosterrà il centro diurno di Comerio e le sue attività pubbliche, con una somma di 80mila euro.

A Saronno, la Casa di Marta amplia la propria azione di accoglienza per i senzatetto, trasformando un’iniziale risposta all’emergenza freddo in un progetto strutturato di reinserimento sociale e dignità ritrovata, con percorsi personalizzati che aiutino le persone a uscire dall’emergenza e rimettere insieme i pezzi della propria vita. «Il progetto si chiama Ripartenza perché non vogliamo limitarci ad accogliere, ma accompagnare davvero – ha spiegato la presidente Francesca Volonté –. Da un’iniziativa stagionale vogliamo passare a un servizio stabile, in dialogo con la città». Per loro il contributo è di 100mila euro.

Le risorse complessivamente erogate ammontano a 360.000 euro e andranno a sostenere progettualità che affrontano tematiche sociali cruciali come la marginalità, l’assistenza agli anziani, il benessere dei bambini e il disagio psichico.

Del resto i  progetti “Emblematici Provinciali” si sono sempre distinti per la loro capacità di generare un impatto significativo sulle comunità locali. L’obiettivo del bando infatti è, da sempre, quello di promuovere iniziative che favoriscano la costruzione di comunità coese, solidali e capaci di rispondere ai bisogni sociali ed economici dei cittadini e quelli che sono stati premiati sono progetti che nascono dal territorio, da chi ogni giorno conosce e intercetta i bisogni reali, e che mirano a generare un impatto concreto e duraturo.

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«Abbiamo bisogno di organizzazioni capaci di stare nel territorio, di comprenderne i codici e di lavorare in rete – ha osservato Giuseppe Calicchio – Iniziative come queste aiutano anche noi, come sistema sociosanitario, a superare la logica esclusivamente ospedaliera e ad abbracciare una visione territoriale della cura e dell’inclusione».

Un passaggio particolarmente sentito è stato dedicato alla dimensione relazionale che accomuna i progetti vincitori. Non si tratta solo di fornire servizi, ma di generare contesti di comunità: luoghi in cui le persone fragili possano sentirsi di nuovo parte di un tutto, protagoniste di un cambiamento possibile.

I fondi stanziati da Fondazione Cariplo, distribuiti tramite la Fondazione Comunitaria del Varesotto, coprono circa la metà del valore complessivo dei progetti selezionati. Una scelta, questa, che sottolinea l’approccio collaborativo del bando: il cofinanziamento e il coinvolgimento diretto delle comunità locali non sono solo un requisito tecnico, ma un principio culturale. «Sostenere buoni progetti non basta – ha concluso Giovanni Azzone, presidente di Fondazione Cariplo, intervenuto in videochiamata – Serve accompagnare il Terzo Settore nel rafforzamento delle competenze e nella costruzione di reti solide. È lì che si gioca il futuro delle nostre comunità».

Redazione Saronnonews
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Pubblicato il 27 Giugno 2025
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