5 curiosità sugli alberi che probabilmente non conosci
Gli alberi sono molto più di quanto immaginiamo: organismi intelligenti capaci di interagire con l’ambiente e tra loro. Un viaggio tra i misteri di un mondo ancora tutto da scoprire

Li osserviamo ogni giorno, radicati nei paesaggi che abitiamo, silenziosi e apparentemente immobili. Ma dietro la loro calma apparente, gli alberi custodiscono una complessità sorprendente: comunicano tra loro, interagiscono con il clima, si adattano con strategie raffinate e portano impressa, in ogni dettaglio, una storia che sa parlare a chi sa leggerla.
Negli ultimi anni la ricerca scientifica ha iniziato a svelare quello che a lungo è rimasto invisibile: gli alberi costituiscono vere e proprie comunità interconnesse. Il loro linguaggio non passa attraverso suoni o segnali visibili, ma attraverso una rete sotterranea di radici e segnali chimici che permette loro di scambiarsi informazioni vitali.
Così, quando un albero viene attaccato da parassiti, è in grado di trasmettere un segnale di allerta agli alberi vicini, che a loro volta attivano meccanismi di difesa. Una forma di solidarietà vegetale che sfida l’immagine di solitudine che spesso attribuiamo a queste “creature”.
Ma non è tutto: alcuni alberi possiedono una sorprendente capacità di percepire i cambiamenti climatici. Specie come la quercia o il salice sono in grado di anticipare l’arrivo di perturbazioni atmosferiche: l’arricciarsi delle foglie o il loro improvviso brillare ne sono spesso segnali precoci. Un’antica forma di meteorologia naturale, sviluppata attraverso l’evoluzione.
Anche il loro rapporto con la selezione naturale rivela logiche raffinate: la competizione per la luce solare spinge le piante a sviluppare strategie specifiche. Gli esemplari che non riescono a competere vengono progressivamente esclusi dal ciclo riproduttivo, mentre quelli che adottano adattamenti vantaggiosi — altezza, struttura, resistenza — contribuiscono alla sopravvivenza della specie.
Non meno affascinante è la loro capacità di prevenire i problemi prima ancora che si presentino: crescendo in modo mirato (molto alti o molto bassi, a seconda delle condizioni ambientali), gli alberi ottimizzano l’accesso alla luce e minimizzano i rischi, evitando le “zone grigie” della competizione.
Infine, ogni albero reca impressa una firma unica: la forma delle foglie, la consistenza della corteccia, e altri dettagli raccontano non solo la sua specie, ma anche le condizioni del territorio in cui vive. Un linguaggio silenzioso che, a chi sa osservarlo, restituisce storie di resilienza e adattamento.
Queste sono solo cinque delle tante curiosità che il libro Leggere gli Alberi diTristan Gooley raccoglie e approfondisce. Il libro verrà presentato martedì 10 giugno alle 21.00 a Materia Spazio Libero, in un incontro con Isaia Invernizzi, giornalista del Post, autore della prefazione.
PRENOTA QUI IL TUO POSTO ALL’INCONTRO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
lenny54 su Entrano in vigore le nuove tariffe "metropolitane", Saronnese e Busto più vicine a Milano
Felice su Fucile d'assalto e mitragliette nella casa dell'ex ispettore di Malpensa
lenny54 su In vendita casa Bossi, villa simbolo della "Lega di una volta"
lauralaura su Ospedali troppo caldi: la Regione comprerà i condizionatori
gcbiakmw su Lo spinello fa male
Rita Campiotti su Torna IceOut, qual è la vostra gelateria preferita?
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.