Si colpiscono con i giubbotti ma in tasca c’è un coltello. Giovanissimo ferito al collo
Alla stazione di Grandate un gioco violento tra minori è finito con un ricovero e punti di sutura per un quindicenne. Il questore: "Preoccupante la crescente aggressività giovanile"

Un pessimo gioco tra amici che avrebbe potuto portare conseguenze ben più gravi. Nel pomeriggio di ieri, la Polizia di Stato di Como è intervenuta al parcheggio della stazione ferroviaria di Grandate in seguito alla segnalazione di una lite tra minorenni, conclusasi con il ferimento di un quindicenne. L’episodio ha portato alla denuncia in stato di libertà di un sedicenne per possesso di armi e lesioni.
I poliziotti, una volta giunti sul posto, hanno constatato la presenza del giovanissimo in ambulanza che stava ricevendo le prime cure e che presentava una ferita da arma da taglio al collo. Gli agenti hanno immediatamente raccolto le informazioni sull’accaduto e ricostruito quanto avvenuto. Da quanto emerso, poi verificato anche tramite le registrazioni delle telecamere installate nel parcheggio, i quattro ragazzini, usciti da scuola, prima di prendere il treno che li avrebbe riportati a casa, avrebbero iniziato a scherzare tra loro colpendosi con i loro giubbotti finché uno di loro – il 16enne poi denunciato – nello sferrare l’indumento nei confronti dell’amico, lo avrebbe colpito con un coltello che deteneva nella tasca del giubbotto, provocandogli una ferita con perdita di sangue.
Spaventati da quanto era successo, i tre hanno immediatamente chiamato i soccorsi facendo intervenire sia il 118 che la polizia sul posto. I poliziotti hanno inoltre rinvenuto in una siepe vicina, il coltello incriminato, che il ragazzo di 16 anni, preso dal panico, aveva lanciato via, cercando di disfarsene. Portato in Questura è stato denunciato alla Procura della Repubblica per i Minorenni di Milano per possesso di armi e lesioni. Le condizioni del 15enne ferito, trasportato in codice giallo all’ospedale di San Fermo della Battaglia (CO), non sono state ritenute gravi, nonostante sia stato sottoposto a punti di sutura e ricoverato in osservazione.
Al termine degli adempimenti e della redazione dei verbali i tre ragazzi sono stati riaffidati ai rispettivi genitori, fatti arrivare nel frattempo in Questura. Sono in corso le valutazioni da parte della Divisione Anticrimine per l’emissione di adeguati provvedimenti che saranno sottoposti al Questore di Como Marco Calì che dichiara: «continuando a registrare la preoccupante crescente aggressività giovanile e la rilevazione di troppi casi di ragazzi che girano con armi da taglio in tasca, come da triste trend nazionale, al netto della convinzione che la soluzione non è limitata solo a materia di polizia o giudiziaria, continuerò a esercitare scrupolosamente le mie competenze di Autorità di Pubblica Sicurezza, proponendo tutte le misure di carattere preventivo messe a disposizione dall’ordinamento per arginare e tentare di debellare questo fenomeno».
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