“L’ascensore delle case Aler di Saronno è sempre rotto, mio fratello disabile imprigionato in casa”
Una nostra lettrice ci segnala il problema del fratello disabile residente in una delle palazzine Aler di via Amendola, al quartiere Matteotti di Saronno

«Una situazione assurda, non sappiamo più a chi rivolgerci. Le abbiamo provate tutte». E’ esasperata Fausta Caserta, una nostra lettrice di Mozzate che ha un fratello disabile residente in una delle palazzine Aler di via Amendola 13, al quartiere Matteotti di Saronno.
Suo fratello Leopoldo è da alcuni anni su una sedia a rotelle dopo l’amputazione di una gamba a causa di una trombosi: «Abita solo e per scendere dal suo appartamento ha bisogno dell’ascensore – racconta Fausta – Solo che ogni momento l’ascensore si guasta, arrivano i tecnici, lo riparano e subito dopo si guasta ancora. L’ultima volta è stato fermo per settimane, ed è capitato spesso che persone rimanessero dentro bloccate, più volte sono arrivati i Vigili del fuoco a liberare chi era rimasto chiuso dentro. C’è un evidente problema all’impianto ma Aler non interviene per risolverlo in modo definitivo».
Oltre ai disagi evidenti in una situazione del genere, soprattutto alla luce delle diverse persone anziane che abitano nella palazzina di via Amendola, per Leopoldo il problema è ancora più grave: «Mio fratello abita da solo e ha bisogno di assistenza per seguire le terapie che gli servono – continua Fausta – Per questo, su consiglio della sua dottoressa, ogni giorno deve recarsi al centro diurno per disabili e anziani di Origgio. Ma se l’ascensore è rotto non ci può andare, e se non frequenta il centro per periodi lunghi rischia che gli venga tolto il posto. L’ultima volta l’ascensore è rimasto fermo per tre mesi e lui ha rischiato di perdere questa possibilità, indispensabile per la sua salute».
La situazione di disagio è legata anche ad altri problemi dello stabile: «Il citofono suona ma non funziona e non apre il portone. Quando qualcuno deve salire da lui deve buttare le chiavi dalla finestra. Per gli assistenti del Comune abbiamo dovuto fare un duplicato delle chiavi».
«Ho scritto e riscritto ad Aler, spesso senza ricevere risposta. Non riusciamo a capire perché non si decidono a fare un intervento risolutivo, cambiando l’ascensore. Non è un capriccio, è una cosa fondamentale, per mio fratello che altrimenti resta imprigionato in casa, ma anche per i diversi inquilini anziani che abitano nella palazzina – conclude Fausta – Abbiamo scritto anche al Gabibbo nella disperazione di questa situazione e abbiamo anche cercato di fare denuncia ai Carabinieri, che però ci dicono che deve andare mio fratello in persona. Ma come fa se non può scendere?».
Abbiamo contattato Aler Varese per capire quale sia la situazione e appena arriveranno pubblicheremo le risposte dell’ente.
(immagine di repertorio)
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